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Thread: Il Mondo Che Gli Regaleremo.

  1. #16

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    Quote Originally Posted by Glasny
    no 30 anni è usando solo le riserve attualmene utilizzate, ma tenendo in conto tutte le riserve di petrolio e mantenendo i consumi odierni si arriva a 250 anni senza contare i giacimenti ancora da scoprire.
    Si parla di 250 anni all'attuale ritmo di sviluppo dove però non e' stato conteggiato il boom economico cinese e comunque utilizzando e costruendo nuovi pozzi petroliferi in Alaska e più in generale nelle zone antartiche, con rischio di inquinamenti mondiali molto elevati.
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  2. #17
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    Quote Originally Posted by Xangar
    Si parla di 250 anni all'attuale ritmo di sviluppo dove però non e' stato conteggiato il boom economico cinese e comunque utilizzando e costruendo nuovi pozzi petroliferi in Alaska e più in generale nelle zone antartiche, con rischio di inquinamenti mondiali molto elevati.
    Beh certo non nego da nessuna parte che si inquinerà molto, però sui consumi ci andrei cauto con le previsioni perchè quelle citate si basano su un petrolio a 30$ al barile e non 100$, anche i consumi scendono perchè col petrolio così alto le fonti alternative diventano competitive.
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  3. #18
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    Quote Originally Posted by Xangar
    Si parla di 250 anni all'attuale ritmo di sviluppo dove però non e' stato conteggiato il boom economico cinese e comunque utilizzando e costruendo nuovi pozzi petroliferi in Alaska e più in generale nelle zone antartiche, con rischio di inquinamenti mondiali molto elevati.
    esatto! a fare i conti sui consumi odierni è un conto, a farlo tenendo a mente invece quanto ciucceranno le economie ultra espansive dei paesi in via di sviluppo.. altro che 250 anni... 250 giorni!

    Inoltre, il motivo per cui viene preso di mira il petrolio di determinate zone geografiche, è la sua composizione chimica, composizione che, per quanto riguarda quello arabo per esempio, contiene quantità di zolfo irrisorie, tanto x fare un esempietto, col risultato che il processo di cracking e raffinazione comporta + economicità del processo stesso e meno sottoprodotti di merda.

    Stesso non si può dire del petrolio estratto in altre zone... e questi sono tutti fattori da tenere bene ma molto bene a mente quando si fanno le stime.
    Inoltre, un analisii troppo affrettata sulle riserve di greggio è capace di assestare dei cazzotti allucinanti nel giro di 10 minuti scarsi a tutta l'economia mondiale...quindi doppio motivo per andarci tranquilli con certe affermazioni.
    Daoc
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  4. #19
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    e senza contare che l'artico e l'antartide si stanno sciogliendo, fate voi, già il nostro pianeta ha poche terre emerse, sciogliamo le calotte polari, andiamo a vivere sotto i mari
    I will be back, eventually.

  5. #20
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    Quote Originally Posted by Glasny
    Beh certo non nego da nessuna parte che si inquinerà molto, però sui consumi ci andrei cauto con le previsioni perchè quelle citate si basano su un petrolio a 30$ al barile e non 100$, anche i consumi scendono perchè col petrolio così alto le fonti alternative diventano competitive.
    il petrolio puà anche andare a 300$ al barile ma ti stra assicuro che le fonti alternative restano ben altro che alternative.. restano nel dimenticatoio.
    Si arriverà a pagare i carburanti uno sproposito...per me saremo capaci veramente di pagare di + il petrolio dell'uranio o di un pannello fotovoltaico a semiconduttori organici (ultra efficiente ma ultra costoso)

