Non ho mai rivolto a Dio altro che una preghiera, molto breve: "Dio, rendi ridicoli i miei nemici". E Dio l'ha esaudita. -Voltaire-
Solo che aihimè voi vi siete concentrati a rantolare in Italiano, lingua in cui è particolarmente facile finire in una cantilena sfracella coglioni.
Le devo contare? Vai le conto:
Piumino Azzurro (ah sto colore) regalato a Beppe Grullo da non si sa quale imprenditore -> scandalo numero 1, evaporato in un paio di ore a favore di:
Adsense -> scandalo numero 2, evaporato in un paio di giorni a favore di:
Società ANONIME all'estero dell'autista della fidanzata di sto cazzo -> scandalo numero 3, evaporato in 4 giorni a favore di:
Candidata come portavoce alla camera ha SOLO un BSA in USA -> scandalo numero 4, che sta evaporando adesso, dopo che v'è stato fatto notare che a livello di prestigio è molto meglio che una laurea italiana.
E avete abboccato a tutto.
Sono io che sono fulminato? Per fortuna che ci state voi a far luce maremma maialaaaah, gli illuminati de noiartri.
e siccome sono magnanimo e magnaccio e non c'ho un cazzo da fare prima che inizi la partita per chi vorrà leggere scrivo due righe sul perche serve il divieto di mandato imperativo e l'art 67 cost
il mandato imperativo vincola l'eletto ad un mandato diretto con l'elettore attraverso il programma di partito. se voglamo fare un paragone che fa ridere l'eletto fa un contratto con l'elettore sulla base del programma, cosa che mi ricorda il contratto di B con gli italiani. e risponde di quello realmente.
in buona sostanza non puo discostarsi dal programma ergo dalle direttive del partito.
questo apre scenari agghiaccianti(cit.) al di la del fatto che in un contesto del genere "uno non vale uno" ma "uno vale tutti" (che e' quello che vorrebbe bebbecristo) ma in un applicazione ortodossa di questa regola l'eletto non avrebbe liberta di movimento al punto che in ogni momento del suo mandato potrebbe essere chiamato a rispondere del suo operato e accantonato dal partito o dai suoi elettori.
ma c'e' di piu nel paradosso al di la del televoto e le nomination del grande fratello ci sono anche problemi pratici per una cosa del genere, ci sarebbe il rischio che l'elettore cambi idea questo farebbe si che non ci sarebbe una continuita di tempo entro il quale l'eletto puo compiere il suo lavoro.
Come indica bortas la politica pero' e' mediare, la politica e buonsenso fare delle scelte nel momento in cui si presentano non puo essere tutto prestabilito come la lista della spesa o come l'ordine del giorno di una riunione di condominio quindiuomini arcaici che non usavano internet ne whazzup nel 1791 si resero conto di come una cosa del genere fosse sbagliata ed introdussero nella costituzione francese il divieto di mandato imperativo: il soggetto eletto una volta eletto non deve rendere conto ne al partito ne all'elettore, rendera conto in seguito il successivo mandato.
se cosi sembra una stronzata di fatto non lo e' perche NON e' vero che l'eletto una volta eltto fa il cazzo che vuole o comeunque questo e un male minore che lasciare il mandato imperativo (il vincolo che auspica grillo che esisteva ai tempi ed oggi in pochi posti come l'ucraina) perche proprio di regimi totalitari. E sempre parafrasando Bortas la politca e' mediare tra un male peggiore ed uno minore si sceglie il minore non quello che fa piu comodo per il momento.
questo probabilmente non lo scrivono nel blog di grillo, non si impara nelle riunioni di condominio, non c'e' una scena che lof a vedere nel film male adattato del fumetto di moore e chiaro che grillo e molti militanti del M5s non possono saperlo e tirano fuori il buzzuro ma coooome non deve rendere conto a chi l'ha elettohhhhhh, forconi briuciare (si il militante m5s nel mio particolare schifezzario atm e ung radino sopra il leghista cotivatore diretto)
ma tutto questo non implica un essere passivi da parte delle altre parti e subire : l'eletto che si discosta dal partito puo venire espluso, resta in carica fino a fine mandato ma non per quel partito, gli elettori traditi da quell eletto non lo voteranno le successive elezioni
in maniera molto semplice se mangi di merda in un ristorante non ci torni, se uno che eleggi fa merda non lo rivoti (che e' quello che faranno in moltissimi con il m5s a menoc he beppecristo non muore o si da una calmata)
tutto questo c'e' nella nostra costituzione da quando abbiamo una costituzione perche e' emblema della democrazia del bunsenso del vero uno vale uno e del fatto che piu che le ideologie di partito, i dettami, i dogma, vale la persona ed il buonsenso, se ne ha chiaramente.
