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Thread: La Fine di Faelyn

  1. #1
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    Default La Fine di Faelyn

    L'Elfo entrò nella sala solitamente adibita alla riunione in Conclave dei Maghi più importanti e potenti dell'Ordine dell'Alta Stregoneria. Quella sala aveva visto e conosciuto molti Maghi, aveva ascoltato cose perfino antecedenti al Cataclisma, le sue mura conoscevano gran parte della storia su Krynn. Quella volta non era stato invitato per un Conclave, quella volta fu Lei, quella Veste Rossa a chiamarlo in un posto cosi insolito ed ovviamente appartato.
    Faelyn lo vide avvicinarsi, lei stava osservando con sguardo sperduto la magica pozza d'acqua di fronte, vide il suo riflesso su di essa.
    <<Faelyn...>> esordì con voce calma Thenyl
    <<Thenyl...grazie per essere venuto!>> La maga si destò dal suo stato di immobilità per avvicinarsi all'Elfo come se lo stesse aspettando da molto tempo.

    <<Ho un sogno Thenyl, un sogno che finalmente potrò raggiungere, se il destino sarà dalla mia parte andrà tutto come previsto senza nessun problema...>> Faelyn fece una pausa voltandosi, mentre l'Elfo sembrava ascoltare pronto ad attendersi una lieta notizia.

    <<Viaggerò nel tempo Thenyl...mi si presenterà a breve l'occasione, devo solo coglierla al momento giusto! Sono venuta quasi per caso in possesso degli appunti lasciati dal Maestro Rivercry necessari per l'attuazione del rituale per il viaggio nel tempo...li ho presi dal suo studio...li userò per ciò che ho intenzione di fare>>

    L'Elfo stava per replicare quando.

    << So benissimo che non avrei dovuto farlo! ma ho dovuto...non potevo fare altrimenti...
    viaggierò indietro nel tempo, fino all'Era di Istar, osservero le antiche Torri dell'Alta Stregoneria nel loro splendore prima che la follia del Sommo Sacerdote le divorasse, Daltigoth, Losarcum, Istar! avrò tante di quelle risposte che sempre ho cercato a proposito di quel periodo amico mio...>>

    <<Tutto ciò è molto pericoloso! viaggiare nel tempo, sempre che tu riesca a farcela, non è cosa da poco, e tu lo sai bene!>> La Veste Bianca rispose mostrandosi esterefatta e decisamente in disaccordo.

    <<Ho calcolato ogni cosa Thenyl, normalmente non sarei in grado di effettuare quel genere di incantesimo come sappiamo bene entrambi, ma so di una prossima congiunzione astrale unitamente ad un particolare allineamento delle Tre Lune, che potrà fare al caso mio. Si svilupperà su tutto Krynn una maggiore quantità di energia magica, proprio come quando avviene La notte dell'Occhio, dovrò solo cogliere l'attimo giusto e trarre maggiore forza da essa. Con un po di fortuna e se Lunitari non mi abbondonerà proprio in quel momento ce la farò!>> Gli occhi della Maga scintillarono sognanti.

    <<E se dovessi fallire?...hai pensato a questo? che cosa ne sarà dell'Accademia? del tuo posto a Wayreth! delle tue responsabilità>> domandò Thenyl visibilmente cupo e preoccupato.

    Faelyn si voltò di nuovo a guardarlo, il suo volto si addolcì come mai Thenyl vide fino a quel momento. <<So di lasciare in buone mani, nelle tue mani, i miei doveri verso L'Accademia>>.

    <<No...non posso, non posso e non voglio accettare questa evenienza>> Era evidente agli occhi di Faelyn che la Veste Bianca tentasse forse in questo modo di dissuaderla dal suo intento. Sapeva che non sarebbe stato facile convincerlo ad accettare il suo gesto, ma avrebbe fatto qualsiasi cosa purchè ci riuscisse, aveva bisogno di un ultimo favore.

