[ Dovrebbe essere un crosspost con il forum Sport... viste le implicazioni legali e sociali lo posto qui, vedranno i mod se e' il caso di spostarlo]
Stamattina mentre venivo al lavoro ascoltavo, al solito, Radio Capital.
Ospite di una delle consuete rubriche di approfondimento della cronaca che ogni radio fa al mattino, c'era il fondatore e direttore dell'istituto di farmacologia di Milano.
Ovviamente la domanda riguardava la Juve, il processo ai dottori juventini e la possibilita, che non manca mai di farmi ridere, che i giocatori potessero effettivamente essere all'oscuro dei bomboni che gli venivano rifilati.
Il tizio, anche se successivamente a questo ha tirato delle sleppe notevoli al sistema-calcio ed alla Juventus in particolare, suggerendo punizioni piu' che esemplari, ha cominciato con una domanda interessante:
"L'utilizzo di farmaci nell'attivita' sportiva CALCIO... specialmente al livello cui il calcio professionistico e' arrivato... e' davvero da condannare? Se la serie A e' ancora uno sport, in cui vale il concetto di sport come "competizione leale", allora si... chiaramente si.
Ma attualmente e' questo, o e' uno spettacolo? Andreste a controllare se Gigi d'Alessio s'e' fatto di Epo prima di cantare a Sanremo? Andreste a controllare se uno dei ballerini di Mario (!) de Filippi si bomba per poter reggere ore di balletti?"
Lo trovo uno spunto di discussione interessante
[ Chiaramente, l'Epo a Gigi d'Alessio come prima cosa non servirebbe a un cazzo... e poi se provi ad andare a controllarlo entri in un giro di schiaffi camorristico che non ce ne esci nemmeno con la bussola]