
Originally Posted by
Bortas
Questa è una problematica con cui ho parlato a più riprese anche con iraniani e persone provenienti da paesi Musulmani. Un discorso vecchio che è iniziato quando facevo l'università scontrandomi con il prof di geografia politica, ne è uscita una conclusione che è molto articolata e non semplice da capire per noi. Provo a farne un sunto con anche esempi più o meno calzanti.
La nostra società occidentale è una società dinamica, che si sviluppa nel tempo evolvendo la struttura sociale, 70 anni fa le donne andavano invitate a ballare o negli anni '50-'60 era ancora socialmente giusto considerare una persona di colore "inferiore" giusto per rendere un idea dei costumi che cambiano, ma si può fare mille altri esempi, in questa ottica noi non possiamo giudicare società con culture più ferme o più influenzabili secondo i nostri canoni di sviluppo. Per chiarire meglio questo punto c'è un esempio principe che è quello avvenuto in Rwanda all'inizio degli anni '90. Ovvero quella regione era un ex colonia inglese, i signori coloni avevano modernizzato la società da tribale, (lance, scudi e stregoni) a monarchia militare organizzata, il sistema prevedeva che a capo ci fosse un'aristocrazia (coloni), seguiti una casta di servitori dei coloni i "Tutsi" scelti solo per canoni estetici e una classe di servi della gleba gli "Hutu", la problematica è sorta quando sono andati via i colonizzatori, per cui i Tutsi che avevano un minimo capito il gioco hanno mantenuto il sistema coloniale, dopotutto non avevano altri sistemi economici di riferimento, per cui loro sono diventati l'aristocrazia e gli Hutu sono rimasti i servi della gleba, fin quando il gioco non si è rotto e la manovalanza stufa di fare la manovalanza solo su base etnica non si è ribellata ed in Rwanda non è successo quello che è successo.
Questo caso evidenzia che non sempre una società che vive in un sistema economico ben definito non abbia sempre la spinta a migliorare il sistema, anzi spesso dimostra che rivesciato un sistema si tende a rimetterne uno simile con gli stessi presupposti, non avendone altri tradizionalmente più evoluti, quindi dopo che in Iran venne deposto lo Sha si identifico una nuova classe di comando in questo caso oligarchica e al posto del re/capo/dittatore fu messo un capo religioso, con alcune contingenze che hanno accelerato il cambiamento, dovute all'invasione da parte dell'Iraq sotto spinta statunitense che temeva di ritrovarsi un Iran sovietico.
Il problema è che non hanno sistemi economici di riferimento ed anche se c'è una classe di studiosi che potrebbe migliorare la nazione, essa rimane nel più bieco conservatorismo perchè la popolazione tende a mantenere il proprio tenore di vita con lo status quo imposto. La mia amica di Teheran, mi dice che negli anni si è tentato di cambiare le cose, dopotutto in capitale la gente studia ed avrebbe anche la spinta giusta per cambiare il paese, ma il resto della popolazione dell'Iran vive in campagna e tende a vivere come 50 anni prima, senza necessità sociali moderne, semplicemente perchè non fanno parte della loro cultura, manco hanno saputo che è successo in capitale nei moti studenteschi di 5-6 anni fa, continueranno in quel modo fin quando le leggi e i sistemi di censura resteranno così pressanti.
Cose simili sono avvenute con le primavere arabe dove nazioni con dittatori al potere non hanno migliorato i propri sistemi politici, anche se sono poi stati introdotti "parlamenti" semplicemente perchè la popolazione non arriva a concepirli.
Sono processi delicatissimi che a noi fanno urlare "ai barbari" gruppi come i Talebani o L'isis, gruppi che alla fine si sono solo sostituiti al vuoto di potere lasciato, ma che ne continuano la tradizione, magari con più chiusura sociale ma con la stessa impronta economico/politica, stabilizzata una regione uscirà un capopopolo che risistemerà il suo califfato, principato, presidenza, cazzo in culo, che per campare dovrà venire a patti con un occidente che gli getterà un tozzo di pane per due risorse e il cerchio si chiude, il problema sta solo nel capire con quale tipo di occidente illuminato prenderà il suo tozzo di pane secco.