    <<Ho sempre dato tutta me stessa per l'Ordine, senza nessun rimpianto si intende, fin da quando muovevo i primi passi nella Magia, adesso voglio delle risposte ed ora che finalmente ho la possibilita' di averle non far si che mi siano negate te ne prego...non negarmi la realizzazione del mio sogno. Starò ben attenta a non intralciare gli eventi, sarò come una piccola goccia d'acqua in un oceano contro corrente.>> Fu l'ultimo tentativo disperato della Maga di aggiudicarsi la complicità di Thenyl, il risultato fortunatamente per lei fu quello sperato.
    <<Ci sono due cose che puoi fare per me Thenyl, la prima è recarti dal Maestro Gylien e lasciargli questo libro da parte mia, se mai qualcosa dovesse andare storto, sarà più utile nelle sue mani piuttosto che rinchiuso nel passato.>> Faelyn estrasse il libro di incantesimi dalla copertina nera come la notte sul quale da anni studiava quotidianamente, il Tomo di Berengario appartenuto all'omonimo Mago molti anni addietro.

    << Ma tu...tu come farai?>> domandò l'Elfo
    <<Ho già provveduto a fare una copia dei miei incantesimi non temere, ma il Libro in se è un oggetto troppo prezioso per portarlo con me in questo viaggio...>>

    Thenyl annui mostrando di aver inteso, avrebbe aiutato la Maga nel modo migliore che avrebbe potuto fare. Lui nutriva poche speranze di vederla tornare indietro, dopotutto, avrebbero dovuto verificarsi condizioni analoghe anche in quel tempo per permettere a Faelyn di tornare indietro e questo avrebbe potuto significare attendere mesi, forse anni, e in quell'epoca per un Mago non era vita facile. Il Sommo Sacerdote si serviva di Maghi Rinnegati in una vera e propria caccia ai Maghi del Conclave, i più fortunati avevano con se le protezioni necessarie per evitare la lettura del pensiero, e Thenyl sperò che la Veste Rossa avesse già pensato alle precauzioni del caso.

    <<Porta questa lettera al Gran Maestro, ma solo dopo che sarò partita Thenyl, non prima mi raccomando.>> L'Elfo prese con cura la delicata pergamena limitandosi a guardare la Maga.

    [CONTENUTO DELLA PERGAMENA]
    Stimato Maestro Rivercry, nel momento stesso in cui Thenyl vi consegna questa lettera sarò nella migliore delle ipotesi molto distante da voi. Nel caso peggiore, non abbiate di che temere, la mia scomparsa non porterà gravi conseguenze.
    Vi ho detto spesso quanto io vi ammiri, ma credo di non aver mai speso troppe parole a riguardo, forse per timore di apparire ciò che non sono, ma vorrei che sapeste che siete stata per me una importante guida ed un punto fermo di riferimento. Le vostre qualità mi hanno portata a fidarmi di voi come di pochi altri, e vi siete guadagnato il mio rispetto e la mia fiducia fin quasi da subito. Ho cercato di appoggiarvi nella difficile gestione dell'intero Ordine, e di questo vado fiera, spero che anche voi abbiate apprezzato il mio sincero impegno messo nel mio lavoro. Arriverò al dunque perchè so che non amate i convenevoli ed aggiungo, per fortuna. Ho avuto accesso ai vostri appunti necessari per il viaggio nel tempo. Ho commesso un azione per la prima volta al di fuori delle mie competenze e di questo non me ne vanto, come potrei? Non avevo intenzione di tradire la vostra fiducia con questo gesto, quanto piuttosto di assecondare la mia voglia di verità anche a costo alto. Nel momento stesso in cui decisi di sottopormi alla Prova mi votai completamente alla Magia, ad oggi non è cambiato nulla Maestro, mi sento ancora in grado di correre un altro rischio pur di poter vivere una storia passata del nostro ordine cosi delicata come quella nell'Era di Istar. Si, avete capito bene Maestro, se tutto è andato come previsto, mi trovo esattamente all'epoca del Sommo Sacerdote, esplorerò Istar, ammirerò le antiche Torri prima della loro distruzione e vedrò da vicino, con i miei occhi la situazione che vivevano i nostri fratelli Maghi a quel tempo. Non chiedo altro dalla mia vita, non chiedo nient'altro che questa conoscenza. Ho atteso una particolare condizione astrale per poter tentare l'incantesimo, dovrò attendere che si verifichino le stesse condizioni nel tempo dove mi trovo adesso. Non so ancora quanto dovrò aspettare, mesi, anni forse non si verificherà più, ma mi riterrò fin troppo fortunata se dovessi sopravvivere al lancio dell'incantesimo. Se non dovessi trovare il modo per tornare Maestro, credo che sarò orgogliosa di combattere e anche di morire in difesa delle antiche Torri. Credo che come capitolo finale della mia esistenza non possa esserci di meglio.
    Auguro a voi Maestro Rivercry che le Lune vi proteggano sempre e che possiate guidare per gli anni a venire, che forse non potrò mai vedere, l'Ordine per cui noi tutti viviamo.