trovo raccapricciante che chi apriva bocca, come indicato da zlatlan, perche B voleva cambiare la costituzione per governare sulla forma di governo (il presidenzialismo), ora apra bocca nel volere cambiare la costuituzione e non sulla forma di governo ma su uno dei baluardi della democrazia perche non gli permette di programmare i suoi droidi, e' democrazia beppecristo non il tuo populus e giorno per gionro non perde occasione per dimostrare la sua ignoranza.
Last edited by McLove.; 17th March 2013 at 16:03.
Non ho mai rivolto a Dio altro che una preghiera, molto breve: "Dio, rendi ridicoli i miei nemici". E Dio l'ha esaudita. -Voltaire-
Sono andato a cercarmelo...e, da ignorante, chiedo: dov'e' il divieto?
Perche' sul sito del senato c'e' scritto solo che "non sono vincolati"
Nello specifico: "Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato."
Poi ho swikipediato e il "divieto" mi pare fosse nella costituzione francese, non quella italiana...magari ho capito male.
Mi spiego meglio: mi sembra una forma di tutela, non un divieto....non so se sono chiaro.
Ma tiri i dadi nel cervello e rispondi random a seconda del numero uscito? Boh.
Cmq mi adeguo: le Gocciole spaccano il culo alle Macine, ma proprio AoE!
o, andando al pragmatismo spinto, ampliando al massimo il principio del mandato imperativo, ad ammetterlo, si potrebbe pure ammettere che se tanto mi da tanto ogni partito/movimento politico potrebbe avere un solo delegato al parlamento.. insomma un parlamento fatto di 5 persone... anche perchè avere molti delegati è un problema da risolvere per chi ammette il mandato imperativo, perchè c'è sempre il rischio del "tradimento"..
sai che risparmio ai costi della politica che verrebbe!!!!!
Spoiler
Spoiler
L'Articolo 67 della Costituzione della Repubblica italiana recita:
senza vincolo di mandato« Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato »
senza vincolo di mandato
aka divieto di mandato imperativo
e' un divieto, l'istituto si chiama divieto di mandato imperativo da circa 250 anni.
edit: siccome sono un curisoso di merda sono andato a vedere pure la pagina di wikipedia che citi per vedere cosa diceva o segnalare un errore te lo dice anche wikipedia anzi di dice pure che era presente nello statuto albertino, cioe prima della nostra costituzione, basta che scendi con la pagina, prima delle note... insomma anche wikipedia fa il suo lavoro e spiega pure bene il divieto![]()
Last edited by McLove.; 17th March 2013 at 16:05.
Non ho mai rivolto a Dio altro che una preghiera, molto breve: "Dio, rendi ridicoli i miei nemici". E Dio l'ha esaudita. -Voltaire-
E' inutile che copiate settordici volte quello che avevo gia' letto e scritto nel mio post....ho fatto una domanda ben specifica.
Non sono laureato in giurisprudenza, ho chiesto delucidazioni in merito alla definizione "divieto"....che a quanto ho capito io non c'entra un cazzo con la NOSTRA costituzione, tutto qui.
Per fare un esempio, un avvocato non ha "vincolo" di vittoria di un processo....ma non ne ha il "divieto"....spero sia funzionale sto esempio.
non e' cosi kav probabilmente ti manca il concetto di cosa e' un mandato, l'eletto, il parlamentare non ha alcun mandato quindi risponde solo per se stesso, over.
il divieto di cacare non e' "un vincolo di non farlo ma puoi cagare nei pantaloni" , ne una tutela: ma proprio e' non cacare, il divieto di mandato e che non c'e' un mandato.
l'art 67 indica perfettamente e se vuoi cerca anche i lavori preparatori all'art 67 che trovi in rete che il parlamentare una volta eletto ha un ruolo istituizonale, rappresenta la nazione, non ha mandato dal partito o dagli eletti.
