
Originally Posted by
ghs
Oddio, sono appena tornato a casa e mi fai parlare di Feuerbach...
Non è all'idealismo tedesco che mi riferivo, nè nella sua forma Hegeliana, nè prendendone la sinistra di quel mangiapreti di Feuerbach, che, sì, più o meno sosteneva quello che dici tu: ciò che noi diciamo di Dio (i suoi predicati) è ciò che il nostro desiderio produce. Questo significa mettere Dio nel trascendente e assoggettargli l'uomo (e lì sta un'idea di religione abbastanza simile alla tua), ma lo stesso Dio non è altro che "estraneazione" (termine hegeliano) dello spirito dell'uomo. In parole molto spicciole è infinito contro finito. Infinito nel finito. Solo in questo senso Feuerbach intende la teologia come antropologia; non è che lui sia il padre dell'antropologia moderna.
Però è lo stesso Feuerbach a fondare un certo nuovo umanesimo (che poi molti chiamano Umanismo, solo perchè in filosofia ci si diverte a giochicchiare con le parole) rinnovato quando fa dell'uomo, nella sua interezza e carnalità, il centro dell'indagine filosofica e fa del cristianesimo non più una religione fideistica, ma un ambiente etico e moralizzante. Per Feuerbach, ogni religione è fondata sull'errore, ma è presente e del tutto umana, nel senso che "appartiene" all'uomo, è cosa sua e ne governa il rapporto con l'infinito.
Non è a questo pastrocchio di farneticazioni tedesce intorno allo spirito che mi riferivo, ma, visto che ci siamo, non sarebbe male rileggere, confrontandole sulla religione, "lettera sulla tolleranza" di Locke e "l'essenza del cristianesimo" di Feuerbach: da subito, si può dire che Locke si occupa delle conseguenze civiche e sociali di discriminazione e fanatismo religioso, l'altro teorizza sulla natura di Dio e della religione.
Sicuramente noti anche tu una differenza di interesse per il mondo contemporaneo.
A proposito di "l'essenza del cristianesimo", con lo stesso titolo esiste un libro di Adolf Von Harnack che, nonostante non sia stato scritto ieri (1900...), può essere utile a chi voglia farsi un'idea di cosa realmente sia e sia stato il cristianesimo.
Sarebbe anche divertente (almeno per me...) parlare del "rasoio di Ockham", ma sto scrivendo decisamente troppo e troppe cose poco interessanti e ho parecchio sonno ora.
Comunque, visto che pare tu tenga molto a stare tutto nella tua ingegnerinformaticità, prova, da buon giovane scienzista (è inventato, ma calza), a mettere in discussione ciò che credi sia corretto. Questo fa la scienza; non si limita a escludere ciò che non è spiegabile (come fa Ockham, che non fa altro che fondare una buona prassi metodologica).
Buonanotte.