    La vostra fedele Consigliera, Faelyn Wyndil
    [FINE]

    <<C'è qualcos'altro che posso fare per te Faelyn riguardo al rituale?>> domandò il Bianco

    Faelyn rimase a guardarlo qualche istante, immaginò che dovesse essere il suo ultimo tentativo di starle accanto anche solo per farle cambiare idea, ma si limitò a ricambiargli un sorriso. <<E' tutto pronto, devo solo attendere il momento opportuno, grazie Thenyl...grazie ancora>>

    L'Elfo si voltò e lasciò la stanza in completo silenzio. Faelyn poteva avvertire l'ansia e la preoccupazione proveniente dalla Veste Bianca allontanarsi lentamente con lui.
    Adesso che era sola, dietro la sua maschera di convinzione furono i suoi dubbi a logorarla per le ore successive. Conosceva benissimo i rischi che correva, ma era troppo tardi per tirarsi indietro.
    <<Addio amico mio...>> Faelyn abbandonò la stanza conscia della possibilità di non rivederla mai più.

    Un bagliore accecante, un forte rumore simile ad un tuono nella tempesta, alcuni attimi interminabili di sbandamento e finalmente sentì di nuovo i suoi piedi sulla terra ferma.
    Dopo un primo momento di incredulità Faelyn aprì gli occhi, era viva e non si trovava più nel posto che aveva lasciato, l'incantesimo era riuscito. Era riuscita a compiere quel viaggio che da anni aspettava, i suoi occhi iniziarono a guardarsi attorno nella speranza di potersi orientare. Era in una stanza dall'aspetto vagamente cilindrico, un silenzio innaturale permetteva alla Maga di sentire forte e chiaro il proprio battito cardiaco accellerato per la forte emozione. Quella stanza aveva qualcosa di familiare, come se avesse passato molto tempo in questo luogo anche se non riusciva a ricordare la disposizione dei mobili, degli oggetti, dei libri che si trovavano la dentro. Decise di affacciarsi alla finestra, gli fornì una chiara risposta. Si trovava nella Torre di Daltigoth, il paesaggio all'esterno era pressochè rimasto immutato a distanza di tutti quegli anni anche dopo la caduta della montagna di fuoco.
    <<Ma dove sono tutti quanti?, dove sono i Maghi?>> chiese tra se Faelyn
    Osservando meglio la stanza, Faelyn notò oggetti presumibilmente magici di grande valore, oggetti dimenticati sotto le macerie di quella Torre che di li a poco sarebbe state distrutta, non aveva tempo di soffermarsi adesso, li avrebbe esaminati più tardi, non appena avrebbe parlato con il Maestro della Torre. Un lamento soffocato venne da fuori una delle porte della stanza, una voce femminile appariva sofferente. Faelyn corse ad aprire la porta, ai suoi piedi una giovane ragazza, un apprendista pensò, uno dei pochi di quel tempo in quanto non erano in molti in quel periodo a voler intraprendere le strade della Magia proprio a causa delle persecuzioni del Sommo Sacerdote. Aveva una caviglia dolorante, forse fratturata e sembrava non potersi muovere.<<Dunque c'è ancora qualcuno!>> esclamò Faelyn come rassicurata.
    La giovane ragazza però perse i sensi.
    Quel silenzio iniziava ad essere pesante, forse iniziava ad essere troppo eloquente nella mente della Maga. Lei sapeva, che le Torri dell'Alta Stregoneria furono fatte evaquare poco prima della loro esplosione, e l'assenza di qualsiasi rumore e di qualsiasi persona tranne quella sfortunata apprendista iniziava a metterla a disagio. Qualcosa doveva essere andato storto, l'incantesimo era riuscito ma era stata portata indietro nel tempo non esattamente nel momento in cui voleva. Faelyn si chinò sul corpo della giovane Apprendista, non aveva le energie e forse il tempo necessario per tentare un nuovo viaggio nel tempo e non avrebbe voluto lasciare da sola la ragazza, ormai era troppo tardi per qualsiasi azione.
    Volse il volto della giovane verso di se scostandole una ciocca bionda di capelli dalla fronte, le ricordava incredibilmente lei stessa molti anni fa quando si presentò timidamente davanti alla prima scuola di Magia. Gli occhi della Maga si contrassero appena e ben presto furono carichi di lacrime. Iniziò a parlare, la sua voce era forzatamente salda nonostante i suoi occhi stentassero a contenere le lacrime. <<Non temere giovane apprendista, quest'oggi subiremo una sconfitta, una sconfitta...che non dimenticheremo mai, ma anche se non puoi sentirmi adesso, sappi che un giorno ci rialzeremo! Devi credermi, questa Torre, tutte le torri, verranno ricostruite e....>> era difficile continuare, la gola le faceva male. <E torneremo proprio come tanti anni fa da quest'oggi, ci saranno molti nuovi giovani come te che torneranno a studiare la Magia e che le daranno continuità per sempre...te lo prometto ragazza mia, questa è una promessa...>> Faelyn avvicinò il suo volto a quello della ragazza stringendola con forza. Il suo ultimo pensiero andò a tutti quei Maghi che aveva conosciuto nel suo tempo, e che riteneva ormai fidati compagni. Loriana, Thenyl, Avatar, Zaphrim, Sath, Jamira, Maestro Rivercry...amata Maestra Lilunyel...furono alcuni dei nomi che le mura delle Torri ascoltarono venir fuori dalle labbra della Maga. <<E' tutto nelle vostre mani...>>
    In quello stesso istante, Khadar, l'allora Maestro della Torre di Daltigoth distrusse la Torre dell'Alta Stregoneria per evitare di lasciarla cadere nelle mani delle popolazioni sobillate dalla follia del Sommo Sacerdote. Al suo interno, morirono una giovane apprendista dal nome sconosciuto ed una Veste Rossa venuta dal futuro, Faelyn Wyndil.

