ed io non la penso cosi e cosi come io non convincero' te tu non lo farai con me alla fin fine il bello e' proprio pensarla diversamente.
il problema dei giochi facili o dei giochi da "posteggio il cervello" e' un problema che esiste da pochissimo tempo proprio con le nuove generazioni. i videogiochi non sono mai stati qualcosa di "passivo" fino agli ultimi magari esagero, 10 anni.
paragoniamo un gioco ad un sport, ma non con il senso che gli danno i coglioni o i prO, in uno sport devi sudare e se non sudi fisicamente devi concentrarti c'e' un attivita (motoria fisica di riflessi o logica di raginamento) che non permette di definire mai uno sport "passivo", l'esserci, il fare presenza.
analogamente i Videogiochi non sono mai stati presenza prendi pacman, e un gioco dove non si deve avere un master o si devono sapere fare i 100 mentri in 10 sec ma serve coordinazione ragionamento prendere decisioni in meno di secondi, pacman era un coin op ma se ci pensi ogni gioco e' sempre stato cosi fino a quando il mercato ludico non si e' aperto alla massa ed alle nuove generazioni che vogliono giocare essendoci non giocando, parafrasandoti vogliono guardare sasha gray scopare non scoparsela.
Ed e' proprio quello che contesto se io scelgo un gioco come svago voglio che ci sia una necessita di coordinazione motoria o ragionamento non deve essere per forza difficile (ed infatti ds non lo è) ma deve esserci quello che differisce un gioco da un film (intratenimento passivo) in alternativa prendo un film levo le pile al telecomando e schiaccio tutti i tasti "immaginandomi" che quello che succede sullo schermo sia io a provocarlo (e se ci pensi non e' molto diverso rispetto ad un assassin creed o uno skyrim che qualunque cosa premi anche lo sciaquone del cesso vai avanti)
tu mi parli di evasione e svago, certamente per questo se io devo o voglio, senza essere attivo e posteggiando il cervello, asssitere ad una bella storia fantasy mi leggo games of thrones o una delle mille saghe fantasy non ho bisogno di una mezzacagatatina di storia come skyrim o la storia dozzinale alle spalle di un gioco, se voglio un storia spaziale leggo asimov, Dick come cyberpunk leggo Gibson, mass effects me lo sbatto palle palle, sicuramente io non posso "vedere" un gioco in alternativa ad una bella storia, quelle vere, semplicemente perché la storiahhh nei giochi fa in genere merda o e' scopiazata da altro.
Quindi si e' una cosa relativa alle nuove generazioni laddove il videogioco diviene uno strumento passivo per stare ebete davanti al monitor non essendoci più la necessita della coordinazione o dell attenzione, cosa nata di recente.
le vecchi generazioni sapevano che se erano stanche se giocavano rosicavano e basta e quindi facevano altro.
per questo io non accetero mai il concetto gioco per spegnere il cervello e' un controsenso.
ed e' tutto questo che sta alla base di un gioco, come DS, vecchio stile e non frustrante, non e' mica battletoads, cioe' questa concezione che bolla come Ds non accessibile perche... perche semplicemente lo si deve giocare come si faceva tempo fa.
non esiste sasha gray o la pugnetta, paragone che tu fai sulla difficoltà, qua non stiamo o almeno io non sto parlando di difficoltà ma di partecipazione (tetris non e' difficile ma se fai cadere i pezzi a cazzo senza ragionare non giochi stai guardando uno schermo) ma chiamare le cose come sono: stare ebeti dinnanzi ad uno strumento di divertimento che prevede una partecipazione (fisica motoria intellettuale) e' chiamare una semplicissima pugnetta come lo scoparsi sasha gray e li sta l'errore un gioco senza partecipazione e' un film o uno screensaver.
Non e' difficolta e' partecipazione la cosa che rende unica un videogioco come intrattenimento se la parte della partecipazione e' lo stare ebeti be chiamatelo come volete, non e' un videogioco..... e potete farvene quanti ne volete voi prendendo un bel film e muovendo gli attori con il telecomando senza pile(mi raccomando o rischiate di cambiare canale), il risultato e' uguale... e la grafica... be spacca sembra vera.
buona continuazione.