
Originally Posted by
Zl4tan
hai ragione estrema forse è un problema culturale, io me lo spiego cosi (anche perchè mi ci ritrovo)
la mia generazione è cresciuta e vissuta in un periodo d'oro.. insomma la mia giovinezza e adolescenza le ho trascorse negli anni 90 e nei primi anni duemila, non mancava nulla..
allora tutti i miei coetanei potevano sognare di fare il medico, l'architetto, l'avvocato o comunque prepararsi all'università per poi trovare un bel posto di lavoro che soddisfacesse le tue aspettative, un bel lavoro da scrivania magari, giacca e cravatta, stipendio a fine mese.. insomma si sono "professionalmente" e culturalmente formati nelle università... perche tutti credevamo e tutti credevano che il mondo ormai aveva preso quella piega e quindi amen...
dire ad un ragazzo che ha fatto l'università che adesso deve andarsi a cercare un lavoro per fare il barista, il facchino, etc è in un certo qual senso disarmante..
è vero che anche prima l'universitario o il fresco laureato se ne andava a lavorare al pub, ma per pagarsi gli studi e comunque era consapevole che era solo un primo step verso un passo piu grande, al lavoro vero e proprio della tua vita..
la colpa la do anche alle istituzioni che negli anni non hanno mai dato la giusta importanza alla formazione e alla preparazione delle figure professionali tecniche... gli idraulici, gli ebanisti, gli elettricisti, i meccanici ste cose cosi..
si è sempre visto come il paradiso del giovane l'università... poi parecchi gradini piu in basso, i lavori manuali, per i ragazzi sfigati, che si preparano dove? lavorando in nero presso altri idraulici-falegnami-elettricisti...
tutto imho eh, sono considerazioni personali