E dici che ne val la pena? Faccio ingegneria biomedica al politecnico... più che altro quello che spero non mi freghi è il voto della triennale(un misero 92 per varie ragioni)...
" ...e mai un pensiero non al denaro, non all'amore né al cielo... " Fabrizio de Andrè
Vero, al più ti chiedono come mai c'è stata una così grande differenza di rendimento.
Vabbè il 110 / 110 e lode fa sempre la sua figura, ma non è fondamentale. E' vero però che alcune aziende manco considerano il CV se non hai un certo voto di laurea.
Per esempio dove lavoro io devi avere almeno 106 alla triennale se hai fatto solo la triennale o 103 alla specialistica. In caso contrario il CV viene scartato a priori.
Sempre per lo stesso ragionamento, chi ha una votazione di eccellenza (che è funzione sia del voto di laurea che dell'università che hai frequentato) hai anche un boost allo stipendio. Ad esempio io prendo 100 euro netti in più al mese rispetto a dei miei colleghi che son entrati in azienda nel mio stesso periodo ma han preso 106.
Non è tanto (oddio alla fine son 1200 euro + impatto sulla tredicesima ogni anno) ma fa piacere che cmq venga riconosciuto un risultato ottenuto durante la carriera accademica. Da quel che ho visto in giro questa è un'eccezione, la maggiorparte delle aziende non fa ragionamenti di sto tipo.
edit:
@Jinn
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Last edited by Axet; 24th January 2013 at 01:16.
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ci vuole anche una dose di culo. puoi prepararti quanto vuoi ma la domanda che non sai è dietro l'angolo. ci sono materie in cui ti arrangi, altre dove o la sai o non la sai e magari hai studiato come un dannato...però quel giorno ti fanno quella domanda bastarda e ti danno 25. Magari è pure uno degli ultimi esami e tu lo prendi, perchè ne hai i coglioni pieni o perchè non vuoi perdere tempo.
Il fatto di cercare un 110 e lode secondo me è una boiata. un 106 non vale di meno. Ho visto fior fiori di studenti e studentesse dai magnifici libretti pieni di 30 e lode finire in lacrime perchè il professore tosto non gli dava ragione. Alcuni 110, alcuni ovviamente non tutti, sono solo frutto di studio a memoria e culo negli esami. Metti una persona con un 110 fasullo davanti ad un problema lavorativo serio e non sa che cazzo farci.
Ho visto anche commissioni non dare la loda ad una triennale a studenti brillanti per questioni come uno 0.5 di media in meno. Le aziende che danno un bonus perchè hai 110 e lode per me, con tutto il bene per axet che sono convinto sia bravo e si sia fatto il culo, sbagliano. creano solo dissapori ed una discriminazione basata su pochi punti che possono dipendere da 1000 variabili.
Toglietemi una curiosità voi che siete fuori, lì il 110 e lode è così osannato o si guarda un po' di più all'effettivo valore/acume della persona?
P.s. alcuni corsi di laurea esulano da questo discorso ovviamente. Materie matematiche e scientifiche non si possono concludere con 110 e lode solo con lo studio a memoria. si tratta di cose applicabili a materie che richiedono memorizzazione e che si possono superare facendo credere al professore di sapere tutto quando in realtà ci si è stampati in testa il libro parola per parola. Il primo docente serio questo castello di carte te lo fa cadere come niente anche in materie come la linguistica o il diritto.
L'azienda in questione per alcune università lo da anche per il 110 il bonus, per altre ancora basta anche meno (109 mi pare).
Ma non è una discriminazione, è meritocrazia. Altrimenti su che base puoi valutare un neolaureato in un'ottica meritocratica? Quali metriche hai a disposizione?
Vero che ci sono in giro figuri che si fregiano di un 110 o 110 e lode e non si sa come abbiano fatto. Ma è sempre, come per quel che si diceva prima, un discorso di probabilità. C'è gente con 110 e lode che non sa una sega, ma la maggiorparte si è fatta il culo ed è in gamba.
Giusto per, io parlo di informatica e di aziende che operano nel campo dell'informaticaP.s. alcuni corsi di laurea esulano da questo discorso ovviamente. Materie matematiche e scientifiche non si possono concludere con 110 e lode solo con lo studio a memoria. si tratta di cose applicabili a materie che richiedono memorizzazione e che si possono superare facendo credere al professore di sapere tutto quando in realtà ci si è stampati in testa il libro parola per parola. Il primo docente serio questo castello di carte te lo fa cadere come niente anche in materie come la linguistica o il diritto.![]()
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mha drako a me pare un po' na rosikata sinceramente. Studia e prendi 108-110 anche tu, il culo e la sfiga hanno senza dubbio un fattore, e più di quello il piano di studi che ti scegli, però messa come la hai messa tu sembra proprio la rosikata di quello che viene segato al liceo e che da dello sfigato al secchione. Applicarsi in qualcosa, quale lo studiare, fa parte delle capacità della persona - pare che impegnarsi all'università venga descritto come qualcosa di inutile o ininfluente nella vita reale, quando invece l'aver dimostrato di aver studiato tanto per prendere il massimo mostra come la persona probabilmente in una situazione di sfida lavorativa, si impegnerà allo stesso modo. Parafrasando, se eri disposto a lavorare 12 ore sui libri, sarai disposto a lavorare 12 ore in ufficio.
