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Thread: E l'integrazione sociale

  1. #121
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    Povero Alka, ti manca la visione ultima del problema. Il punto non è che cosa sia giusto, perchè se tu anche individuassi un movimento che porta all'equilibrio l'intera società umana verso un paradiso ideale di civiltà e, ancora più incredibilmente, riuscissi ad attuarlo in modo da realizzarlo, quello che avresti ottenuto è un equilibrio dal quale sarebbe la natura stessa a spostarci; i greci dicevano "panta rei" per esprimere non solo l'osservazione, ma anche la positività del fatto che tutto scorra. La forza, nella razza umana, non è tanto che ci siano o no imbecilli e cervelloni, bensì che esistano una serie di sfumature tra i due che singolarmente agiscono e modificano la realtà in maniera tale da coprire un universo di possibilità (anche incosciamente, intendiamoci), che ci permette di evolverci come sistema. In termini più ingegneristici, la società stessa, come la realtà, è un ingresso persistentemente eccitante per il nostro intelletto: se così non fosse l'evoluzione della società si sarebbe fermata e probabilmente la civiltà stessa sarebbe scomparsa. E' l'effettiva inattinenza del nostro funzionale di costo ideale applicato alle evoluzioni del caso che ci spinge a controllare in una certa direzione; senza forzanti, l'intelligenza stessa si siede osservando in eterno il cielo stellato. La contraddizione, in sostanza, è forse la qualità più interessante che possediamo

    Questo ovviamente per smentire Einstain, che, seppur un genio, aveva i suoi limiti nel rapporto con la società, era pur sempre un ebreo
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  2. #122
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    ok wtf ?

    Last Exile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Unknowns
    Nuida FollettoInLutto Bard Tiarna . . . . . . . . . . . . . . . . Deo The Undaunted Rune Priest
    Amiag Blademaster Silver Hand. . . . . . . . . . . . . . Viol The Sacrificed Shadow Warrior
    Viola Vampiir Grove Protector. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

    Nero Incubus. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . DarkBane
    Naida Cabalist Phoenix Knight. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Viole No-Stealth Scout

  3. #123
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    Povero Alka, ti manca la visione ultima del problema.
    A parte di fare l'errore di metterla sul personale partendo con un "povero alka" e discutendo una mia presunta mancanza:
    Malbro, tu sei quello che si è impuntato per 40 post a discutere la frase "I risultati dimostrano", usata da piu' di 40 anni di articoli scientifici in tutto il mondo. Se c'è qualcuno che è poco indicato a venirmi di parlare di visione globale, sei tu, perchè sei una persona estremamente pedante e come tale non hai la visione di insieme, oltre ovviamente a sbagliare clamorosamente nel particolare caso perchè assumevi che tutto il mondo seguisse la tua logica.

    Il punto non è che cosa sia giusto, perchè se tu anche individuassi un movimento che porta all'equilibrio l'intera società umana verso un paradiso ideale di civiltà e, ancora più incredibilmente, riuscissi ad attuarlo in modo da realizzarlo, quello che avresti ottenuto è un equilibrio dal quale sarebbe la natura stessa a spostarci; i greci dicevano "panta rei" per esprimere non solo l'osservazione, ma anche la positività del fatto che tutto scorra. La forza, nella razza umana, non è tanto che ci siano o no imbecilli e cervelloni, bensì che esistano una serie di sfumature tra i due che singolarmente agiscono e modificano la realtà in maniera tale da coprire un universo di possibilità (anche incosciamente, intendiamoci), che ci permette di evolverci come sistema.
    In termini più ingegneristici, la società stessa, come la realtà, è un ingresso persistentemente eccitante per il nostro intelletto: se così non fosse l'evoluzione della società si sarebbe fermata e probabilmente la civiltà stessa sarebbe scomparsa. E' l'effettiva inattinenza del nostro funzionale di costo ideale applicato alle evoluzioni del caso che ci spinge a controllare in una certa direzione; senza forzanti, l'intelligenza stessa si siede osservando in eterno il cielo stellato. La contraddizione, in sostanza, è forse la qualità più interessante che possediamo

