Scusa incoma ma quello che stava succedendo era estremamente grave e mi stupisco che non ce ne si renda conto.
Proviamo a dire come stanno, con chiarezza e senza giri di parole le cose.
Il centro destra è in rincorsa dall'inizio della campagna elettorale (e questo è un fatto certificato dagli ultimi sondaggi resi pubblici). A un certo punto quando evidentemente questa rincorsa non si è ancora compiuta (a giudicare dalle uscite estemporanee del premier) Berlusconi improvvisamente decide, da un giorna all'altro, che ha bisogno di un altro confronto per cercare di riequilibrare le cose; La sua televisone (sua di proprietà) gli offre uno splendido palcoscenico per un confronto. Prodi, giustamente, rifiuta un confronto al di fuori di quelli previsti. La televisione di proprietà del premier dice che farà una trasmissione con il solo premier intervistato da 5 giornalisti di area di sinistra fregandosene altamente del parere della commissione di vigilanza.
Questo è gravissimo, in quanto la televisone di proprietà del presidente del consiglio (ossia di una figura istituzionale) se ne frega delle leggi dello stato italiano. Lo stesso comitato di redazione del TG 5, dimostrando una sensibilità democratica maggiore del management di canale 5 si dichiara contario all'iniziativa... Ecco in questo scenario non solo è leggittimo, ma addirittura doveroso e indispensabile rifiutare di andare a canale 5.
Ripeto se si tentano strappi al tessuto della democrazia a favore di uno schieramento poi non ci si può lamentare se i politici dello schieramento avverso boicottano le tue trasmissioni.
Mi pare che qui si sia persa completamente l'ordine tra causa ed effetto.