
Originally Posted by
ihc'naib
ok. scusate. il messaggio era un tantinello altezzoso.
Il fatto e' questo. Al di la' di complesse discussioni sul ruolo sociale dell'emigrato in Italia, sulla sua "cattiveria", sul concetto di cittadino del mondo e tante altre splendurie di cui _non_ ho intenzione di parlare con voi, sostenere che una punizione giuridica e' insufficiente perche' non soddisfa l'esigenza di vendetta (mentre stanno venendo giu' dei sassi di ghiaccio spaventosi qua a pistoia) delle vittime o dei vicini alle vittime e' assurdo... e' un modo di concepire la giustizia e la societa' da vecchio testamento. Sono stordito da tutta la soddisfazione medioevale che sembra trasparire da chi descrive con ferocia quello che farebbe ai "cattivi" di turno.. mi da' il sospetto che chi parla ci proverebbe veramente gusto, soddisfazione, quasi eccitazione. (SI'! SOFFRI! CHE SEI CATTIVO! TE LO MERITI! SANGUINA!!!) ...
e un atteggiamento cosi' selvaggio e passionale (nel peggiore dei significati, per la mia educazione) e' folle da parte di uno stato.
Io credo che i motivi del sistema giudiziario siano (ma non sono sicuro) e debbano essere (e questa e' la mia opinione, di cui sono sicuro) questi:
Se ce n'e' la possibilita', restituire alla civilta', con la sicurezza che non sara' piu' pericoloso, il reo. Se non ce n'e' la possibilita', in carcere a vita. Ma non perche' ci provo gusto a dare alla vittima la soddisfazione morbosa e temporanea di vedere che anche gli altri soffrono, occhio per occhio dente per dente... semplicemente perche' sono pericolosi per la societa', e allora devono essere resi inoffensivi.
Sul concetto talvolta estratto dai difensori del pugno di ferro di pena come deterrente.. non so.. non ho le basi per discuterlo, istintivamente mi sembra che non funzioni molto, ma se funzionasse, forse potrei ridiscutere. in linea di massima, ora come ora, non ci credo molto.
ihc