    In seguito, il Sommo Sacerdote chiese ai Maghi di non distruggere nessun altra Torre e di ritirarsi a Wayreth, temeva i flussi magici scaturiti dall'esplosioni di quest'ultime. Si impossessò della Torre di Istar, a detta di molti forse la più bella tra le torri dell'Alta Stregoneria e promise ai Maghi di non cacciarli più se fossero rimasti chiusi nella loro Torre.
    L'ira degli Dei si scatenò in tutta la sua furia nel momento in cui il Sommo Sacerdote tentò di proclamarsi Dio in terra. Tutti pagarono la follia del Sommo Sacerdote.
    Quote Originally Posted by Il Palla
    Ricordo Claudio, ricordo...
    Ne approfitto per ricordare come può essere più bello vedere il volto espressivo di una bella ragazza che il corpo nudo di una ragazza che non ha niente da dire. Può sembrare un'affermazione stupida, ma è dannatamente vera.
    Meditate ragazzi, meditate...

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    Il boato scaturito dall'esplosione fu udito ad una distanza molto ampia, la Torre esplose in milioni di frammenti piccolissimi. Il terreno attorno ad essa divenne di aspetto desertico e concavo con al centro le resta delle fondamenta della Torre. Nessuno, o meglio, nessun essere vivente era rimasto in piedi. Carcasse di uomini, soldati solamnici, mercenari e Sacerdoti di Paladine dalla vera fede da tempo perduta, giacevano a terra. Vite umane sacrificate per la pazzia del Re Sacerdote. Passarono alcuni giorni prima che il Consiglio dei Ventuno decise di mandare i primi Maghi ad osservare le rovine della Torre nella falsa speranza di ritrovare qualcosa di ancora integro, un oggetto magico o una qualsiasi testimonianza di quel giorno da non dimenticare. Tre furono i Maghi che si recarono sul posto, Elmdor una Veste Bianca dal sangue Elfico, Ardanos una Veste Rossa e Tirnak una Veste Nera.
    <<Credete davvero che troveremo qualcosa in questa desolazione?>> proferì Tirnak.
    <<Sai come la pensa il Consiglio, è stato deciso cosi e noi cercheremo.>> L'Elfo commentò malinconico.
    La Veste Rossa si limitò ad osservare truce l'ambiente.
    <<A volte mi fanno ridere, fanno saltare in aria una delle nostre Torri e poi si preoccupano di controllare se è rimasto qualcosa in piedi! bah...lo dicevo io! avremmo dovuto farla pagare a quei cani del Re Sacerdote invece di ritirarsi con la coda tra le gambe...e dobbiamo ringraziare il Gran Maestro Merroc per questo!>> Tirnak parve disgustato.
    I tre maghi iniziarono a raccogliere alcuni frammenti della Torre mentre erano certi di non poter recuperare altro. Di tutto potevano aspettarsi di trovare, di tutto meno che del corpo di una donna vestita di una logora e strappata veste rossa.
    <<Quella non sembra un soldato...>> osservò perplessa la Veste Nera.
    Si avvicinarono con netta curiosità, la donna seppur debolmente respirava. Le sue condizioni erano pessime, probabilmente avrebbe dovuto essere morta già da tempo ma per qualche strano motivo il suo cuore non si era stancato di battere.
