
Originally Posted by
Wolfo
Concordo con te Jami per quanto riguarda l'inevitabilità di una società multiculturale , è l'effetto stesso della globalizzazione a imporcelo ora ancor più di prima , e concordo anoc maggiormente quando mi dici che bisogna seriamente pensare a come ungere questo processo per farlo scivolar via nel migliore dei modi , ma la mia domanda altro non è che una paura , legittima , scaturita da tutto quello che si vede e si sente.
Ti racconto un episodio
Riunione del quartiere residenziale di nuova cotruzione in cui vivo:
Una signora di circa cinquant'anni insegnante alle medie del paese , proprietaria di due appartamenti nel suddetto quartiere prende parola , e si presenta con quest'affermazione "Volevo invitarvi ad appendere dei fogli in cui si comunica che non si affittano locali a persone extracomunitarie, io ho già provveduto per quelli di mia proprietà, sapete , per la salvaguardia della zona è importante."
la cosa mi ha lasciato senza parole, non sapevo se ridere o piangere....
Dove sono i presupposti per l'integrazione?
E dall'altra parte , perchè non vedo mai nessun ragazzo di colore , o marocchino che cerca , magari a costo di scornarsi un paio di volte , di entrare a far parte della nostra società?
Perchè sento parlare di comunità nella comunità?
La mia paura riguarda l'impossibilità di far conciliare le masse , poi , tutti presi uno per uno siamo buoni e bravi , sia da una parte e dall'altra, ma poi in pratica non ci si vuol bene.
Un povero oggi è disposto a spaccare tutto per il suo malcontento , se gli metti in tasca 2 milioni di euro sputa in faccia ai suoi ex vicini di casa e si fà l'appartamento in centro , in questa vita conta il denaro , e sono e saranno sempre troppe poche le persone che fanno qualcosa per niente.
E questo egoismo di massa , legittimo , non consente l'integrazione.