"Secondo alcune voci circolanti per la rete ci sarebbero tensioni tra i giocatori cinesi e quelli coreani a causa di Diablo III. Il titolo Blizzard non è ancora uscito in Cina, ma nonostante questo diversi giocatori cinesi hanno acquistato una copia del gioco appoggiandosi ai server degli altri paesi asiatici. Questo sta causando diversi errori nei server coreani, tra i quali l’ormai famigerato errore 37[...]
Questo ovviamente non ha fatto piacere ai giocatori della Corea del Sud, che hanno chiesto il ban dei pirati cinesi. Questo ovviamente comprende anche gli utenti di Taiwan presi tra l’incudine(o la falce in questo caso) ed il martello. Intanto anche il sito ufficiale dei giocatori koreani è stato invaso dai giocatori delle altre nazioni e Blizzard sta cercando un modo per risolvere la situazione, per non scontentare nessuno."
L'altra arma in mano alla Blizzard è quella per cui se vuoi appellarti a quella legge, devi smettere di usufruire del bene, cosa che attualmente i coreani non riescono a fare, visto e considerato che appena si libera un buco nei server, ci si fiondano dentro. E cosa che consente alla Blizzard di dire: "se ci stanno giocando non ci sono i presupposti per restituire loro i soldi"
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