-> E da qui nasce un problema, il sommerso, il lavoro nero...
parte della mia idea e' che sia la situazione di precarieta' che, nel breve e lungo termine, espone i clandestini a quella situazione di ipersensibilita' che ti dicevo.. e che se non ci fossero loro ci sarebbero altri italiani, presto poveri e violenti nello stesso modo...
-> se non ci sono posti di lavoro in italia, o almeno ci sono ma di 'bassa manovalanza' ( preciso, bassa manovalanza intendo che non ci vuole una laurea, anzi niente laurea diciamo un cervello da ricercatore a fare un muratore, ma solo dei gran muscoli ) perchè devi venire qua, non capisco ?
e' proprio li' il momento in cui la generalizzazione e' piu' pericolosa:
c'e' un barcone di clandestini che sta per arrivare.. sappiamo che molti, in futuro, saranno criminali. La domanda e': quanti sono criminali ora? Quanti vengono per adattarsi, far due soldi, e poi magari cercare di ottenere permesso di soggiorno? Quanti per adattarsi, far due soldi, e subire zitti per mandare i soldi a casa?
Non e' che io so la risposta, eh.. ma credo che sia complessa da sapere. In questo concetto il modo in cui si inserisce la mia idea e' che di "cattivi" e delinquenti ce ne potrebbero essere meno,nello stesso barcone, se le cose funzionassero in modo diverso. La soluzione di chiudere le frontiere non credo funzionerebbe, ripeto, al di la' delle questioni etiche che mi suscita.