Un commento che trovo azzeccato:
Wikileaks ha pubblicato DOCUMENTI MILITARI E DIPLOMATICI RISERVATI. In storiografia questi documenti si chiamano “fonti primarie” e qualsiasi storico ucciderebbe la nonna per averne sottomano. Ovviamente, risultano di difficile comprensione perchè non sono le favolette per bambini scemi che si leggono sui quotidiani: sono documenti DI LAVORO che i funzionari pubblici si scambiano fra di loro. Pertanto, SONO ASSOLUTAMENTE PREZIOSI, percè ci mostrano come effettivamente lavorano i governi e i comandi militari, come prendono le decisioni, come e perchè fanno certe scelte piuttosto che altre, quali sono i loro pregiudizi ecc. Sono tutte cose che, normalmente, si possono fare solo quando crolla un regime come in URSS, o dopo 70 anni, quando i documenti diventano accessibili alla ricerca. Con WL invece possiamo farlo praticamente in tempo reale. Detto questo, della “valenza informativa” di Wikileaks non me ne importa una beneamata cippa. Qui siamo a anni luce di distanza dal giornalismo: Assange lavora per la Storia.