hai semplicemente capito male rileggi, anche l'articolo di wikipedia e fino in fondo.
ti copio dalla pagina di wikipedia che indicavi
come noti alcuni ortodossi indicano che addirittura per rispetare ancora di piu il divieto ogni parlamentare si dovrebbe spogliare dal partito di appartenenza una volta eletto alcuni criticano in maniera piu blanda persino i gruppi parlamentari e tutto questo lo trovi pure su wikipedia quindi a prova di NON lauerati in giurisprudenza ma semplici lettori, curiosi che vogliono capire le cose quindi anche a prova di grillo.Diritto costituzionale italiano
Per approfondire, vedi le voci Statuto albertino e Articolo 67 della Costituzione italiana.
Il divieto di mandato imperativo era sancito anche dallo Statuto albertino(1841), che all'art. 41 recitava "I Deputati rappresentano la Nazione in generale, e non le sole provincie in cui furono eletti. Nessun mandato imperativo può loro darsi dagli Elettori", ed è stato confermato dall'art. 67 della Costituzione italiana: "Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato".
Secondo alcuni studiosi, come Pietro Virga, l'appartenenza al partito, attraverso l'espressione dei gruppi parlamentari, con il rispetto della relativa disciplina, si tradurrebbe, di fatto, in una violazione del principio di libertà di mandato[1]. Secondo una diversa dottrina (Manlio Mazziotti, Paolo Biscaretti, Costantino Mortati), la disciplina dei gruppi non è in grado di scalfire il divieto, dal momento che il parlamentare può sempre esprimersi e votare in maniera difforme alle direttive del gruppo[1].
La libertà dal mandato si riflette anche nel riconoscimento operato dai regolamenti parlamentari di Camera (art. 83, 1° comma del regolamento[1]) e Senato (art. 84, 1° comma del regolamento[5], mediante apposite disposizioni regolamentari che consentono l'autonoma iscrizione a parlare per quei parlamentari che vogliano esprimere posizioni dissenzienti rispetto al gruppo di appartenenza.
Di fatto, però, la disciplina dei gruppi parlamentari rimane un deterrente a tale libertà di espressione, visto che il comportamento "ribelle" di un eletto può essere oggetto di sanzioni disciplinari che arrivano fino all'espulsione dal partito o alla non ricandidatura alle successive elezioni[5].
piu di cosi resta solo chiudere il discorso perche non ci sono dubbi o interpretazioni, ne cambiano parlando della semantica della parola "divieto", e' cosi e lo stabilisce la costituzione ed ogni ordinamento giuridico che non sia totalitario l'adotta a partire dalla rivoluzione francese, se non piace a beppecristo, sinceramente, se ne vada in ucraina.
Last edited by McLove.; 17th March 2013 at 16:20.
Non ho mai rivolto a Dio altro che una preghiera, molto breve: "Dio, rendi ridicoli i miei nemici". E Dio l'ha esaudita. -Voltaire-
senza vincolo di mandato =divieto di mandato imperativo
siccome è scritto nella costituzione, nessuna legge può imporre che il deputato è vincolato alle scelte del partito
figuriamoci un contrattino o un regolamento sottoscritto da deputati..anche se qui qualcuno si è spinto a dire che ciò che hanno firmato è legge..
insomma, non possono obbligarsi alle scelte di un partito...
anche perchè mancano gli strumenti per intervenire: ad esempio mo i grillini dissidenti non possono essere puniti, se non essendo cacciati dal loro partito. Ma resterebbero parlamentari a tutti gli effetti.
e qualora vi fosse una legge che da la possibilità al partito di far dimettere in qualche modo il dissidente dal parlamento, sarebbe una legge incostituzionale perche c'è un articolo della costituzione che dice che gli eletti lo sono "senza vincolo di mandato " (che è un divieto...)
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Kahvirel "News" non è il campetto dietro casa dove si può alzare i toni e giocare all'escalation delle offese, discutendo se era dentro o palo, nemmeno un posto dove ti puoi rivolgere agli altri contando i numeri che i dadi nel cervello segnano, come sempre questo vale per te e per tutti gli atri nella speranza che si riesca a tenere la discussione in toni civili, invito anche gli altri a non contribuire a scaldare gli animi ed a conversare civilmente nel rispetto dell'interlocutore.
LA VERITA' E' LA FUORI! MA ANCHE NO...
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