    Quando costava sui 18-20.. parlo del periodo anni '80, qualcuno che professava il petrolio a 70 si preoccupò di trovare un'alternativa? Nessuno... eppure la triplicazione è avvenuta.. ed è rimasta pure.
    Quindi ora che il livello è attestato sui 60-70$, x me può anche ritriplicare di nuovo, per la gioia di tutti gli arabi di minchia e degli industriali del settore, senza che la situazione cambi di un millimetro, per quanto concerne fonti energetiche indipendenti da sto derivato della merda fossile
    Daoc
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  6. #21
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    Beh a stare a sentire gli articoli di 20 anni fa ora il petrolio doveva essere già finito, e invece c'è ancora. Inutile sperare che finisca il petrolio, piuttosto credo che i consumi caleranno e di molto quando ci saranno i primi veri disastri ambientali(carestia dovuta a desertificazione, inondazioni, uragani, maggiore incidenza di malattie legate all'inquinamento), se non per reazione sarà per il calo di popolazione. Vi invito a controllare solo le riserve petrolifere del Venezuela e di confrontarle col resto del mondo, hanno la maggioranza assoluta di petrolio e finora non lo hanno estratto! La navi da guerra americane al largo del Venezuale non erano in gita turistica(notizia di qualche giorno fa), ma una chiara dimostrazione che non avrebbero tollerato l'espulsione delle loro aziende come invece è avvenuto con la nostra ENI.
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  7. #22

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    Quote Originally Posted by Glasny
    Beh a stare a sentire gli articoli di 20 anni fa ora il petrolio doveva essere già finito, e invece c'è ancora. Inutile sperare che finisca il petrolio, piuttosto credo che i consumi caleranno e di molto quando ci saranno i primi veri disastri ambientali(carestia dovuta a desertificazione, inondazioni, uragani, maggiore incidenza di malattie legate all'inquinamento), se non per reazione sarà per il calo di popolazione. Vi invito a controllare solo le riserve petrolifere del Venezuela e di confrontarle col resto del mondo, hanno la maggioranza assoluta di petrolio e finora non lo hanno estratto! La navi da guerra americane al largo del Venezuale non erano in gita turistica(notizia di qualche giorno fa), ma una chiara dimostrazione che non avrebbero tollerato l'espulsione delle loro aziende come invece è avvenuto con la nostra ENI.
    Nelle riserve mondiali sono gia state calcolate tutte le riserve petrolifere sud-americane e in particolare quelle venezuelane che, essendo uno stato socialista, si ritrova gia a fare i conti con gli esportatori di democrazia a Stelle e Strisce. E' invece previsto l'esaurimento entro 40 anni dei pozzi petroliferi dei principali esportatori medio-orientali, quali Arabia Saudita e Kuwait. L'attuale costo del petrolio e' dovuto a causa della speculazione dei paesi medio-orientali e delle lobby petrolifere di mezzo mondo, le quali hanno maggiori guadagni maggiore e' il costo del petrolio.

    Fate attenzione pero' che non si parla solo di petrolio come fonte energetica, ma anche come materia prima per tutti quei prodotti plastici e non che ne derivano. Se vi guardate attorno a casa vostra, noterete quanti materiali sono derivati da prodotti petrolchimici, televisione, cd, condizionatori, gomme dell'automobile, bottiglie dell'acqua e cosi via....
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  8. #23
    Capitan Harlock Incoma's Avatar
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    Quote Originally Posted by Glasny
    no 30 anni è usando solo le riserve attualmene utilizzate, ma tenendo in conto tutte le riserve di petrolio e mantenendo i consumi odierni si arriva a 250 anni senza contare i giacimenti ancora da scoprire.
    Mi citi alcune fonti?

    Perchè ho la sensazione che si stia facendo i conti su petrolio che si spera che ci sia da qualche parte ma non c'e' mica... visto che se non vado errato è dagli anni '80 che non si scoprono nuove estese zone ricche di importanti giacimenti petroliferi.

  9. #24
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    Signori, un modo per non dipendere dalle lobby c'è, ma è difficile, impervio e, detta da me fa ridere, richiede della vera e propria fede:

    Metodi e soluzioni alternative di già esistono, pensate che è stata presentata la macchina ad aria compressa già nel 2002. Detta EOLO. Allora la motivazione per cui non viene sfruttata una tecnologia alternativa la conosciamo tutti: fanno fuori l'ingegnere che la propone o dandogli un sacco di quattrini o con un cecchino, a scelta.

    La soluzione è banale, ma quanto mai difficile: Bisogna fare un consorzio che comprenda milioni e milioni di consumatori che hanno l'unico obiettivo di risparmiare e mettere a posto sto pianeta quanto mai inquinato.

