Guarda che l'Inter anche l'anno scorso ha racimolato sempre una trentina di mln € con operazioni minori, evitandosi di vendere qualche pezzo importante.
Se inizi a farlo sistematicamente la fortuna conta poco, in caso la botta da bingo è se ti escono potenziali fenomeni dal settore giovanile, allora si è un mix di fortuna e bravura.
Ma so casi molto rari, soprattutto in Italia penso si possa fare MOLTO meglio a livello di accademy nei settori giovanili, magari però già con le squadre B qualcosa migliorerà anche se il talento super puro solitamente esce proprio presto.
Last edited by Marphil; 30th June 2018 at 21:06.
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Vabbe.. ripeterei 3 volte a stessa cosa... non importa.
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La storia di shub è uscita... su tuttosport
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Spoiler
innanzi tutto non mi riferisco solo alla Juventus.
la plusvalenza indica un plusvalore relativo ad un bene, da aggiungere a bilancio. non è limitata al solo caso in cui c'è uno scambio con valore gonfiato tra calciatori.
la cessione di un giocatore della rosa da parte della squadra A genera una plusvalenza di X€ in base alla differenza tra valore di cessione e valore che il giocatore ha per come è scritto a bilancio in quell'esercizio e quindi in sostanza in relazione all eventuale ammortamento da affrontare per quel giocatore.
e fin qui niente di strano, giusto?
se è un trasferimento a titolo definitivo allora la squadra che vende il giocatore con la recompra e quella che acquista metteranno a bilancio il valore di vendita e di acquisto come in ogni normale trasferimento a titolo definitivo.
quindi se A che vende il giocatore Antonio alla squadra B, con diritto di recompra, potrà iscrivere a bilancio il valore di vendita di A e l'eventuale relativa plusvalenza.
se prendi a concreto esempio i giovani dell'inter venduti a 6 milioni di euro, questi generano a bilancio plusvalenze totali per il valore di vendita essendo senza ammortamenti residui.
plusvalenze che per farla breve diventano fittizie nel momento in cui la recompra verrà esercitata con certezza o quasi. diventando lo strumento giuridico un prestito mascherato.
perchè in questa ipotesi di certezza la squadra che vende mette a bilancio per un esercizio una plusvalenza di sei, venti,quartanta milioni, che sarà relativa solo a quell'anno, per poi tornare ad essere minusvalenza per l'anno successivo in cui verrà esercitato il diritto di riscatto a prezzo determinato.
capisci bene che con i prestiti questi problemi di plusvalenza non si verificavano perchè la prestazione temporanea non comportava l'iscrizione a bilancio del valore d'acquisto e cessione.
poi io non sono un contabile e posso sbagliare.
in realta la recompra non è un prstito fittizio, il prestito lo puoi fare semmai è una compropieta fittizia, che non è piu fattibile nel campionato italiano.
poi la recmpra non genera minusvalenza perchè di solito il diritto di recompra è sempre piu alto del prezzo della vendita e tantomeno la genera a chi ha il diritto stesso visto che è una cessione a tutti gli effetti, perciò chi ricompra è come se comprasse un nuovo giocatore.
Last edited by Estrema; 1st July 2018 at 12:33.
Non vedo una comproprietà nella società che vende e ricompra a distanza di un anno con un prezzo maggiore rispetto all’azquisto.
Vedo di fatto un prestito con un contributo per la valorizzazione ( di quelli che spesso si fanno in serie b) o un prestito oneroso.
Solo che c’è tutto un movimento di bilancio che col prestito oneroso mancava.
io ti ho detto come stanno realmente le cose la recompra ( chè è codificata giuridcamente non è na cosa campata in aria) è di fatto il sostituto naturale della compropietà visto ce quest'ultima è stata negata, tu non ce la vedi magari perchè non hai capito n bene a cosa serve, ma di fatto è cosi, se il giocatore è buono lo ricompri sennò amen, e il prezzo viene fissato al momento della vendita, cosi è bloccato a tutela di chi vende, ricorda che non è una cosa obbligatoria esercitare il diritto di recompra,e se io oggi vendo a 10 un futuro fenomeno e stabilisco che il prezzo tra 2 anni sara 20, questo in 2 anni mi vince 2 volte la classifica cannorie stai sicuro che non ci perdo un cavolo perchè lo pago molto meno del possibile valore di mercato, io i ho gia guadagnato( si fa per dire) 10 ne spendo 20 e so che ho in mano un cartellino che cmq ne vale 40( facendo un esempio) di fatto oltre a essere un metodo per sistemare i bilanci è pure una garanzia di non perdere un futuro campione perchè cmq il riacquisto sarebbe ad una cifra ben al di sotto del probabile valore mercato.......basta vedere il caso morata che è stato quello che ha dato il via tutto( per cosi dire) e dalla parte opposta il caso berardi
Last edited by Estrema; 1st July 2018 at 13:54.
fermo restando che le plusvalenze le facevi anche con le comprorietà cedendo a sempre maggiori valori la meta del giocatore le comproprietà non sono state abolite per caso ma sia per il discorso delle pluusvalenze che per il problema del fisco e delle speculazioni.
ecco una articolo che lo spiega a prova di idiota
qua un articolo su come ricadevano le comproprietà nei bilancila compartecipazione è criticata da molti anni per le sue conseguenze poco chiare sul sistema fiscale e per la complicata gestione, da parte degli agenti e dei giocatori stessi, per bilanciare gli interessi di due squadre anziché di una.
