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Thread: La francia brucia

  1. #31
    Bortas's Avatar
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    Quote Originally Posted by Shub
    E te sei di una coglioneria immensa.
    Allora speriamo che domani a Empoli la nutrita comunità albanese inizi a bruciare tutto, vediamo come reagisci.
    Ipocrita.
    Vedi che sei un gretto, spari cazzate ad astio e faresti meglio invece a mettere i tuoi soliti interventi sulla topa che a quanto pare di politiche sociali non ci chiappi una sega, se la Francia è esplosa ci sarà un motivo? non è che i "Negracci" algerini/marocchini si so svegliati una mattina e hanno detto siamo numero sufficiente spacchiamo tutto, han detto siamo cittadini francesi di serie B ci facciamo il culo nelle fabbriche, viviamo in ghetti di periferia dove la massima aspirazione per i nostri figli è lo spaccio e la delinguenza, tienici la gente così per un tot vedrai che magari alla fine si incazza, il discorso immigrati non tiene un cazzo, non tengono discorsi di "Andate a casa vostra" non tengono discorsi di irrigidimento, si tratta di cittadini francesi incazzati perchè non hanno possibilità di miglioramento se non essere di serie B...
    Per quanto riguarda gli albanesi di Empoli, la maggior parte lavora e si sta integrando chi era delinguente mo sta da voi a Sollicciano o se ne è andato altrove, dai speranza alla gente di vedere una luce vedrai non ti ci ritrovi ai ferri corti, see ma voi sapete solo incazzarvi se uno ve lo dice, vi augurate morti e cannoni e vecchi rastrellamenti allo stile Ghestapo che tanto gli sta bene perchè sono diversi ed hanno un altra cultura...
    LA VERITA' E' LA FUORI! MA ANCHE NO...
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  2. #32

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    Quote Originally Posted by Verci
    se vado in iran la mia ragazza deve girare col chador .
    A parte che succede solo in iran..non è questo il punto tu hai detto che se vengon qui devono rispettare la nostra Cultura e la nostra legalità , ed è vero e giusto , ma visto che come dite voi noi siamo piu' avanti e civili di loro permettiamo (giustamente) la libertà di culto.

    Oppure siete forse IPOCRITI e dite di appartenere a una civiltà piu' democratica e di fatto non lo siete?
    -----------------------
    Metalmilitia Theblackfriar

  3. #33
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    Non si può giustificare i comportamenti violenti , ma non possiamo nemmeno semplificare il tutto al discorso etnico-culturale.
    Parigi ha una periferia vastissima , e oltremodo squallida, a differenza nostra per loro non sono extracomunitari ma bensì cittadini francesi,i quali dovrebbero essere considerati alla pari degli stessi abitanti autoctoni.
    Invece fra i francesi di origine francese e i cosidetti magrebini non è mai corso buon sangue.
    Paesi come l'olanda obbligano per legge a destinare una parte di tutte le nuove costruzioni al sociale , non è una soluzione ma di certo avvantaggia l'integrazione e il non formarsi di quartieri bomba nelle grosse città.
    Il sistema sociale francese a mio avviso ha ottimi spunti , come il sussidio di disoccupazione, pari quasi ad un nostro minimo sindacale , che viene dato nel caso in cui ad un un iscritto all'ufficio di collocamento non venga presentata nessuna offerta lavorativa (notizia riferitami da un Signore di origine marocchina che lavora qua), ma questo non è bastato per sopperire la poca attenzione che è stata data a quei quartieri.
    Una massa se s'incazza a quei livelli deve avere delle motivazioni , che non giustificano ma spiegano il perchè.
    Ora , estremizzando un pochino, senza giudizi politici di parte, ma semplicemente osservando quello che accade nel mondo vi pongo questa domanda: Secondo voi , l'integrazione di "masse" estremamente diverse per cultura religiosa e sociale , è realmente possibile , oppure sta diventando sempre più una chimera?