    Se i governi sono corrotti e ce lo mettono nel culo, noi siamo di più e al governo ce li mettiamo noi, mettiamoglielo noi nel culo.

    Questo ragionamento non è politico, in quanto anche i governi sinistroidi come quelli destroidi piegano comunque la testa di fronte alle lobby.

  10. #25
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    Quote Originally Posted by Glasny
    Beh a stare a sentire gli articoli di 20 anni fa ora il petrolio doveva essere già finito, e invece c'è ancora. Inutile sperare che finisca il petrolio, piuttosto credo che i consumi caleranno e di molto quando ci saranno i primi veri disastri ambientali(carestia dovuta a desertificazione, inondazioni, uragani, maggiore incidenza di malattie legate all'inquinamento), se non per reazione sarà per il calo di popolazione. Vi invito a controllare solo le riserve petrolifere del Venezuela e di confrontarle col resto del mondo, hanno la maggioranza assoluta di petrolio e finora non lo hanno estratto! La navi da guerra americane al largo del Venezuale non erano in gita turistica(notizia di qualche giorno fa), ma una chiara dimostrazione che non avrebbero tollerato l'espulsione delle loro aziende come invece è avvenuto con la nostra ENI.
    mmmh mi sembra un po troppo fantasioso il tuo discorso... qualunque disastro ambientale non è in grado secondo me di minare rallentare o indebolire il progresso dell'economia mondiale.. o anche solo dei paesi in via di sviluppo o dell'area del G8.
    Certo se cadesse un meteorite ti darei ragione.. ma una carestia in qualche regione dell'Africa, piuttosto che un inondazione in Cina, in India o uno Tzunami come quello che è appena avvenuto, creano solo morti, scalpore, un bel po di notizie sui media e le varie raccolta fondi. L'economia del pianeta però, con tutti i consumi che essa comporta, va avanti..e senza rallentamenti, anzi!

    Quanto alla questione venezuelana... gli americani stanno tirando troppo la corda imho.. e Chavez, presidente del paese, ha fatto chiaramente intendere che gli americani possono si far vedere a tutti quanto ce l'hanno duro, ma nel momento in cui mezzo soldatino Usa mette piede in sudamerica, i pozzi petroliferi verranno fatti saltare immediatamente. E queste sono parole rilasciate dal presidente venzuelano in persona, quando si è reso conto che il Pentagono ha stranamente deciso di eseguire la più grossa esercitazione navale proprio al largo delle acque territoriali del suo paese.
    Daoc
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  11. #26
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    Quote Originally Posted by Necker
    mmmh mi sembra un po troppo fantasioso il tuo discorso... qualunque disastro ambientale non è in grado secondo me di minare rallentare o indebolire il progresso dell'economia mondiale.. o anche solo dei paesi in via di sviluppo o dell'area del G8.
    Certo se cadesse un meteorite ti darei ragione.. ma una carestia in qualche regione dell'Africa, piuttosto che un inondazione in Cina, in India o uno Tzunami come quello che è appena avvenuto, creano solo morti, scalpore, un bel po di notizie sui media e le varie raccolta fondi. L'economia del pianeta però, con tutti i consumi che essa comporta, va avanti..e senza rallentamenti, anzi!
    Guarda che l'inquinamento genera disastri a livello globale, e se si desertifica mezza cina mi dici cosa mangiano i cinesi poi ? i bambini ?? Se poi allo stesso tempo qualche città a caso viene distrutta dagli uragani, la gran bretagna si gela per via della deviazione della corrente del golfo, poi l'innalzmento del livello del mare magari sommerge altre città, e tutto contemporaneamente, dici che non ha alcun effetto ? se vivremo abbastanza per vedere tutto questo vedrai che di effetti ne avrà e pure molti. Per i conti sul petrolio la mia fonte era un articolo del nytimes, magari possiamo approffondire il tema cercando fonti scientifiche. Mentre per la desertificazione, cambiamenti climatici e loro effetti le fonti sono molteplici.. anche se non facili da trovare, perchè purtroppo la nostra ricerca scientifica è basata in gran parte sugli USA e lì questo tipo di scienza non è molto supportata.
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  12. #27

