
Originally Posted by
Hador
si ma qua sta all'imprenditore fare le scelte giuste, ed è il coefficiente di rischio. Però ci sono moltissime categorie dove questo coefficiente di rischio praticamente non c'è (tutti i medici e pseudo medici privati tanto per dirne una, il sessuologo padre della migliore amica di mia sorella colleziona porche). Inoltre ora ancora ancora, ma 40 anni fa con i soldi che giravano potevi aprire qualsiasi stronzata che ci campavi. L'idea dell'imprenditore ardito che rischia casa e famiglia è ridotta a piccolissime realtà, se falliscono spesso è perchè sono state fatte scelte molto sbagliate o perchè erano aziende vecchie che han fatto i soldi quando i soldi c'erano, senza curarsi molto degli investimenti e della ottimizzazione col risultato al primo sentore di crisi sono crollate male.
In italia nessuno fa impresa? Prova a prendere la macchinina e venire in lombardia, qua c'è una partita iva ogni 3 abitanti.
Abbiamo una piccola media azienda per ogni cazzata, devo comprare delle zanzariere nella provicina di milano ci sono 150 ditte che me le producono. Dai seriamente. Il problema al massimo è che in italia sono state fatte troppe imprese e ci ritroviamo con un esercito di piccole medie aziende con tutti i limiti del caso. Ma no apriamo altre mille imprese che ci servono.
Quel che servirebbe sarebbe un cambio di mentalità, per cercare di far evolvere la piccola media azienda in qualcosa di più grosso e strutturato, ma figuriamoci.