    Questo ovviamente per smentire Einstain, che, seppur un genio, aveva i suoi limiti nel rapporto con la società, era pur sempre un ebreo
    Cioè fondamentalmente: no, il conformismo alla società è una cosa importante, le contraddizioni contraddistinguono la società stessa e la società si è evoluta cosi' quindi va bene cosi'.
    Mi fa un po' specie che all'inizio dell'argomento citi il panta rei e poi proponi di adeguarsi allo statu quo e accettare il conformismo.

    Il conformismo, o trasformismo, non ha alcuna accezione positiva, diminuisce la diversità e la diversità consente alle idee di propagarsi meglio o di creare nuove idee sulla base di visioni del mondo totalmente differenti.
    La conformazione a una idea è per definizione il modo migliore per uccidere la diversità e il multiculturalismo.

  4. #124
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    A parte di fare l'errore di metterla sul personale partendo con un "povero alka" e discutendo una mia presunta mancanza:
    Malbro, tu sei quello che si è impuntato per 40 post a discutere la frase "I risultati dimostrano", usata da piu' di 40 anni di articoli scientifici in tutto il mondo. Se c'è qualcuno che è poco indicato a venirmi di parlare di visione globale, sei tu, perchè sei una persona estremamente pedante e come tale non hai la visione di insieme, oltre ovviamente a sbagliare clamorosamente nel particolare caso perchè assumevi che tutto il mondo seguisse la tua logica.
    Sono pedante con te perchè dovresti capire che la scienza ha dei limiti, e che in sostanza la statistica è quella cosa che se io mangio due polli e tu muori di fame, in media siamo entrambi sazi. Ma tu continui a morire di fame. Rivangare poi la discussione dove tu citavi articoli di sciencedirect dove tentavano di modellare la voglia di scopare e l'astinenza mi sembra che sia indice del fatto che non solo non hai capito il punto della necessaria pedanteria, ma continui proprio a viaggiare nell'ottusità.

    Cioè fondamentalmente: no, il conformismo alla società è una cosa importante, le contraddizioni contraddistinguono la società stessa e la società si è evoluta cosi' quindi va bene cosi'.
    Mi fa un po' specie che all'inizio dell'argomento citi il panta rei e poi proponi di adeguarsi allo statu quo e accettare il conformismo.

    Il conformismo, o trasformismo, non ha alcuna accezione positiva, diminuisce la diversità e la diversità consente alle idee di propagarsi meglio o di creare nuove idee sulla base di visioni del mondo totalmente differenti.
    La conformazione a una idea è per definizione il modo migliore per uccidere la diversità e il multiculturalismo.
    No, è una visione parziale e distorta e sicuramente non scientifica. La società è un'entità vivente in quanto composta di oggetti viventi, se potessimo prendere le idee che si trovano in ogni mente in ogni istante ed ordinarle secondo la successione temporale, osserveremmo nella storia momenti di conformismo o no, e potremmo associarli alle azioni intraprese sulla base del conformismo; sebbene alcune non siano positive, mi vengono in mente guerre, crociate, ecc... noteremmo che il conformismo in sè è in grado di produrre grandissimi mutamenti nella realtà, mentre un'estrema frammentazione delle idee, quando il livello di visione è quello della razza, si produce in cambiamenti molto piccoli.

    In sostanza, se dai un giudizio bene/male, dipende dal funzionale di costo, e in questo sei molto ottuso imo: pensi sempre al tuo modo di vedere le cose, ma ad un livello di astrazione differente i risultati possono cambiare parecchio. Per me la positività può anche essere solamente l'agire: da questo punto di vista, persino l'olocausto ha una valenza positiva, in quanto la conformità ad un'idea ha prodotto un'enorme mutamento nella storia geopolitica dell'intera nazione.