    <<Erano certi che la Torre fosse vuota...questa donna, anche se non la ricordo, sembra una di noi>> disse Ardanos toccandole con delicatezza il viso lacerato dalle ferite. <<Dovremmo portarla con noi a Wayreth, se riuscisse a sopravvivere potrebbe dirci come mai si trovava ancora li dentro>>.
    Non avevano altro tempo da perdere ormai, sarebbe stato meglio tornare subito con quella Maga a Wayreth piuttosto che tra alcune ore con in mano niente di niente tranne qualche frammento.
    I tre maghi arrivarono all'antica Torre attraversando le vie della Magia, Eldmor la veste bianca teneva sulle proprie braccia il corpo della Maga. Passando per le prime stanze della Torre i tre maghi furono oggetto di occhiate più che stranite, sconvolte. Dietro il loro cammino stavano lasciando alcune gocce di sangue di tanto in tanto provenienti dalla bocca semichiusa della maga in fin di vita.
    <<Dobbiamo parlare col Maestro Merroc, è urgente e riguarda ciò che abbiamo trovato in esplorazione a Daltigoth>> disse Ardanos all'anziano segretario che si trovava fuori dalla stanza del Gran Maestro.
    <<Il Saggio Merroc è...>>l'anziano uomo scrutò a distanza di un centimetro un grosso registro.<<è libero...potete entrare>> infine disse mentre scoccava un occhiata in tralice alla donna moribonda.
    Merroc il Saggio era il Maestro delle Vesti Bianche e capo dell'Ordine dell'Alta Stregoneria. I tre maghi entrarono dentro cercando di fare il meno rumore possibile ed adagiando a terra il corpo della donna.
    Fu Elmdor ad iniziare.
    <<Saggio Merroc, siamo di ritorno dalla missione esplorativa alle rovine di Daltigoth, dobbiamo comunicarvi che soltanto alcuni resti della Torre sono stati rinvenuti e...questa Veste Rossa che sembra miracolosamente viva>>
    L'anziano Mago socchiuse gli occhi osservando la donna esanime, si avvicinò a passo svelto e si accertò che stesse ancora respirando.
    <<Khadar mi confermò che la Torre fu lasciata vuota prima dell'esplosione...>> il mago aggrottò le sopracciglia. <<Non ho mai visto questa Veste Rossa qui a Wayreth, forse potresti sentire il tuo maestro Ardanos, che cosa ne pensi?>>
    <<Penso che sia opportuno prima di tutto cercare di non farla morire, non ci sarebbe di aiuto alla ricostruzione dei fatti Saggio Merroc>> Ardanos sembrava mantenere un certo distacco. Tirnak era in uno sdegnato silenzio.
    <<Non riusciremo a trovare nessun chierico che non sia corrotto dal Gran Sacerdote al giorno d'oggi, il che significa che nessuno di loro ha il potere di guarire le sue fer..>> cosi Tirnak ruppe il silenzio ma il Saggio interruppe la veste nera.
    <<Elmdor so che grazie al tuo popolo hai imparato straordinarie capacità in ambito erboristico, credi di poter far qualcosa per lei? sii sincero Elmdor, ti chiedo solo questo>>
    L'elfo riflettè qualche istante.
    <<Ci vorrà del tempo, non so quanto, forse un mese, o forse due Maestro Merroc...ma potrei provare a salvarla.>>

