Il CDA di Mps ha variato il nuovo piano industriale. Sono stati dichiarati 8000 esuberi su un totale di 30.000 dipendenti. Di questi 2700 sono stati giá assorbiti da un esodo a inizio anno, 1100 (tra cui io per inciso) verranno esternalizzati in una newco dall'incerto destino che fornirá servizi alla banca, i rimanenti 4200 dovrebbero ipoteticamente uscire nel triennio con prepensionamenti.
Riguardo a quest'ultimi dovrebbero poter aderire a un fondo che li accompagnerebbe alla pensione garantendogli una quota della retribuzione (per gli ultimi è stato l'85%, per questi si ipotizza il 60%).
Tutto questo in una scenario in cui le nostre retribuzioni sono giá calate di circa il 20%, la banca ha disdettato il contratto integrativo e l'ABI il contratto collettivo nazionale. MPS sta facendo da apripista per il settore bancario, dopo la FIAT di Marchionne un altro passo della battaglia per destrutturare le relazioni industriali in questo paese.