Il problema è che coi mmorpg non si produce NULLA di reale:
non si produce ricchezza vera, non si produce un bene utile alla comunità, non si produce cibo nè servizi utili alla vita e allo sviluppo di quei Paesi cosiddetti "sottosviluppati" che l'articolo cita.
La perdita di tempo che noi operiamo ogni qual volta stiamo minimo 3 ore su daoc per veder poppare un mob e prenderne il drop fico (quando va bene...) è dettata dalla nostra opulenza e dalla nostra possibilità di poter "perdere tempo" dietro ai divertimenti.
Noi produciamo tanta ricchezza da poter permetterci uno strappo alla regola... altre persone nel mondo non possono permettersi questo lusso.
Indicare ai cittadini di un Paese in via di sviluppo il gaming online come fonte di guadagno per una loro crescita economica (e perfino sociale in certi casi) non mi pare del tutto appropriato.
Il fatto che vendere pg/oggetti in gioco faccia guadagnare denaro in rl, è motivato dall'esistenza di non poche persone che sono disposte a spendere per una loro passione e per un loro hobby. Ma è una pura convenzione di una certa e precisa società questa. Voglio dire, giocare ai videog. non è una necessità primaria; la possibilità di divertirsi è sintomo di benessere e non viceversa. Che poi qualcuno lo faccia nel suo tempo libero anche nei Paesi meno abbienti come ovunque perchè oltre al divertimento capisce che ci si possono anche fare dei soldini il giorno che il gioco ti stufa, è + che comprensibile (sarebbe come rivendersi i passatempi di quando si era + giovani), ma da qui ad arrivare a dire come fa l'articolo che qualcuno vede nei mmorpg una fonte di reddito mi pare eccessivo.
Se cosi fosse comincerei a preoccuparmi su chi un domani produrrà il cibo che dovrò acquistare e consumare o chi mi fornirà i servizi che mi servono per vivere (acqua, luce, gas, ecc.) dato che penso faccia gola a tutti guadagnare i quasi 4000 dollari mensili riportati nell'articolo giocando a un videogioco divertente.
Ovviamente tutto imho