    Erano passati diversi giorni da quando Elmdor assieme agli altri due maghi aveva lasciato la stanza di Merroc. Aveva preso sotto sua custodia quella giovane Maga dall'identità sconosciuta visto che dopo un accurata ricerca notarono che nessuna Veste Rossa corrispondente a quelle caratteristiche era catalogata nei registri di Wayreth. La donna era uscita dal pericolo della morte e stava di giorno in giorno riprendendosi sebbene non avesse ancora ripreso conoscenza.
    Ci vollero in totale un mese e mezzo perchè la donna aprisse gli occhi, era deperita era debole ma era viva!

    <<Mi chiamo Faelyn, dove sono? eppure questa stanza...queste mura mi sembrano familiari...ma io ricordo di.. ricordo la torre, ricordo l'esplosione e...>> la maga era in evidente stato confusionale. Elmdor cercò di calmarla e si presentò a sua volta.
    <<Sei a Wayreth Rossa, anzi, dovrei chiamarti Faelyn, cosi ti chiami mi pare di aver capito. Sai, qui a Wayreth non riescono a darsi spiegazioni della tua presenza nella Torre prima dell'esplosione, ma ancor più interessante...per l'Ordine non esisti>>
    Faelyn intuì in un breve attimo tutto quanto. Ricordò l'esplosione, credeva di essere morta, ma invece era li era a Wayreth... circa 400 anni indietro dal suo tempo. Seguì una sensazione di sbandamento, il solo pensiero di essere cosciente e di vedere e parlare in quell'epoca la mise a disagio.
    <<Non appena ti sarai ripresa, Merroc vuole parlarti>> disse l'elfo mentre chiuse la porta lasciando la maga ai suoi pensieri e al suo riposo.
    Faelyn stava già pensando a come avrebbe potuto spiegare ai Maghi tutta la faccenda, ed ovviamente ad un modo per tornare nel suo tempo. Avrebbe chiesto al Maestro di Wayreth di mandarla avanti nel suo tempo, sperò con tutta se stessa che la potessero aiutare.

    Un altra settimana e finalmente Faelyn si era ripresa completamente. In questi giorni aveva visitato la Torre, diamine...non era cambiato proprio niente! Alcune cose erano già al posto dove lei le vide nel suo tempo, e per i corridoi si respirava la stessa aria. L'unica cosa differente che notò, fu l'atmosfera di tensione nell'ambiente, probabilmente dovuto al periodo che tutti i maghi stavano vivendo.

    <<E cosi...dici di chiamarti Faelyn, di essere un membro del Consiglio nel Conclave di 400 anni avanti al nostro ed ho ascoltato la tua storia con grande interesse Rossa...ma una montagna sta per abbattersi su Istar? questo è quanto di più improbabile io abbia mai sentito ragazza mia, sebbene molti nell'Ordine sperino che questo accada>> Merroc sospirò

    <<Cosi sarà Grande Merroc, e spero che possiate capire che non ho nessun motivo per mentirvi, ma ne ho molti per mettervi in guardia. La catastrofe non potrà essere evitata, moriranno milioni di persone, il continente verrà spezzettato ed epidemie di malattie mortali faranno da contorno a questo scenario terrificante...è questo il modo in cui gli Dei puniranno le genti di Ansalon>>

    Faelyn si sforzò di rimanere tranquilla.

    <<Ho ascoltato la tua storia e...ti credo Faelyn, posso solo ringraziarti per aver fornito all'Ordine in anticipo questa notizia, ci permetterà di richiamare in tempo molti dei maghi che ancora si trovano ad Istar per conto del Conclave e di salvargli la vita, se c'è qualcosa che posso fare per te...>> il saggio le volto' le spalle attendendo la domanda che sapeva avrebbe sentito.

    <<In effetti...c'è qualcosa che potete fare per me...>>
    Quote Originally Posted by Il Palla
    Ricordo Claudio, ricordo...
    Ne approfitto per ricordare come può essere più bello vedere il volto espressivo di una bella ragazza che il corpo nudo di una ragazza che non ha niente da dire. Può sembrare un'affermazione stupida, ma è dannatamente vera.
    Meditate ragazzi, meditate...

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