    Tutto scorre, in sostanza, proprio perchè il conformismo globale non esiste. Per questo è stupido, da scienziati, criticare la moralità, e per questo la scienza si pone su di un altro piano rispetto alle religioni.

    Sostanzialmente mi infastidisce il fatto che tu da scienziato giudichi: la scienza non deve mai formulare un giudizio, perchè non è nella sua natura: per adattarsi alla realtà scorre sempre con essa e tenta di rappresentarla, non di vincolarla ad una direzione; per quello c'è l'ingegneria . Spero di essermi spiegato bene e ovviamente, se ti offendo, è solo in senso socratico: se non ti ritenessi in grado di comprendere, non perderei neanche tempo a spiegarmi
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  5. #125
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    Sono pedante con te perchè dovresti capire che la scienza ha dei limiti, e che in sostanza la statistica è quella cosa che se io mangio due polli e tu muori di fame, in media siamo entrambi sazi. Ma tu continui a morire di fame. Rivangare poi la discussione dove tu citavi articoli di sciencedirect dove tentavano di modellare la voglia di scopare e l'astinenza mi sembra che sia indice del fatto che non solo non hai capito il punto della necessaria pedanteria, ma continui proprio a viaggiare nell'ottusità.
    Anche con tanta buona volontà, tu ti pianti su dei dettagli irrilevanti in una discussione per farci sopra una tragedia greca. Di ottuso qua ci sei tu e il pinotto che tra 10 minuti esatti spunterà dal nulla per darti ragione.
    In quella discussione, non solo avevi torto, non hai ammesso il torto seppur dimostratoti la correttezza, ma guarda un po' te, di un dettagli irrilevante come il lessico usato.
    Il limite della scienza sta nelle persone che la fanno, non nella scienza stessa. Se dobbiamo viaggiare con te, siamo fermi ai puntini e alle virgole che bisogna usare per presentare l'idea quando questa
    è di già comprensibile senza per altro presentare difficoltà.

    No, è una visione parziale e distorta e sicuramente non scientifica. La società è un'entità vivente in quanto composta di oggetti viventi, se potessimo prendere le idee che si trovano in ogni mente in ogni istante ed ordinarle secondo la successione temporale, osserveremmo nella storia momenti di conformismo o no, e potremmo associarli alle azioni intraprese sulla base del conformismo; sebbene alcune non siano positive, mi vengono in mente guerre, crociate, ecc... noteremmo che il conformismo in sè è in grado di produrre grandissimi mutamenti nella realtà, mentre un'estrema frammentazione delle idee, quando il livello di visione è quello della razza, si produce in cambiamenti molto piccoli.
    A parte che confondi conformismo con coordinazione, dove sono due cose assai diverse:

    No, non è ne parziale, ne distorto ne non scientifica. E' la base stessa della memetica: se hai un solo ambiente culturale, le idee che non possono sopravvivere in tale ambiente moriranno. La naturale evoluzione della società implica diversità culturale, non conformismo. Oltre tutto i sociologi di tutto il mondo ti darebbero contro adesso.

    Pensa se per conformarci parlassimo tutti una sola lingua, avessimo tutti le stesse usanze e percepissimo tutti il mondo allo stesso modo. Nessuno svilupperebbe mai niente che non sia in un ben determinato schema. Ci sarebbero nuove idee, ma in una cultura molto limitata.

    Dato che ti piace la Grecia, A Sparta, l'arte e la cultura sotto l'egemonia del Lacedomonii no nha prodotto niente di significante per via dello stile di vita monotematico degli spartani. E infatti poi da esercito invincibile quale erano sono finiti a farsi piallare dai romani.

    E ti smonti il discorso nel momento in cui tiri fuori il conformismo globale:

    E proprio la mancanza di un conformismo globale che rende stupido un conformismo locale. Non esiste una moralità globale, quindi forzare le persone a seguire una moralità locale è una inaccettabile invasione della libertà altrui.

