Probabilmente è solo un caso, però c'è un bell'episodietto recentissimo e in un certo qual modo collegato.
Mio figlio ha iniziato quest'anno la scuola media, nuovi prof, nuovo ambiente, etc.
Viene eletto capoclasse, insieme ad un altro compagno. La prof di italiano elenca quindi gli "impegni" di un capoclasse, ovviamente commisurati a bambini di 10/11 anni.
Questo, quest'altro, quell'altro e alla fine "dovete anche controllare *ogni mattina* che i vostri compagni abbiano fatto i compiti e scrivere i nomi di chi non li ha fatti/dimenticati/svolti in maniera incompleta"
WAIT, WHAT???
Ovviamente me l'ha riferito subito e io gli ho semplicemente consigliato di fare quello che ritiene giusto. Se non ritiene giusto fare lo sbirro, che lo dica serenamente alla prof (e che la puttana gestapo se li controlli da sola con quel grasso culone da vacca che lo stipendio glielo pago io, ma quest'ultima riflessione gliela ho omessa).
Nel caso ci fossero problemi, intervengo io.
Lezione successiva, questa professionista dell'educazione *pretende* che venga svolta l'attività di controllo dei compiti. L'altro bambino si alza di malavoglia e intimorito e lo fa, mio figlio resta seduto a braccia incrociate e dice "mi dispiace, io non voglio fare questa cosa".
"Se non hai voglia di mantenere i tuoi impegni evita di prenderli, non si fa così."
Sono qui che aspetto giovedì, giorno di ricevimento e spero che offra un minimo di resistenza
