Brevemente, quello che penso:
Non siamo pronti per la Fase 2. In alcune regioni non siamo pronti nemmeno per aprire le finestre di casa.
Le condizioni per iniziare a ripartire sono abbastanza precise, l'OMS ce le ha elencate già da tempo. Sono nello specifico 6 punti. Come Nazione non siamo pronti a soddisfare nemmeno 1 dei 6 punti. Per sintetizzare, in generale dovremmo avere la possibilità di intervenire reattivamente ed efficacemente al rialzo dei contagi (inevitabile, quando si riapre), quindi operatori non sotto stress, strutture non intasate, sistema di sorveglianza in grado di accorgersi reattivamente e precocemente alla nascita di nuovi focolai. Inoltre, dovremmo avere un contagio contenuto. Questo succede solo per alcune regioni.
Dunque, si poteva fare qualcosa di più specifico regionalizzando gli interventi. Ma 1) Sospetto che gli esperti non siano tanto così esperti 2) Non sarebbe una mossa politica furba.
Quello che si può contestare a questo Governo è la mancanza di reattività nel pianificare una serie di strategie per la riapertura. Tracciamento dei contagi, monitoraggio e sorveglianza epidemiologica, e via dicendo. Certo, se si ha da ridire sempre su tutto e tutti, principalmente perché le persone non hanno la mentalità di accettare che si possa cambiare e che si cambierà stile di vita, inevitabilmente, le cose diventano più difficili. Ma dopo 2 mesi non abbiamo fatto assolutamente nulla: non abbiamo realmente potenziato il sistema sanitario, non abbiamo un sistema di sorveglianza delle malattie adeguato, non abbiamo presidi medici locali ben forniti, non abbiamo un sistema di tracciamento dei contagi in real time o quasi, non abbiamo luoghi adibiti ad accogliere i futuri positivi che vanno isolati in strutture apposite non in casa a infettare il resto della famiglia che anche continuerà a fare la spesa, a lavorare, a uscire. E questo solo se vogliamo guardarla da un punto di vista sanitario.
Non abbiamo neanche fatto nulla negli altri settori. Non abbiamo un piano per le scuole, non abbiamo potenziato i trasporti, non abbiamo potenziato internet per il lavoro telematico, non abbiamo potenziato i corrieri e il settore spedizioni (se bisogna organizzarsi nell'acquistare e vendere per lo più tramite internet bisogna anche essere in grado di spedire). Non abbiamo fatto assolutamente nulla. La gente che pensava di poter uscire il 4 Maggio non ha semplicemente compreso la reale dimensione del problema. Ma di questo passo non potremo riaprire nemmeno il 25 Luglio 2021.
Eh sì, so bene che non ci sono i soldi. Anche le misure di assistenzialismo ( i 600 euro, gli 800 euro, la cassa integrazione, i prestiti e via dicendo) non sono soddisfacenti. La realtà è che al debito ci dovevamo pensare prima, alla disoccupazione ci dovevamo pensare prima, al fatto che una società in cui marito e moglie lavorano entrambi 10 ore al giorno giusto per sopravvivere e i bambini sono parcheggiati in asilo o dai nonni non può funzionare ci dovevamo pensare prima, a non essere vecchi, obesi, diabetici e cardiopatici ci dovevamo pensare prima, a potenziare la sanità ci dovevamo pensare prima, a potenziare l'istruzione ci dovevamo pensare prima. Poi succede la catastrofe, una volta ogni tanto, ed ecco che la prendiamo nel culo. Avete mai giocato ad Age of Empire?

Certo, lì potevi ogni tot "salvare" e dopo che qualcuno ti faceva il culo potevi fare "carica" e ripartire. Qua diciamo che la paghiamo più duramente.