    In sostanza, se dai un giudizio bene/male, dipende dal funzionale di costo, e in questo sei molto ottuso imo: pensi sempre al tuo modo di vedere le cose, ma ad un livello di astrazione differente i risultati possono cambiare parecchio. Per me la positività può anche essere solamente l'agire: da questo punto di vista, persino l'olocausto ha una valenza positiva, in quanto la conformità ad un'idea ha prodotto un'enorme mutamento nella storia geopolitica dell'intera nazione.

    Tutto scorre, in sostanza, proprio perchè il conformismo globale non esiste. Per questo è stupido, da scienziati, criticare la moralità, e per questo la scienza si pone su di un altro piano rispetto alle religioni.

    Sostanzialmente mi infastidisce il fatto che tu da scienziato giudichi: la scienza non deve mai formulare un giudizio, perchè non è nella sua natura: per adattarsi alla realtà scorre sempre con essa e tenta di rappresentarla, non di vincolarla ad una direzione; per quello c'è l'ingegneria . Spero di essermi spiegato bene e ovviamente, se ti offendo, è solo in senso socratico: se non ti ritenessi in grado di comprendere, non perderei neanche tempo a spiegarmi
    La scienza formula di continuo dei giudizi che poi possono cambiare nel tempo se si vede che il giudizio era sbagliato. In questo tu hai un grosso problema, perchè anche commettendo degli errori nell'argomentazione, ripeti l'argomentazione a disco rotto.

    Il conformismo, tanto per farti smettere questo parallelismo col concetto di coordinazione, è l'accettazione di una idea, un concetto o anche solo una usanza, senza spirito critico, per uniformarsi al gruppo. Non ha quasi nessuna correlazione con coordinarsi nel gruppo. Quello è tutto un altro problema.
    Last edited by Alkabar; 1st May 2011 at 15:07.

  6. #126
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    E comunque:


  7. #127
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    Quote Originally Posted by Alkabar View Post
    Anche con tanta buona volontà, tu ti pianti su dei dettagli irrilevanti in una discussione per farci sopra una tragedia greca. Di ottuso qua ci sei tu e il pinotto che tra 10 minuti esatti spunterà dal nulla per darti ragione.
    In quella discussione, non solo avevi torto, non hai ammesso il torto seppur dimostratoti la correttezza, ma guarda un po' te, di un dettagli irrilevante come il lessico usato.
    Il limite della scienza sta nelle persone che la fanno, non nella scienza stessa. Se dobbiamo viaggiare con te, siamo fermi ai puntini e alle virgole che bisogna usare per presentare l'idea quando questa
    è di già comprensibile senza per altro presentare difficoltà.
    A parte che in quella discussione siamo stati io, laph e gala a farti notare che stavi facendo della frase "gli studi dimostrano" una verità assoluta, e l'hai ammesso anche tu e non sono mai tornato indietro da quella posizione, per cui ovviamente non capisco a cosa tu ti riferisca con "ti è stato fatto noatare che sbagliavi", probabilmente nel tuo mondo è andata in un'altra maniera, la scienza con me va esattamente dove deve andare: in giro ad osservare cose e a farsi un'idea di come funzioni questo delirio nel quale ci troviamo.

    Fosse per te andremmo a fare una crociata anti-religioni, lascio agli altri il giudizio.

    A parte che confondi conformismo con coordinazione, dove sono due cose assai diverse:

    No, non è ne parziale, ne distorto ne non scientifica. E' la base stessa della memetica: se hai un solo ambiente culturale, le idee che non possono sopravvivere in tale ambiente moriranno. La naturale evoluzione della società implica diversità culturale, non conformismo. Oltre tutto i sociologi di tutto il mondo ti darebbero contro adesso.

    Pensa se per conformarci parlassimo tutti una sola lingua, avessimo tutti le stesse usanze e percepissimo tutti il mondo allo stesso modo. Nessuno svilupperebbe mai niente che non sia in un ben determinato schema. Ci sarebbero nuove idee, ma in una cultura molto limitata.

