"Abbiamo un conto aperto con Berlusconi che non ha ancora pagato il prezzo". Osama bin Laden minaccia l'Italia. Le affermazioni apparse in un messaggio diffuso via Internet chiamano in causa, senza mezzi termini, il governo del presidente del Consiglio evidenziando anche un parallelo con le stragi di Londra e il rapimento degli stranieri in Iraq.
Un esplicito riferimento al sequestro di Agliana, Stefio, Cupertino e Quattrocchi. Il messaggio è firmato da Lewis Atyallah, esponente saudita di Al Qaeda.
Una dichiarazione che si aggiunge al testo dell'Organizzazione segreta di Al Qaeda in Europa che rivendicava gli attentati nella City. Un messaggio considerato attendibile.
"La rivendicazione è una cosa seria, e quindi la considereremo con molta attenzione. Ma non abbiamo scartato alcuna spiegazione alternativa. Guardiamo a ogni cosa con ampiezza di vedute. Non è escluso che gli attentatori possano colpire ancora".
Poche frasi, forti quelle espresse dal ministro degli Interni britannico Charles Clarke per sottolineare la responsabilità della rete terroristica di bin Laden.
E il testo del gruppo, apparso sul sito el qal3ah.com sarebbe stato giudicato attendibile anche dai servizi antiterrorismo americani. Nel messaggio era presente anche un esplicito riferimento al nostro Paese. Un'antipasto delle minacce dirette dello sceicco del terrore a Silvio Berlusconi.
Quale il contenuto? Si invitava l'Italia e la Danimarca a ritirare le truppe dall'Iraq e dall'Afghanistan per non incorrere nello stesso destino londinese.
"Eroici combattenti della nazione araba - questo un passo del testo - è ora il momento della vendetta contro il governo crociato e sionista britannico, in risposta al massacro della Gran Bretagna in Iraq e in Afghanistan. Il governo italiano e quello danese ritirino le truppe dall'Iraq e dall'Afghanistan".
D'altra parte la matrice del terrorismo islamico è subito apparsa evidente anche al primo ministro Tony Blair. Esplosioni quasi simultanee, ordigni rudimentali, e soprattutto ancora una volta gli occidentali nel mirino.
Quali le modalità? Gli investigatori della polizia britannica credono che le tre bombe utilizzate nel metro sarebbero state attivate con dei timer secondo quanto pubblicato dalla versione online del quotidiano The New York Times.
Se fosse confermata questa linea verrebbero meno le ipotesi della presenza di kamikaze. Anche per il quarto ordigno non è ancora chiara la dinamica. La bomba sarebbe dovuta esplodere non su un autobus ma in un altro luogo.
Gli investigatori hanno invece perplessità sull'utilizzo di telefoni cellulari come detonatori, caratteristica delle stragi di Madrid dell'11 marzo del 2004.
Ma io mi chiedo e' mai possibile che con tutta la tecnologia che hanno a disposizione ancora non riescano a stanare tutti i maledetti che ci sono dietro a questa situazione che sta diventando veramente da film?