Il sabato la cassetta resta vuota
Le Poste: niente lettere il week-end
Da fine maggio 2011 la posta non verrà più consegnata il sabato. Il recapito di lettere e giornali subirà dei tagli da parte di Poste italiane che intende potenziare i più redditizi servizi bancari e assicurativi.
L’accordo è stato proposto dall’azienda e approvato da tutte le sigle sindacali.
“T’amo più di ieri e meno di domani” scriveva il nonno in servizio militare alla nonna rimasta in paese. I postini, in giro con borsello di cuoio e bicicletta, consegnavano la posta anche l’ultimo giorno della settimana.
Dall’anno prossimo, con l’evoluzione tecnologica e l’impiegato che va in giro in scooter e gilet fosforescente, non ci sarà più spazio per i romantici del venerdì. Il domani in questione non potrà più essere il sabato. Le poste risparmieranno centinaia di milioni di euro all’anno grazie alla riduzione dei costi del lavoro.
Saranno quasi 3.300 i postini che passeranno al cosiddetto “mercato privati”, ossia Bancoposta e assicurazioni. Soddisfatti anche sindacati e lavoratori che, con questo accordo, sono riusciti a limitare i tagli annunciati in precedenza dall’azienda.
Dovranno lasciare l’azienda 3.000 persone anziché 6.500 .
A perderci sono i cittadini che vedranno ridurre un servizio già oggetto di lamentele. Per non parlare degli abbonati ai giornali che potranno leggere il quotidiano del venerdì soltanto il lunedì. Questa misura va a incidere sulla crisi già in atto delle aziende editoriali per cui questa misura costituirà un disincentivo all'abbonamento.