Un lungo articolo del 2010 pubblicato da Fisco Oggi, un magazine online gestito dall’Agenzie delle Entrate, spiega che in realtà la stessa parola “comproprietà” è poco precisa: quando sui giornali sportivi si legge che “la squadra X ha ceduto metà del giocatore A alla squadra Y”, è avvenuto in realtà che la squadra X ha venduto interamente A alla squadra Y, la quale solo successivamente stipula un accordo per cui parteciperà «all’utile o alla perdita derivante da una futura cessione dell’atleta». In questo modo, semplificando molto, guadagnano entrambe le società: la prima, quella che in pratica ha ceduto metà del giocatore, non lo possiede più “materialmente” e non deve pagarci le tasse (ha semplicemente una sorta di “credito” con la squadra a cui l’ha venduto), mentre la squadra Y ha ottenuto un giocatore a metà prezzo, spesso senza l’impegno di acquistare la seconda metà. La faccenda ha molte e complicate implicazioni riguardo il costo e il valore futuro del giocatore – che varia a seconda delle sue prestazioni e non ha un prezzo fisso – e la sua ricaduta sui bilanci delle due società : cose che non riescono a essere limitate dalle norme generiche previste dalla FIGC e da quelle dell’Agenzia delle Entrate, che – per esempio – nel 2010 si chiedeva se la pratica potesse essere inquadrata meglio da un sistema di tassazione più chiaro.
http://simonesalvador.blogspot.com/2...unzionano.html
e come il rischio di minusvalenza fosse minimo con le comproprietà di come una squadra pagava la meta un giocatore pur avendolo tutto e l'altra squadra pur avendone la meta non pagasse le tasse, era LAMMERDA
la recompera invece funziona che una squadra ha tutto il rischio e non c'e' niente di nascosto. la recompera non è necessaria ma eventuale se il giocatore farà merda non si esercita e si tiene quanto fatto, se il giocatore rende tanto si paga per riottenerlo. e chi l'ha valorizzato ne fa un utile.
prendi madnragora visto che aprite bocca la juve ha investito 12 milioni 3 anni fa per prenderlo, oggi lo cede a 20 all udinese e divnta di proprieta dell udinese, lo puo ricomprare a 24.
scenari
- mandragora non fa il salto di qualità sperato, non la esercita la juve ha fatto 8 MIlioni
- mandragora rende bene la juve lo ricompra, l'udinese ha fatto una UTILE di 4 milioni + la quota di ammortamento e si è garantita l'avere avuto in rosa il giocatore per tot anni. la juve PERDE 4 milioni
è una cessione definitiva, condizionata ad un eventuale riacquisto a favore del cendente, esistono nel codice civile da sempre
un prestito oneroso su madragora invece mettiamo anche 1 milione a stagione faceva si che l'udinese Perdeva 1 milione l'anno + lo stipendio del giocatore, al di la delle prestazioni del gicatore non avrebbe fatto mai alcun UTILE,
la juve avrebbe guadagnato i proventi del prestito.
è un operazione diametralmente opposta
Come si faccia a confondere comproprietà, e l'abuso che produceva se si hanno i neruroni per capirlo basta leggere il link che posto, il prestito oneroso e vendita con diritto di riacquisto dio solo la sa, terzomondo proprio.
E' come non comprendere la differenza tra acquistare una casa, il mutuo e la locazione, sono cose diverse con scopi differenti e rischi differenti, probabilmente vedete un giocatore che va in altra squadra e pensate che siano tutte e tre la stessa cosa, be si anche negli esempi di cui sopra hai un tetto sotto il quale dormire.
blablablabla a cazzo proprio.
Last edited by McLove.; 1st July 2018 at 15:16.
Non ho mai rivolto a Dio altro che una preghiera, molto breve: "Dio, rendi ridicoli i miei nemici". E Dio l'ha esaudita. -Voltaire-
nessuno ha parlato di mandragola
nessuno ha detto che il patto di riscatto fosse fattispecie sconosciuta all'ordinamento civile, semplicemente nessuno la usava ed il problema non sorgeva.
nessuno fa confusione tra istituti giuridici ma dovresti sapere che i negozi giuridici possono essere piegati al raggiungimento di fini che non gli sono propri.
a me sembra strano/particolare che la compravendita con patto di riscatto venga utilizzata, con conseguente movimenti di bilancio, per una finalità che prima era assolta usando forme che incidevano a bilancio in maniera molto meno proficua per le società.
mi sembra l'ennesimo caso di bilanci creativi nel mondo del pallone.
e mi fa alquanto ridere.
stop
che coglioni.
