L'idea fondante da un punto di vista storico è in realtà che a decidere siano tutti e non pochi, indipendentemente dal fine che si persegue, l'importante è che quest'ultimo sia condiviso dalla maggioranza degli aventi diritto ad essere rappresentati. L'idea fondante di democrazia ruota quindi intorno alla rappresentanza non privilegiata ed ai meccanismi di delega di tale rappresentatività, non c'e' traccia di questioni relative agli interessi da perseguire.Originally Posted by jamino
Anche perchè chi definisce e come si definisce l'interesse generale?
In democrazia l'interesse generale è diretta espressione degli interessi "particolari" dei singoli coerenti tra loro, che si rendono "generali" nel momento in cui esprimono l'interesse della maggioranza dei cittadini aventi diritto al voto.
Non puoi oggettivizzare l'interesse generale; o vuoi sancirlo per dogma?
Di piuttosto allora che hai un concetto di democrazia più in linea con la visione socialdemocratica di democrazia, ma prendi atto del fatto che in termini di evoluzione storica del concetto di democrazia, pari dignita assume l'altro grosso filone concettuale, quello delle liberaldemocrazie, dove la massima espressione del sistema democratico è la capacità dello stato di porsi al servizio della libertà del singolo.
L'invito che ti rivolgo è di non oggettivizzare ciò che non lo è, dogmatizzando o storicizzando una delle due "vision" da una posizione assolutistica, altrimenti diventi più "berlusconiano" di Berlusconi, che del pontificare posizioni di parte come oggettive è il supremo maestro.
Ma siamo andati OT. E non è nemmeno il mio campo.