Cioè tipo potranno votare solo Alkabar e Hador che non vivono in Italia![]()
Cioè tipo potranno votare solo Alkabar e Hador che non vivono in Italia![]()
sbatte il cazzo tanto non ci vado...regalo il mio voto a jamino
Sì ok, tecnicismi a parte, l'uguaglianza e la discriminazione non sono valori assoluti ma relativi; è come l'art. 3 quando parla di uguaglianza davanti alla legge.. la legge non è uguale per tutti, la legge è uguale per situazioni uguali (che poi è il motivo per cui ogni tot c'è la gente che sparla dei giudici: "aò a quello stronzo ha ammazzato 8 persone ubriaco j'hanno dato solo 8 anni domani ne ammazzo 20 me danno un premio") stessa cosa vale per ogni diritto e principio, gli assoluti di per sè non esistono mica.
Se ci si pensa un momento in questo periodo in tutto il mondo si vede soprattutto gente giovane protestare nelle piazze, segno che in una certa fascia generazionale c'è un disagio.. quale modo migliore di dar voce a quel disagio e farlo pesare veramente se non quello di dargli più peso politico temporaneamente? Al 99.99% non succerà mai perché in questo paese quando si parla di riforme costituzionali sono tutti contrari a prescindere (salvo per quelle più tecniche..) però è interessante anche solo considerare l'ipotesi visto che per quanto mi riguarda è la prima volta che sento una proposta del genere.
Razj il tuo ragionamento lo condivido, quando parli di disagio giovanile e paesi, come il nostro, dove i più giovani non riescono a far valere le proprie idee, ma credo che questa soluzione sia ingiusta nel principio dell'uguaglianza che invece in mia opinione è un pilastro della nostra costituzione e della democrazia in generale. Che poi questo principio spesso nella vita reale non si riscontri è una penosa verità, ma non per questo sono disposto a "legalizzare" una giusta e doverosa diversità.
Bè non sarebbe mica la prima volta che si "legalizza" una giusta e doverosa diversità andando contro quelli che erano/sono i principi non tanto costituzionali quanto quelli sentiti dal popolo, come il suffraggio universale anche per le donne. O la tutela delle donne sul lavoro. Se c'è un disagio sociale e c'è una parte sociale oggettivamente più debole e vulnerabile è dovere dello stato prendere i necessari provvedimenti. Siamo tutti esseri umani con uguali diritti e dignità, ma chi ne ha bisogno è giusto che abbia PIU' diritti rispetto alla controparte, altrimenti in quel caso la discriminazione sarebbe mantenere l'uguaglianza, non il contrario.
Comunque sia chiaro, alla fine è un discorso fine a sè stesso su un qualcosa detto da tremonti in tv che probabilmente non succederà mai, quindi sto parlando tanto per.![]()
In Italia da tempo la componente più rappresentata alle amnifestazione è il sindacato pensionati.....
Che facciamo diamo il voto doppio fino a 40 anni, secco da 40 a 60 e tripolo dopo i 60?
PS parlando seriamente:
Una discriminazione positiva potrebbe essere quella di garantire quote di eletti per fasce di età....
Questo è un discorso che potrebbe avere una minima base democratica. Ma il principio base della democrazia occidentale è "una testa un voto". Delagare a questo principio vuol dire semplicemente uscire dalla democrazia...
Mi pare una proposta di questo tipo:
http://www.corriere.it/politica/12_f...7a56e4a4.shtml
primi 100 giorni di "rigore, equità e crescita"
searching for free time...