Thread totalmente inutile di sfogo.
Torno adesso dalla sessione PARZIALE di financial accounting in bocconi (per i comuni mortali.. BILANCIO).
Libro scritto col culo da colui che è definito il genio del bilancio (M Pini). fortunatamente i capitoli più teorici li ha scritti il mio docente che per quanto prolisso risulta almeno comprensibile.
L'esame è grosso, 11 crediti, quindi il carico di studio risulta commisurato (ovviamente).
Tuttavia la mia attuale sessione di parziali è fatta da 28/10 : bilancio . 2/11: diritto privato. 3/11 sistema finanziario. 5/11 statistica
Detto questo mi studio il pizzone gigantesco di libro, ooltre 500 pagine di teoria + scritture, esercizi a parte.
M'incazzo come una iena, perchè in classe alcuni docenti hanno mostrato certe scritture in un modo e sul libro sono fatte in modo diverso (a volte semplicemente conti di nomi diversi, altri proprio procedimenti contabili diversi e misteriosi).
Gli esercizi su internet poi sono un delirio, le correzioni (scritte dagli autori stessi) hanno dentro di tutto e di più.
Ad ogni modo mi presento all'esame. 1 ora e mezzo. Stranamente tanto per un esame bocconi, quindi sono tranquillo che avrò il mio tempo per RAGIONARE (essendo un'esame di ragioneria).
Ci viene consegnato un PLICO di roba, di cui i fogli per il libro giornale nemmeno preparati (quindi da disegnare a mano). E ci viene espressamente detto che non è possibile fare domande circa il contenuto del testo O.o perchè chiarissimo -.-
Apro e ritrovo 4 esercizi di contabilità + 5 domande a crocette, il primo esercizio relativamente breve, tuttavia il testo è stato scritto in modo impreciso e lascia intendere almeno 2 possibilità (in prossimità di una vendita di obbligazioni viene detto solo il numero di obbligazioni vendute ed il prezzo complessivo pagato per esse, senza citare se comprensivo o meno degli interessi attivi e/o eventuali plusvalenze, praticamente non si capiva se il dato che veniva assegnato era il credito vs il compratore, oppure la cifra a cui rivendevo tali obbligazioni, che sono cose assai diverse).
Perdo 15 minuti buoni a scrivere e riscrivere tutto e poi compilo i mastri -.-
Esercizio 2 un aumento di capitale sociale con un testo scritto nel modo meno chiaro in assoluto, non si capiva se l'aumento di riserve varie era per un utile portato a nuovo o per l'utile di esercizio, perchè gli anni non combaciavano.
Esercizio 3 Una vendita stralunga e con migliaia di conti ed effetti attivi da rinnovare, una cosa oscenamente lunga, 3 fogli di libro giornale ed uno di mastrini, che neanche son riuscito a compilare per intero. e scrivevo come un folle.
Esercizio 4 qualcosa sulla compravendita di immobili.
Infine 5 domande a risposta multipla che nemmeno ricordo ed ho tirato a caso mentre la tipa stava ritirando i compiti
IL QQ è che ho fatto un pò di errori DEL CAZZO qua e là, dovuti al fatto che il tempo era minimo, io mi chiedo, porca di quella puttana. ma possibile che ho passato un fottuto mese a fare calcoli come una cazzo di scimmia con la calcolatrice per un esame di RAGIONERIA e poi non mi danno il mio tempo per RAGIONARE?
Possibile che la sfida deve essere contro il tempo e non contro le mie capacità?
Sono certo che se avessi avuto il mio tempo avrei sbagliato molto meno.
Mi rendo conto che l'esame non era troppo complesso (niente tfr, niente scritture di integrazione o rettifica, niente emissioni di obbligazioni e recesso dei soci.. un lusso)
e che il voto che prenderò non sarà assolutamente commisurato a ciò che so fare quanto al fatto che non ho avuto il tempo di PENSARE.
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