Io di finanza capisco un cazzo, ma mi pare così logico e lineare il discorso, specie per come è successo con Morata e come spiegato da Estre e Mc.
Mi pare che si voglia trovare del marcio ovunque... Anche nella logica
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premettendo che il diritto civile non è un mondo a parte ma quando compri giocatori di calcio usi esattamente quello, cosi tanto per iniziare.
probabilmente ti manca il pezzo che IN TUTTO IL MONDO calcistico l'italia era una delle poche nazioni dove esistevano ancora le comproprietà, con tutti i problemi fiscali e di bilancio creativo che appunto permettevano ti ripeto la valutazione non derivava da cessioni ma da come si accordavano le societa a valutarlo anche rinnovandole sotto il duplice vantaggio che uno che in effetti era interamente proprietario pagava il bene la metà l'altro invece pur avendone diritto alla metà non ci pagava le tasse su quella metà, laddove sempre in tutto il mondo si usavano appunto le compravendita con recompera.
l'esempio di mandragora è un esempio e vale per tutti e non si puo confondere per effetti economici e benfici o oneri un prestito oneroso che produce passività solo per chi ne usufruisce, e non un passaggio di proprietà di chi cede, da una recompera che e' una compravendita e che qualora venga esercitata produce invece Utile, sia nel caso si rivenda a chi è concesso il diritto di ricomprare, che ad altri se il diritto non è esercitato perché è a tutti gli effetti un acquisto. a stabilire il prezzo non sono come le comproprietà le due societa che ne beneficiano entrambe ma si fa anticipatamente ed a differenza di una comproprietà che dovra prima o poi risolversi con ulteriore possibilità di "Gonfiare" il valore, può esswere definitiva se non si esercita appunto la clausola.
non vuoi parlare di mandragora , parliamo di morata la juve ha guadagnato da morata non solo due anni di prestazioni del giocatore, esattamente come un prestito oneroso, ma anche 20 milioni, con un prestito oneroso avrebbe solo "perso" l'ammontare del prestito biennale.
di che stiamo parlando?
nello stesso modo in cui critichi la recompera allora si potrebbe fare esattamente con il diritto di prelazione, dove a partita di prezzo chi ha la prelazione è preferito, la differenza è che qua il prezzo si stabilisce anticipatamente, si potrebbe anche fare un atto privato in cui chi acquista dopo avere concesso la prelazione, si impegna a rivendere ad un importo (pre)determinato.
oppure con un opzione insita in un contratto di compravendita in cui chi acquista si impegna a rivendere ad un determinato soggetto, anche lo stesso che gli ha venduto il bene.
insomma volete vedere del marcio dove non c'e' invocando le comproprietà che erano veramente LAMMERDA biasimate dalla uefa e da mezzo modo.
i club di b e molti minori di A sono campati a sbavo acquistano mezzi giocatori che non potevano permettersi ed in più hanno pre gonfiato i bilanci e permesso di pagare meno tasse, infatti tra i link che ti ho psotato c'e' al rivista della agenzia delle entrate, ma mi sa che non l'hai nemmeno letto
Last edited by McLove.; 1st July 2018 at 18:04.
Non ho mai rivolto a Dio altro che una preghiera, molto breve: "Dio, rendi ridicoli i miei nemici". E Dio l'ha esaudita. -Voltaire-
continuo con le cose che non ho fatto:
non ho mai parlato in termini positivi della comproprietà.
siamo d'accordo anche con questo. era la merda ed è stata giustamente tolta di mezzo. non mi dici niente di nuovo sul punto.
ma non capisco cosa c'entri la comproprietà, che è il passato ormai.
un patto di riscatto per cosi dire 'simulato', laddove nell'intenzione delle parti c'è invece la certezza indiscussa che ad una certa data seguirà il riscatto, produce conseguenze abominevoli sui bilanci, perchè consente di non utilizzare il sistema del prestito, che evidentemente non è utile per nessuno. Un impatto sui bilanci non è dissimile dal tipo di quello che tanto aborri nella ormai fu comproprietà.
non è che voglio vedere il marcio è che mi sembra assurdo a questo punto togliere le comproprietà perchè producevano gli effetti descritti nei tuoi link, effetti che eliminati dalla porta ti rientrano dalla finestra con un'altra forma.
le comproprietà davano anche benefici o meglio artifici anche con il fisco, la recompera no.
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Non ho mai rivolto a Dio altro che una preghiera, molto breve: "Dio, rendi ridicoli i miei nemici". E Dio l'ha esaudita. -Voltaire-