A parte consigliare l'acquisto di American super basket che è uscito settimana scorsa, nel quale Dan Peterson dà una sua visione dell'involuzione tecnica dei giocatori NBA che sarebbe da incorniciare, sia per lo stile di scrittura che per le tematiche affrontate, guardando le classifiche NBA ad oggi mi sono balzate in testa (tra l'altro facilmente, visto tutto lo spazio vuoto che c'è) un paio di considerazioni:
prima dell'inizio dell'anno si parlava tanto della SOUTHEAST come della conference più debole, quasi una barzelletta per gli Shaq's five. Invece Orlando e Washington si sono dimostrate avversarie agguerrite e, soprattutto la prima, ben strutturate anche per il futuro. Persino i Bobcats stanno facendo la loro figura più che dignitosamente. La conference veramente patetica mi sembra invece l'ATLANTIC, fino a ieri comandata da Toronto (e già questo dovrebbe dire tutto...), con squadre e giocatori di grande richiamo, ma tragicamente allo sbando. Mi dispiace per i miei Bulls, capaci già di mettersi in difficoltà da soli e stritolati in una CENTRAL che è il vero girone di ferro ad est.
Ad ovest, grande inizio per Seattle e Phoenix, che potrebbero reggere anche fino alla fine visto che il gioco veloce ed il contropiede hanno sempre pagato in regular season, ma destinate a cadere rapidamente negli eventuali playoff per mancanza di peso e centimetri, mentre Sacramento, Minnesota ed i Lakers stanno venendo su forti da un'inizio tutto in salita. Mensione di merito per Utah (chapeau a mr. Sloan) e Dallas (finalmente stratturata come una squadra e non come un circo e con un Nowitzki stellare), delusione invece per Denver che, come ha detto Ihc, mi sa che ha preso un po' troppo sotto gamba la RS pensando di essere già di diritto ai Playoffs e per Houston, dove mi sembra che T-mac continui a macinare statistiche e sconfitte (ok, non mi piace, mi fa incazzare perchè ha un talento stellare buttato nel cesso e lo considero un perdente, ma per ora tende a non smentirmi, o sbaglio?).
Ultima cosa: si parlava quest'estate di uno scambio alla pari tra Ron Artest e Stojakovic, dato che Bird è innamorato del tiro del serbo e Carlisle non sopporta più True Warrior. La domanda che tutti si fanno è: ma perchè Sacramento non ha accettato??? Prendevi un ottimo difensore per sostituire Doug Christie (che è un po' alla frutta) senza perdere nulla o quasi in attacco (basta vedere cosa può fare un Brent Barry o un Eric Piatkowski da guardia con un'ala piccola pronta a coprirlo in difesa), ti disfacevi di un altro che ha dimostrato più volte di non incidere nei playoffs e che è incazzato con tutto l'ambiente di Sacramento perchè non hanno tenuto Divac.
Spero che fossero solo voci, altrimenti ho paura che i Kings questa la rinpiangeranno a lungo...
Alla prossima