  4. #34
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    Quote Originally Posted by Bortas
    Vedi che sei un gretto, spari cazzate ad astio e faresti meglio invece a mettere i tuoi soliti interventi sulla topa che a quanto pare di politiche sociali non ci chiappi una sega, se la Francia è esplosa ci sarà un motivo? non è che i "Negracci" algerini/marocchini si so svegliati una mattina e hanno detto siamo numero sufficiente spacchiamo tutto, han detto siamo cittadini francesi di serie B ci facciamo il culo nelle fabbriche, viviamo in ghetti di periferia dove la massima aspirazione per i nostri figli è lo spaccio e la delinguenza, tienici la gente così per un tot vedrai che magari alla fine si incazza, il discorso immigrati non tiene un cazzo, non tengono discorsi di "Andate a casa vostra" non tengono discorsi di irrigidimento, si tratta di cittadini francesi incazzati perchè non hanno possibilità di miglioramento se non essere di serie B...
    Per quanto riguarda gli albanesi di Empoli, la maggior parte lavora e si sta integrando chi era delinguente mo sta da voi a Sollicciano o se ne è andato altrove, dai speranza alla gente di vedere una luce vedrai non ti ci ritrovi ai ferri corti, see ma voi sapete solo incazzarvi se uno ve lo dice, vi augurate morti e cannoni e vecchi rastrellamenti allo stile Ghestapo che tanto gli sta bene perchè sono diversi ed hanno un altra cultura...
    Daniele ma vai a fare in culo ma seriamente.

  5. #35
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    Quote Originally Posted by Wolfo
    Secondo voi , l'integrazione di "masse" estremamente diverse per cultura religiosa e sociale , è realmente possibile , oppure sta diventando sempre più una chimera?
    In Italia per come la vedo io l'immigrazione non ha molto senso dato che non c'è lavoro per gli italiani, figurarsi per gli immigrati, che infatti nella maggior parte dei casi finiscono per essere sfruttati dall'imprenditore edile di turno, che li prende a nero e gli da una paga da schiavo.
    In Francia non lo so, l'immigrazione da loro è iniziata 40 anni primi che in Italia, quindi ha una matrice un pò diversa, senza contare che i francesi sono molto più razzisti e meno adattabili che di noi.

  6. #36
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    Quote Originally Posted by Bortas
    si tratta di cittadini francesi incazzati perchè non hanno possibilità di miglioramento se non essere di serie B...
    E quindi per diventare di serie A spaccano tutto ? No ma bravi...

    cioè cazzo, devastano una città e li giustifichi anche ?


    Se vogliono diventare qualcuno che si impegnino, non che si siedano aspettando che qualcuno gli dia le possibilità. Le possibilità uno se le crea, le occasioni le cerca. Sempre che gli interessi qualcosa sbattersi per ottenere ciò che vuole.
    Se invece ritiene maggiormente proficuo mettere a ferro e fuoco una città, bhè, calci in culo è il minimo che gli si possa dare.
    Actually:
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  7. #37
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    Quote Originally Posted by Vaffaflanders
    In Italia per come la vedo io l'immigrazione non ha molto senso dato che non c'è lavoro per gli italiani, figurarsi per gli immigrati, che infatti nella maggior parte dei casi finiscono per essere sfruttati dall'imprenditore edile di turno, che li prende a nero e gli da una paga da schiavo.
    In Francia non lo so, l'immigrazione da loro è iniziata 40 anni primi che in Italia, quindi ha una matrice un pò diversa, senza contare che i francesi sono molto più razzisti e meno adattabili che di noi.

    Non parlo di casi o situazione , ma a livello pratico e mondiale, due masse estremamente diverse possono convivere nella stessa zona?
    L'integrazione di grosse masse estremamente diverse è possibile praticamente o solo sulla carta e con i buoni propositi?

  8. #38
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    Wolfo poni il problema esattamente nei termini opposti a quello in cui andrebbe posto. La vera domanda, di fronte ad eseplosioni come quelal di parigi, come le rivolte nei getti neri in usa o in UK è la seguente:

    "secondo voi è ipotizzabile continuare a ignorare i conflitti sociali e etnici facendo finta che viviamo nel migliore dei mondi possibili"?

    Questa è la domanda a cui bisogna rispondere se si vuole fare un passo avanti nella soluzione dei problemi.

    Mi fanno abbastanza ridere (scusate la mancanza di rispetto) quelli che dicono "ognuno a casa sua"... Si perché sono coloro che quando si aprla di integrazione, melting pot, necessità di maggior solidarietà ti dicono "sei un utopista, queste cose sono irrealizzabili, fai i conti con la realtà".

    Ok però fateli anche voi i conti con la realtà:
    1) E' mai esistita nella storia dell'umanità una società monoculturale?
    2) Si è mai riusciti a evitare gli spostamenti di massa delle persone dai posti in cui si vive peggio a quelli dove si vive meglio?
    3) Si è mai riusciti a risolvere immensi problemi sociali solo con politiche repressive come quelli che molti qui auspicano?

    Non vi sforzate a riguardare i libri di storia:
    La risposta a tutte queste 3 domande èbanalmente NO...

    Allora, proprio per non essere utopisti ma estremamente realisti è indispensabile dare una risposta in termini di integrazione, ossia di risoluzione del problema dell'esclusione sociale, a prescindere dall'etnia di provenienza.

