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È un inno all’amore Il cuore muove, il nuovo album di Marco Carta in uscita il 25 maggio su etichetta Atlantic/Warner Music. Le undici tracce parlano d’amore attraverso un ricercato suono pop internazionale, come dimostra il primo singolo Quello che dai firmato da James Morrison.
«L’amore anima le canzoni del disco così come muove i fili dell’esistenza umana. Rispetto al precedente cd La forza mia, in questo disco canto sentimenti più maturi, che conosco meglio. Ho scelto Il cuore muove come titolo dell’intero album perché è una canzone autobiografica. L’ha scritta Cheope, - spiega Marco Carta - ma l’ho sentita mia fin dal primo ascolto: ci ritrovo i miei fallimenti prima della partecipazione ad Amici e le gioie dopo quella fantastica esperienza».
Paolo Carta è il produttore dell’album: ha curato anche gli arrangiamenti e suonato tutte le chitarre. Alla registrazione hanno partecipato altri musicisti di Laura Pausini: Bruno Zucchetti al pianoforte e tastiere e i fratelli Bassi alla sezione ritmica.
Tutta la famiglia Pausini ha seguito con attenzione la genesi del disco. «Laura per me è come una sorella maggiore: approfittando del fatto che abbiamo registrato nel suo studio, ci siamo visti ogni giorno all’ora del the e lei è sempre stata prodiga di suggerimenti. Il consiglio più importante che mi ha dato è di fare sempre quel che mi sento, anche a costo di sbagliare, perché - prosegue Carta - non bisogna mai rinunciare a qualcosa senza aver almeno tentato di realizzarla».
Ma non pensa a un duetto con lei: «Al momento no, non sono lontanamente paragonabile a lei, forse tra dieci anni se crescerò». Mentre non esclude un duetto con Federica Camba che per Carta ha scritto dei brani: Si potrebbe fare, perchè no. L’album non contiene, però, brani a due voci: «Non ho trovato la partner ideale e ho rinunciato, non mi sarebbe piaciuto fare un prodotto a tavolino per il mercato discografico».
Quello che dai e Dare per amare sono stati scritti da James Morrison: «James aveva dato due brani inediti alla sua casa discografica e voleva che fossero cantati da un giovane artista italiano talentuoso con alle spalle un buon riscontro di vendite, un artista che lo rappresentasse. Quando li ho sentiti ho pensato: »Questo si che è un suono internazionale«, mi sono subito appassionato e li ho incisi per farglieli ascoltare. Lo hanno fatto anche altri artisti - dice - ma lui alla fine ha scelto me. Non vedo l’ora di suonarli in tour, ho dato sfogo alla mia voce più nera, soprattutto in Dare per amare».
Dopo la sua vittoria a Sanremo, è arrivata quella di Valerio Scanu, proveniente sempre da Amici: «È bravo, si è meritato di vincere Sanremo. Sono concorde con la sua vittoria e con i voleri del pubblico, io tifavo per i giovani, è giusto che un giovane vinca Sanremo, Gianni Morandi lo ha vinto a 16 anni. Finalmente Sanremo sta cambiando». E ritiene anche giusto che «un giovane che vince il disco di platino gareggi nella categoria dei big. Non penso che ci debba essere a Sanremo la categoria dei talent show, mica siamo diversamente abili. Sarebbe razzismo. È giusto che il pubblico decida, è un nuovo modo di vedere la musica. Se un cantante è bravo, lo è sia che abbia o non abbia partecipato ad un talent show».
Il tour comincerà il 9 giugno da Crema. In estate toccherà le principali località turistiche, mentre in inverno i palazzetti.