    Dato che ti piace la Grecia, A Sparta, l'arte e la cultura sotto l'egemonia del Lacedomonii no nha prodotto niente di significante per via dello stile di vita monotematico degli spartani. E infatti poi da esercito invincibile quale erano sono finiti a farsi piallare dai romani.

    E ti smonti il discorso nel momento in cui tiri fuori il conformismo globale:

    E proprio la mancanza di un conformismo globale che rende stupido un conformismo locale. Non esiste una moralità globale, quindi forzare le persone a seguire una moralità locale è una inaccettabile invasione della libertà altrui.
    No, sei tu che ti perdi nel nulla. Se osservassi il pianeta dall'orbita e la storia come storia della razza, vedrei formiche che si sono coordinate ed hanno prodotto risultati, e altra che non si sono coordinate. Vedrei che l'errore di alcune formiche è stata la forza di altre, e mi riuscirebbe difficile formulare un giudizio globale, alla luce del fatto che bisogna conoscere dall'inizio alla fine dei tempi e tutte le possibili alternative, per giudicare una cosa come la religione, lol. Dal mio punto di vista può anche darsi che senza la religione la scienza non sarebbe mai arrivata.

    La scienza formula di continuo dei giudizi che poi possono cambiare nel tempo se si vede che il giudizio era sbagliato. In questo tu hai un grosso problema, perchè anche commettendo degli errori nell'argomentazione, ripeti l'argomentazione a disco rotto.

    Il conformismo, tanto per farti smettere questo parallelismo col concetto di coordinazione, è l'accettazione di una idea, un concetto o anche solo una usanza, senza spirito critico, per uniformarsi al gruppo. Non ha quasi nessuna correlazione con coordinarsi nel gruppo. Quello è tutto un altro problema.
    Ipotesi, non giudizi, ASINO! è lo stesso punto dell'altra volta, e te lo ridico: ipotizziamo e cerchiamo di confermare, a volte avvalendoci di una matematica rigorosa come quella deterministica, altre volte in probabilità. Ma la scienza è mobile proprio perchè non giudica, e non si da mai nulla per scontato, se non l'evidenza: che evidenza c'è in due persone che decidono di sposarsi? Che probabilmente sono impazzite e decidono in un secondo la loro vita, o forse è il risultato di una meditata collezione statistica del passato che li porta a prevedere di poter pianificare insieme l'intero futuro. Ma proprio perchè non lo so, non sta allo scienziato giudicare. Al massimo lo puoi fare come massaia
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  8. #128
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    Quote Originally Posted by marlborojack View Post
    A parte che in quella discussione siamo stati io, laph e gala a farti notare che stavi facendo della frase "gli studi dimostrano" una verità assoluta, e l'hai ammesso anche tu e non sono mai tornato indietro da quella posizione, per cui ovviamente non capisco a cosa tu ti riferisca con "ti è stato fatto noatare che sbagliavi", probabilmente nel tuo mondo è andata in un'altra maniera, la scienza con me va esattamente dove deve andare: in giro ad osservare cose e a farsi un'idea di come funzioni questo delirio nel quale ci troviamo.

    Fosse per te andremmo a fare una crociata anti-religioni, lascio agli altri il giudizio.

    Allora lascio perdere su quella discussione perchè è evidente che sei di coccio e non mi va di rifare la trafila su google scholar per dimostrarti di nuovo un fatto evidente come il sole. Sei ridicolo, ne prendo atto e lascio stare.

    E comunque no, assolutamente, fosse per me consentierei, nei limiti della sicurezza delle persone, di avere qualunque personale credenza. Ammesso che non diventi un modo per imporre regole basate su dogmi ad altri.