Poi quello che si studia il piano di studio ad hoc con tutti gli esami più semplici ed esce col votone non sapendo un cazzo ci sarà sempre, ma statisticamente sono una minoranza.
hdr.
bnet profile
Ho cercato di particolarizzare al massimo per non dare appunto quell'impressione. Io ho avuto problemi in famiglia ed ho dovuto mollare gli studi per più di 2 anni e mettermi a lavorare, ma ho comunque la media del 27.5 negli esami. Dovuta poi a quei pochi esami in cui o ti prendevi quel voto o non lo passavi più ed alla necessità di togliermene altri come. Anche questo è un altro fattore, ci sono alcuni esami fatti da professori stronzi con modalità stronze dove un 20 è praticamente quasi 30...ma solo chi fa il corso lo sa. La media purtroppo sempre un 20 ti calcola.
Io rosiko per altri motivi, non certo per il voto. Io rosiko perchè i miei non avevano la possibilità di mandarmi a studiare in un posto un po' più serio e mi sono dovuto arrangiare qui finendo poi pure inculato dalle politiche e dalla organizzazione pessima della mio università. Il mio discorso è un po' per quello che ho visto, soprattutto qui e, ti ripeto, non parlo di materie informatiche/ingegneristiche/matematiche dove servono capacità che l'imparare a memoria non può darti. Io sono sempre a favore della meritocrazia e capisco il discorso di axet. Magari nel suo campo è più raro vedere 110 "fasulli" e la sua azienda fa bene. Ma io darei un bonus a chi dopo un tot vedi che lavora meglio, non a chi ha magari 2 punti in più sul voto di laurea, tutto qui.
una cosa non esclude l'altra.
È che siamo allergici alla meritocrazia![]()
hdr.
bnet profile
Io sto cercano(ormai ho cercato, mi manca l'ultimo semestre) di scegliere tutti quegli esami che mi potessero formare nell'ottica del futuro lavoro che vorrei fare(gestire la parte informativa, informatica e tecnologica di un ospedale).
Il discorso di studiare 12 h su un libro == lavorare 12 h in ufficio però non ve la passo. Quando mi appassiono su qualcosa divento secondo a pochi, altro che 12h, anche 20h al giorno di lavoro. Se devo fare qualcosa per forza divento estremamente mediocre e svogliato.
La passione a me viene: quando posso guadagnarci qualcosa, quando faccio qualcosa che mi piace, quando faccio qualcosa che so che mi servirà.
E infatti la maggiore differenza di resa nella specialistica è proprio legata al mio carattere: a me piace la parte informatica/tecnologica(ICT). Alla triennale ho dato 5 esami di meccanica, 4 esami di chimica, tutta roba di cui non mi fregava nulla e che ora come ora non mi serve(e non mi servirà) a nulla...
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Qua da noi il voto dipende al 50% da chi ti interroga. Se ti interroga l'assistente giovane bonaccione ti fa quelle 5-6 domande da manuale senza troppi fronzoli e se hai studiato bene e ti capitano domande che ricordi bene prendi 30 anche facilmente. Poi ci stanno gli assistenti un pò piu anziani che han finito il dottorato e stanno lì per fare bella figura col professore e ti fan sudare di piu.
Poi invece se sei sfigato ti interroga direttamente il prof. 70enne avvocato da 3 generazioni che nei weekend gioca a monopoli coi giudici della cassazione e non ha assolutamente voglia di ascoltare ragazzini che cercano di capirci qualcosa di diritto; a quel punto ti fa 1 o a limite 2 domande e ti giochi tutto lì. Oppure prima ti interroga l'assistente e poi il prof. ti spara una domanda finale... la scena di ragazze che si mettono a piangere/urlare/litigare perché bocciate dopo che l'assistente gli aveva messo 27+ si ripete ogni cazzo di esame
Tipo l'ultimo esame dir. Civile mi interroga il prof chiedendomi cosa LUI pensa di tutta la diatriba dottrinale che va avanti da 15 anni sulla natura giuridica dell'obbligo del venditore di consegnare beni conformi tra obbligazione o garanzia (forse qualcuno qui dentro ne sarà a conoscenza).. di cui tra l'altro lui è uno degli esponenti di spicco della teoria dell'obbligazione con cui io non mi trovo per un cazzo d'accordo quindi doppia fatica
chi riesce a mantenere una media del 30 in questa situazione merita tutta la mia stima perché veramente ce ne vuole... oppure devi avere i genitori avvocati/magistrati che ti fan lezioni private e diventa piu easy
Last edited by Razj; 24th January 2013 at 11:40.
il dicorso della non uniformità della valutazione è abbastanza evidente nei casi che citate voi, ma diventa meno evidente ma altrettanto fastidiosa per tutti quei esami che dovrebbero essere uguali ma in alcuni scaglioni/facoltà sono nettamente più facili.
Analisi a ingegnera: tutte le ingegnerie del politecnico(ma anche d'italia) potrebbero fare l'esame nello stesso giorno stessa ora(cosa che da me già fanno) ma dando anche lo stesso testo. Perché elettromagnetismo nell'altro scaglione è a livello della 5° liceo e nel mio è a livello dell'esame di fisica? Dovrebbero anche far si che ognuno corregga esami random, con un sistema a codici a barre per far si che non si possa risalire al nome e alla provenienza.
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