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    ci sono due grandi teorie su quello che potrebbe accadere nei prossimi anni se non si risolve il problema dell'inquinamento

    1) i ghiacci si sciolgono e sommergono gran parte delle coste abitate, dicendo cosi addio a città come new york, los angeles, venezia, genova, l'intera olanda, etc etc

    1.2) i ghiacci inizialmente si sciolgono e la corrente del golfo si blocca, dando origine a una nuova era glaciale, disastri naturali quali uragani e cicloni tropicali alle nostre latitudini e i ghiacci fino al 60° parallelo

    E' vero che sono due teorie, ma e' quello che potrebbe accadere a meno di 100 anni da oggi nel piu' ottimistico dei casi. Siamo sempre piu' vicini al punto di non ritorno, ovvero al punto in cui anche se blocchiamo le emissioni di co2, il processo di desertificazione o glaciazione diventa irreversibile. Gli USA sono la principale causa di questo processo e ora la Cina potrebbe anche inquinare più di loro. Il petrolio certamente durerà abbastanza da innescare questi processi ambientali.
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  13. #28
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    Quote Originally Posted by Xangar
    ci sono due grandi teorie su quello che potrebbe accadere nei prossimi anni se non si risolve il problema dell'inquinamento

    1) i ghiacci si sciolgono e sommergono gran parte delle coste abitate, dicendo cosi addio a città come new york, los angeles, venezia, genova, l'intera olanda, etc etc

    1.2) i ghiacci inizialmente si sciolgono e la corrente del golfo si blocca, dando origine a una nuova era glaciale, disastri naturali quali uragani e cicloni tropicali alle nostre latitudini e i ghiacci fino al 60° parallelo

    E' vero che sono due teorie, ma e' quello che potrebbe accadere a meno di 100 anni da oggi nel piu' ottimistico dei casi. Siamo sempre piu' vicini al punto di non ritorno, ovvero al punto in cui anche se blocchiamo le emissioni di co2, il processo di desertificazione o glaciazione diventa irreversibile. Gli USA sono la principale causa di questo processo e ora la Cina potrebbe anche inquinare più di loro. Il petrolio certamente durerà abbastanza da innescare questi processi ambientali.

    in entrambi i casi sopravviviamo, inculiamo bush, putin o chi per loro, e riprendiamo per un altra strada. Ci sbatteremo il muso sopra, beh se dovesse succedere in questa vita, ricordate che quello sarà il momento di urlare forte contro i coglioni che dicono "ma no ma no, è stato un caso" e di dargli anche un sacco di botte.

  14. #29
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    Quote Originally Posted by Xangar
    Gli USA sono la principale causa di questo processo e ora la Cina potrebbe anche inquinare più di loro. Il petrolio certamente durerà abbastanza da innescare questi processi ambientali.
    Gli Stati Uniti attualmente danno le paste a qualsiasi altro paese a livello di consumi, in Italia abbiamo assaggiato alcuni problemi estivi per l'alto numero di condizionatori, ma li non si tengono davvero. basta guardare che cazzo di macchine guidano, cilindrate assurde e cambi automatici, e quanto cazzo bevono...

  15. #30
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    Quote Originally Posted by powerdegre
    Gli Stati Uniti attualmente danno le paste a qualsiasi altro paese a livello di consumi, in Italia abbiamo assaggiato alcuni problemi estivi per l'alto numero di condizionatori, ma li non si tengono davvero. basta guardare che cazzo di macchine guidano, cilindrate assurde e cambi automatici, e quanto cazzo bevono...
    in compenso i carburanti in america costano di meno che da noi...e la spiegazione sta anche nel numero di ottano della benzina, da noi è altissimo.. (ca 100) da loro è inferiore...questo presumo comporti costi di raffinazione inferiori. Dopo tutto il numero di ottano rappresenta se vogliamo il "fattore di arricchimento" del carburante, + alto è l'ottano maggiore è la qualità per quanto concerne le caratteristiche combustibili della sostanza.

    Il numero di ottano basso richiede motori a cilindrata maggiore...ecco spiegato l'arcano

    Ad ogni modo se tenessero benza e carburanti a qualità inferiore con automobili a cilindrata bassa forse si risolverebbe qualcosa
    Daoc
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