    No, sei tu che ti perdi nel nulla. Se osservassi il pianeta dall'orbita e la storia come storia della razza, vedrei formiche che si sono coordinate ed hanno prodotto risultati, e altra che non si sono coordinate. Vedrei che l'errore di alcune formiche è stata la forza di altre, e mi riuscirebbe difficile formulare un giudizio globale, alla luce del fatto che bisogna conoscere dall'inizio alla fine dei tempi e tutte le possibili alternative, per giudicare una cosa come la religione, lol. Dal mio punto di vista può anche darsi che senza la religione la scienza non sarebbe mai arrivata.
    Si parla di conformismo, non di religione. Di nuovo, nella tua pedanteria capisci fischi per fiaschi. Sei pedante ma non controlli cosa significa "conformismo", tutto cio' è imbarazzante.

    Ipotesi, non giudizi, ASINO! è lo stesso punto dell'altra volta, e te lo ridico: ipotizziamo e cerchiamo di confermare, a volte avvalendoci di una matematica rigorosa come quella deterministica, altre volte in probabilità. Ma la scienza è mobile proprio perchè non giudica, e non si da mai nulla per scontato, se non l'evidenza: che evidenza c'è in due persone che decidono di sposarsi? Che probabilmente sono impazzite e decidono in un secondo la loro vita, o forse è il risultato di una meditata collezione statistica del passato che li porta a prevedere di poter pianificare insieme l'intero futuro. Ma proprio perchè non lo so, non sta allo scienziato giudicare. Al massimo lo puoi fare come massaia

    Ignorante.

    Sul concetto di giudizio, visto che ti piace la filosofia:

    http://www.filosofico.net/Antologia_...E%20GIUDIZ.htm



    Nel particolare intendo "giudizio sintetico a priori" o "giudizio sintetico a posteriori", intendo tutte e due in verità, edit: poi non voglio perdermi in Hume e Kant e nelle pippe mentali dell'empirismo contro il criticismo, non mi interessa era solo per dire che non è un termine sbagliato.

    Facendo il pedante perdi totalmente il senso del discorso e la visione di insieme.

    Ci lavoro, il lessico lo uso bene al naturale senza doverci pensare su: è banale leggo continuamente articoli, scrivo articoli, parlo con scienziati di altri ambiti.

    Tutti gli scienziati del pianeta sanno che nessuno puo' mettere giu' un discorso totalmente proprio in una discussione da bar, non è importante, non interessa a nessuno, è importante essere precisi in quel momento in cui stai mettendo su dei risultati e un GIUDIZIO o INTERPRETAZIONE su quello che è l'esperimento appena concluso. Oppure quando stai scrivendo un progetto per ottenere finanziamenti per le tue idee.

    In un discorso colloquiale la precisione è importante, ma non sui puntini e sulle virgole, perchè poi rischi di prendere delle Kantonate colossali .
    Last edited by Alkabar; 1st May 2011 at 18:58.

  9. #129
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    Ipotesi, non giudizi, ASINO! è lo stesso punto dell'altra volta, e te lo ridico: ipotizziamo e cerchiamo di confermare, a volte avvalendoci di una matematica rigorosa come quella deterministica, altre volte in probabilità. Ma la scienza è mobile proprio perchè non giudica, e non si da mai nulla per scontato, se non l'evidenza: che evidenza c'è in due persone che decidono di sposarsi? Che probabilmente sono impazzite e decidono in un secondo la loro vita, o forse è il risultato di una meditata collezione statistica del passato che li porta a prevedere di poter pianificare insieme l'intero futuro. Ma proprio perchè non lo so, non sta allo scienziato giudicare. Al massimo lo puoi fare come massaia
    L'inghippo nasce dal fatto che alla parola giudizio tu dai solo il significato di giudizio morale.

    Io intendo giudizio come verdetto, assesment, voto, risultato e via e via. E' una delle accezioni della parola che viene dal latino e che in inglese è usato anche spesso ("The scientist is called to express a clear judgment on the experiment, or assessment of the experiment, or interpretation of the experiment").

    Ma non è scorretto in Italiano.