    Uno splendido slogan del 68 francesce recitava "siate realistici, chiedete l'impossibile..."

    Ecco se devo ispirarmi a questo slogan preferisco chiedere l'impossibile in termini di sviluppo (integrazione) che l'impossibile in termini di regressione (politiche repressive finalizzate al blocco militare dei fenomeni in questione)...

    Jami
    Quote Originally Posted by saltaproc View Post
    IO mi diverto se NOI vinciamo rubando
    se VOI vincete rubando non ci trovo un cazzo di fun
    Ciao Salta......
    Spoiler

  9. #39
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    Quote Originally Posted by Wolfo
    Non parlo di casi o situazione , ma a livello pratico e mondiale, due masse estremamente diverse possono convivere nella stessa zona?
    L'integrazione di grosse masse estremamente diverse è possibile praticamente o solo sulla carta e con i buoni propositi?
    Ci sono un sacco di cose da considerare per esempio.. l'america con i suoi pro e i suoi contro è un paese multirazziale e multiculturale, ma ha pure una superficie e una densità di popolazione minima rispetto all'europa, sicuramente può assorbire ancora molti milioni di immigrati del centro e del sud america, l'europa invece nonostante tutti i suoi buoni propositi non credo che possa assorbire senza creare disagio sociale i milioni di diseredati che vengono dai paesi dell'est e dall africa.

  10. #40
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    Quote Originally Posted by jamino
    Uno splendido slogan del 68 francesce recitava "siate realistici, chiedete l'impossibile..."

    Ecco se devo ispirarmi a questo slogan preferisco chiedere l'impossibile in termini di sviluppo (integrazione) che l'impossibile in termini di regressione (politiche repressive finalizzate al blocco militare dei fenomeni in questione)...

    Jami
    Anche perchè, usando un italiano agghiaccinate ma che spero renda bene l'idea, è sicuramente più impossibile l'isolazionismo che un'integrazione ben realizzata.
    Assolutamente non facile, ma l'unica via percorribile se non si vuol vedere un po' dappertutto le scene di Parigi
    Hanamichi Sakuragi aka Sakugochi aka Il Kikki
    Medico patologo di CSI: Firenze

    "Medaglia d'argento agli Europei di questo settembre in Serbia.
    E direi è la prima medaglia d'argento individuale nella storia della pallacanestro..."
    _________________________________Flavio Tranquillo, parlando di Nowitzki




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  11. #41
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    Quote Originally Posted by Wolfo
    Ora , estremizzando un pochino, senza giudizi politici di parte, ma semplicemente osservando quello che accade nel mondo vi pongo questa domanda: Secondo voi , l'integrazione di "masse" estremamente diverse per cultura religiosa e sociale , è realmente possibile , oppure sta diventando sempre più una chimera?
    no

    Jami , boh.....parlate tanto di integrazione , ma non e una cosa fattibile in pochi anni , e deve cmq essere accettata da 2 e 2 le etnie ( o piu che siano)...la situazione Italiana ( ma credo quella mondiale in generale) come ha gia detto qualcuno , rende ancora piu ostica la vivibilita' fra i 2 o piu popoli ....credo che il fattore razziale diventi poi una scusa , su cui la gente si possa scannare , mi spiego meglio..se tutta sta gente fosse arrivata in Italia, trovando un lavoro decente in regola , pagati regolarmente e non sfruttati , ovviamente credo che le cose sarebbero andate Notevolmente migliorando con il tempo , oserei dire che ci sarebbe stata una reciproca sopportazione , ma qua rientriamo nei soliti discorsi triti e ritriti , su cui ci scannaiamo da tempo immemorabile , vuoi fare il difensore delle cause perse? ...lo sai in che anno siamo ? hai visto come gira sto mondo di merda? ...credo che tempo fa' rivoltare <le situazioni> fosse in proporzione piu semplice , al giorno d'oggi lo reputo quasi impossibile , l'unica cosa che si puo fare e arginare il problema , tentando almeno per ora di fermarlo e di non farlo ingrandire , il troppo perbenismo non porta a niente .

    My Desktop :Cpu I5 3570 - Liquid Cooler Zalman - Motherboard Gigabyte Sniper M3 - 16 Gb ddr3 Crucial Ballistix - Nvidia GTX 780 TI - Corsair RM 750 - Corsair Graphite 600T White - SSD 500 Gb Crucial M500 & HD 1T WD - Dual Monitor Aoc 27" & Dell 24" -

  12. #42
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    Si, ma in qualche modo questi tizi vanno fermati e non li si pu&#242; fermare concedendo, altrimenti li si vizia e basta. E domani avranno altre richieste che se non soddisfi minacceranno di rimettere a fuoco e fiamme tutta la citt&#224;.

    Vano fermati ora e con mano ferma.


    Poi, finiti i disordini ci si mette ad un tavolo e si parla.
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  13. #43
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    il problema non &#232; solo l'etnia.
    si tratta di precariato, e non si vive bene in situazione precaria, neppure in alloggi dove manca il gabinetto o dove l'acqua calda non arriva, o dove devi stare coi secchi in casa, dove non hai lavoro, e dove non hai opportunit&#224; e ti senti abbandonato etc etc.
    questo non c'&#232; solo a parigi, c'&#232; anche qui, solo che i francesi, per temperamento, si incazzano prima.
    Last edited by brumbrum; 9th November 2005 at 12:05.

  14. #44
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    Quote Originally Posted by jamino
    Wolfo poni il problema esattamente nei termini opposti a quello in cui andrebbe posto. La vera domanda, di fronte ad eseplosioni come quelal di parigi, come le rivolte nei getti neri in usa o in UK è la seguente:

    "secondo voi è ipotizzabile continuare a ignorare i conflitti sociali e etnici facendo finta che viviamo nel migliore dei mondi possibili"?

    Questa è la domanda a cui bisogna rispondere se si vuole fare un passo avanti nella soluzione dei problemi.

    Mi fanno abbastanza ridere (scusate la mancanza di rispetto) quelli che dicono "ognuno a casa sua"... Si perché sono coloro che quando si aprla di integrazione, melting pot, necessità di maggior solidarietà ti dicono "sei un utopista, queste cose sono irrealizzabili, fai i conti con la realtà".

    Ok però fateli anche voi i conti con la realtà:
    1) E' mai esistita nella storia dell'umanità una società monoculturale?
    2) Si è mai riusciti a evitare gli spostamenti di massa delle persone dai posti in cui si vive peggio a quelli dove si vive meglio?
    3) Si è mai riusciti a risolvere immensi problemi sociali solo con politiche repressive come quelli che molti qui auspicano?

    Non vi sforzate a riguardare i libri di storia:
    La risposta a tutte queste 3 domande èbanalmente NO...

    Allora, proprio per non essere utopisti ma estremamente realisti è indispensabile dare una risposta in termini di integrazione, ossia di risoluzione del problema dell'esclusione sociale, a prescindere dall'etnia di provenienza.

    Uno splendido slogan del 68 francesce recitava "siate realistici, chiedete l'impossibile..."

    Ecco se devo ispirarmi a questo slogan preferisco chiedere l'impossibile in termini di sviluppo (integrazione) che l'impossibile in termini di regressione (politiche repressive finalizzate al blocco militare dei fenomeni in questione)...

    Jami

    Concordo con te Jami per quanto riguarda l'inevitabilità di una società multiculturale , è l'effetto stesso della globalizzazione a imporcelo ora ancor più di prima , e concordo anoc maggiormente quando mi dici che bisogna seriamente pensare a come ungere questo processo per farlo scivolar via nel migliore dei modi , ma la mia domanda altro non è che una paura , legittima , scaturita da tutto quello che si vede e si sente.
    Ti racconto un episodio
    Riunione del quartiere residenziale di nuova cotruzione in cui vivo:
    Una signora di circa cinquant'anni insegnante alle medie del paese , proprietaria di due appartamenti nel suddetto quartiere prende parola , e si presenta con quest'affermazione "Volevo invitarvi ad appendere dei fogli in cui si comunica che non si affittano locali a persone extracomunitarie, io ho già provveduto per quelli di mia proprietà, sapete , per la salvaguardia della zona è importante."

    la cosa mi ha lasciato senza parole, non sapevo se ridere o piangere....


    Dove sono i presupposti per l'integrazione?
    E dall'altra parte , perchè non vedo mai nessun ragazzo di colore , o marocchino che cerca , magari a costo di scornarsi un paio di volte , di entrare a far parte della nostra società?
    Perchè sento parlare di comunità nella comunità?

    La mia paura riguarda l'impossibilità di far conciliare le masse , poi , tutti presi uno per uno siamo buoni e bravi , sia da una parte e dall'altra, ma poi in pratica non ci si vuol bene.

    Un povero oggi è disposto a spaccare tutto per il suo malcontento , se gli metti in tasca 2 milioni di euro sputa in faccia ai suoi ex vicini di casa e si fà l'appartamento in centro , in questa vita conta il denaro , e sono e saranno sempre troppe poche le persone che fanno qualcosa per niente.
    E questo egoismo di massa , legittimo , non consente l'integrazione.

  15. #45
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    io non ho parole per quello che succede a parigi, ma neppure per quello che viene scritto su sto post.

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