  10. #130
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    Quote Originally Posted by Alkabar View Post
    Allora lascio perdere su quella discussione perchè è evidente che sei di coccio e non mi va di rifare la trafila su google scholar per dimostrarti di nuovo un fatto evidente come il sole. Sei ridicolo, ne prendo atto e lascio stare.
    se ti faccio ridere io, prima o poi una risata ti seppellirà

    E comunque no, assolutamente, fosse per me consentierei, nei limiti della sicurezza delle persone, di avere qualunque personale credenza. Ammesso che non diventi un modo per imporre regole basate su dogmi ad altri.
    E se lo diventa? Botte! Ma son d'accordo, intendiamoci, solo non come scienziato. è una questione di moralità personale a quel punto, non c'entra niente il fatto di dire che test clinici dimostrano che è una stronzata, perchè si può rispondere che i test stessi (nel caso specifico, e 1000) sono una stronzata.

    Si parla di conformismo, non di religione. Di nuovo, nella tua pedanteria capisci fischi per fiaschi. Sei pedante ma non controlli cosa significa "conformismo", tutto cio' è imbarazzante.
    ma no, si parlava di misurare un'aggregazione, anche se dettata dal conformismo, dalla scienza, da religione, da videogame, da quel che cazzo ti pare, il punto è che è positivo che neanche la scienza convinca tutti ad aggregarsi sotto un'unica azione, che era la metrica che avevo usato. Sei parecchio lento comunque, t'ho fatto anche l'esempio delle formiche


    Ignorante.

    Sul concetto di giudizio, visto che ti piace la filosofia:

    http://www.filosofico.net/Antologia_...E%20GIUDIZ.htm



    Nel particolare intendo "giudizio sintetico a priori" o "giudizio sintetico a posteriori", intendo tutte e due in verità, edit: poi non voglio perdermi in Hume e Kant e nelle pippe mentali dell'empirismo contro il criticismo, non mi interessa era solo per dire che non è un termine sbagliato.

    Facendo il pedante perdi totalmente il senso del discorso e la visione di insieme.

    Ci lavoro, il lessico lo uso bene al naturale senza doverci pensare su: è banale leggo continuamente articoli, scrivo articoli, parlo con scienziati di altri ambiti.

    Tutti gli scienziati del pianeta sanno che nessuno puo' mettere giu' un discorso totalmente proprio in una discussione da bar, non è importante, non interessa a nessuno, è importante essere precisi in quel momento in cui stai mettendo su dei risultati e un GIUDIZIO o INTERPRETAZIONE su quello che è l'esperimento appena concluso. Oppure quando stai scrivendo un progetto per ottenere finanziamenti per le tue idee.

    In un discorso colloquiale la precisione è importante, ma non sui puntini e sulle virgole, perchè poi rischi di prendere delle Kantonate colossali .


    hai usato 3 volte in due thread la parola giudizio adducendo significati differenti. Non sono intercambiabili perchè uno si riferisce solo all'emergenza di una proposizione dall'unione di un soggetto ed un predicato (Kant), mentre l'altro si riferisce ad un'opinione.

    quando mi hai quotato
    se dai un giudizio bene/male
    e mi hai risposto, evidentemente io mi riferivo al secondo. Se tu ti riferivi al primo allora hai detto sostanzialmente che la scienza deve formulare proposizione e poi verificarle, cosa che ovviamente è diversa da un'opinione e che io ti avevo già detto nella frase completa

    Ipotesi, non giudizi, ASINO! è lo stesso punto dell'altra volta, e te lo ridico: ipotizziamo e cerchiamo di confermare, a volte avvalendoci di una matematica rigorosa come quella deterministica, altre volte in probabilità.
    per cui mi hai non solo dato ragione, ma ti sei anche confermato un'asino ignorante, asino perchè non capisci la tua lingua, ignorante perchè ti riveli tale nella foga di dissentire

    E non perdo nulla. Il punto è: "secondo te sarebbe positivo se tutti accettassero ragioni logiche e scientifiche per fare quello che fanno?" e la risposta, mio caro Alka, è no, perchè la logica non tiene conto delle pulsioni vitali, e perchè la scienza è insitamente fallace, anche se rimane la fede più ragionevole. In questa diversità oltre l'ottimalità, che prevede sia l'omicidio che il conformismo che la cooperazione, ritengo sia la forza della vita in sè e, nel caso specifico, della razza umana.

    Tornando IT:
    Il conformismo è male per l'individuo, non è detto che lo sia per la razza. Se ad esempio i consulenti fastweb decidessero di fare harakiri tutti assieme per moda, io sarei assolutamente entusiasta del loro conformismo. E non me ne sbatterebbe nulla del loro potenziale umano, in atto sono pu sempre consulenti fastweb (senza offesa per i consulenti fastweb non molesti).
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  11. #131
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    Quote Originally Posted by marlborojack View Post
    se ti faccio ridere io, prima o poi una risata ti seppellirà
    E se lo diventa? Botte! Ma son d'accordo, intendiamoci, solo non come scienziato. è una questione di moralità personale a quel punto, non c'entra niente il fatto di dire che test clinici dimostrano che è una stronzata, perchè si può rispondere che i test stessi (nel caso specifico, e 1000) sono una stronzata.
    ma no, si parlava di misurare un'aggregazione, anche se dettata dal conformismo, dalla scienza, da religione, da videogame, da quel che cazzo ti pare, il punto è che è positivo che neanche la scienza convinca tutti ad aggregarsi sotto un'unica azione, che era la metrica che avevo usato. Sei parecchio lento comunque, t'ho fatto anche l'esempio delle formiche

    hai usato 3 volte in due thread la parola giudizio adducendo significati differenti. Non sono intercambiabili perchè uno si riferisce solo all'emergenza di una proposizione dall'unione di un soggetto ed un predicato (Kant), mentre l'altro si riferisce ad un'opinione.
    quando mi hai quotato e mi hai risposto, evidentemente io mi riferivo al secondo. Se tu ti riferivi al primo allora hai detto sostanzialmente che la scienza deve formulare proposizione e poi verificarle, cosa che ovviamente è diversa da un'opinione e che io ti avevo già detto nella frase completa
    per cui mi hai non solo dato ragione, ma ti sei anche confermato un'asino ignorante, asino perchè non capisci la tua lingua, ignorante perchè ti riveli tale nella foga di dissentire
    E non perdo nulla. Il punto è: "secondo te sarebbe positivo se tutti accettassero ragioni logiche e scientifiche per fare quello che fanno?" e la risposta, mio caro Alka, è no, perchè la logica non tiene conto delle pulsioni vitali, e perchè la scienza è insitamente fallace, anche se rimane la fede più ragionevole. In questa diversità oltre l'ottimalità, che prevede sia l'omicidio che il conformismo che la cooperazione, ritengo sia la forza della vita in sè e, nel caso specifico, della razza umana.
    Tornando IT:
    Il conformismo è male per l'individuo, non è detto che lo sia per la razza. Se ad esempio i consulenti fastweb decidessero di fare harakiri tutti assieme per moda, io sarei assolutamente entusiasta del loro conformismo. E non me ne sbatterebbe nulla del loro potenziale umano, in atto sono pu sempre consulenti fastweb (senza offesa per i consulenti fastweb non molesti).

    Malbro, scusami, di nuovo: sarà mai possibile che io mi riferisca al giudizio divino di bene e male se dico "la scienza da giudizi", considerando che per me bene e male non esistono, non sarebbe in linea con quello che rappresento.

    Ti ho quotato nel discorso, ma perchè stavo capendo che secondo te la scienza non esprime opinioni. Nono, le esprime e forti anche.

    Sto lavorando anche adesso, quindi mi tocca lasciarla qua questa. Se mai ti capita mandami qualcosa di quello su cui lavori che sono curioso, HAdor m'ha già fatto vedere su che lavora.

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