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Thread: I Decreti Legge di questo governo

  1. #1
    Lieutenant Commander Pazzo's Avatar
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    Default I Decreti Legge di questo governo

    In generale.

    Art 77 Cost., secondo comma:
    "Quando, in casi straordinari di necessità e urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge,..."

    Questi sono i decreti legge secondo la nostra Costituzione, provvedimenti provvisori che il Governo può emanare in casi straordinari di necessità e urgenza. Mi pare evidente a tutti che quelli fin'ora emanati non rispondano a questi requisiti, e che le materie disciplinate avrebbero dovute essere trattate con legge ordinaria. Il problema dell'abuso dei decreti legge si pone da una trentina d'anni abbondante ormai, ma iniziare una legislatura disciplinando materie grosse e importanti con lo strumento meno adatto e indicato e facendone una serie..bhe... fa inorridire un giurista. Perchè? perchè su materie che investono settori importanti e sono pensate per durare nel tempo dare una disciplina decisa da 20 persone invece che discussa da tutto il parlamento è inaccettabile, verrà discussa dopo, ma intanto le conseguenze ci sono già e solitamente passano per non creare fratture tra governo e parlamento.




    Il caso particolare poi del decreto sulla liberalizzazione degli avvocati etc etc etc.

    è stato presentato come un decreto a cui gli avvocati si sono opposti perchè volevano mantenere il loro privilegio, un decreto invece giustissimo perchè va a favorire i clienti e quindi tutti i cittadini. ora vi faccio riflettere su un paio di punti.

    primo: abolizione dei minimi e massimi tariffari. uno cosa dice, ottimo, ci sarà più concorrenza, i prezzi caleranno. riflettete su questo: ci sarà uno sciacallaggio enorme, tutti gli avvocati giovani e inesperti faranno dei prezzi irrisori appena a coprire le spese, questo può sembrare un bene ma a cosa porta? che la qualità del servizio offerto cala, di molto, primo perchè un avvocato dovrà prendere piu cause e lavorare su più cose per avere un profitto, prestando meno tempo per ogni lavoro, secondo e più importante perchè tutti i cialtroni che meriterebbero di uscire dal mercato perchè incapaci invece abbindoleranno qualcuno con un prezzo stracciato. a chi va a discapito? agli avvocati che sanno fare il loro mestiere che si vedono portare via clienti, e ai clienti stessi che avranno un servizio peggiore mediamente da tutti col rischio di pagare pochissimo ma a un cialtrone che non sa manco cosa sia il codice (e pd se ce ne sono).

    secondo: l'ablizione del divieto delle quote lite. copioincollo un articolo molto giusto secondo me.
    " l'abolizione, nel decreto, del divieto del patto di quota lite. Questo patto, da tempo immemorabile vietato dal nostro codice civile, consiste nello stabilire che l'avvocato non è pagato in base al costo della sua prestazione, ma con una quota del guadagno che il cliente ottiene, in caso di vittoria nel processo (la lite). Se la causa è vinta l'avvocato riceve una percentuale, che può diventare enorme se l'affare è grosso. Ad esempio, con il patto tipico del 5 per cento, se la questione coinvolge un miliardo di euro (come capita fra banche), l'avvocato per una sola causa, se vince, può beccare 50 milioni. Zero se perde.
    Ciò genera un potenziale di corruzione e lobbismo enorme, fra l'avvocato e quelli che possono influire sul risultato del processo, che può essere penale, civile, amministrativo, tributario o anche presso una autorità come la Consob, l'antitrust italiano o europeo, il ministero delle Finanze o la cosiddetta "giustizia sportiva". Per questo il codice deontologico europeo degli avvocati ritiene immorale il patto di quota lite.
    Si fanno grandi critiche alle stock option, le opzioni a favore dei manager sulle azioni delle società che essi gestiscono. Sono criticate perché la loro dazione stimola comportamenti opportunistici dei manager rivolti a manipolare il mercato, per lucrare su tali loro compartecipazioni. Il patto di quota lite, che ne è parente stretto, è assai peggio delle stock option perché può cadere sui piatti di bilancia della giustizia, che dovrebbero essere il più possibile liberi da pressioni. Mentre così si incentiva il lobbismo, se non la corruzione, a favore di chi ha interesse agli avvocati affaristi, si genera a carico degli avvocati minori, magari esordienti, un mostruoso ricatto di banche e compagnie di assicurazione: per il recupero di crediti e danni, a te avvocato do solo una percentuale sui soldi che mi porti a casa, come se tu fossi un venditore di enciclopedie a provvigione."


    terzo: e qua si va davvero nel ridicolo, occhio agli amici del popolo cosa han combinato: prima gli avvocati d'ufficio potevano chiedere l'anticipo della parcella (a causa conclusa si intende) alle Poste, questo perchè lo Stato li pagava dopo ANNI. Ora? le poste non possono più anticipare!! EVVIVA!! quanti pensate che saranno gli avvocati che andranno a lavorare gratis e fare i difensori d'ufficio? ehhh mi sa pochetti...

    quarto: e qua è l'apoteosi. Breve parentesi storica: una volta le tasse varie sugli atti processuali si pagavano a pagine, ovvero una marca da bollo giudiziaria ogni tot pagine. i passati governi di sinistra prima alzarono (raddoppiando ogni volta) il costo delle marche, poi una decina d'anni fa misero il contributo unificato, ovvero paghi fisso se la causa è di valore indeterminabile, e già questa è una cagata. Bene, cmq fino a prima del decreto questo contributo era di 250 euro. sapete ora? 500. raddoppiato (e queste le pagano il cliente eh, voce spese legali). Nel processo amministrativo poi ancora peggio, si arriva a praticamente sempre 750 euro, visto che per chiedere la sospensiva si devono pagare altri 250 euro (e nel 99% dei processi amministrativi si chiede la sospensiva). NON MALE!!! meno gente che andrà in tribunale perchè costa troppo, profitti piu bassi per gli avvocati visto che non è che le parcelle si possono gonfiare a dismisura, costi raddoppiati o triplicati per il cliente che avrebbe dovuto essere favorito da questo decreto...che dire, GG! (tra parentesi mia opinione personale questo è pure incostituzionale, contrastante con l'art 24 Cost, è evidente che con spese cosi ABNORMI uno non è libero di agire in giudizio, perchè non ne dispone, perchè il gioco non vale la candela etc etc)


    infine, un aspetto dell’articolo 35 del decreto legge, una norma apparentemente condivisibile, che obbliga i professionisti a non farsi pagare in contanti. In realtà il divieto di incassare parcelle in contanti pare del tutto inidoneo al raggiungimento del condivisibile fine di combattere l’evasione, ma, soprattutto, non tiene conto della specificità di alcune delle fasce più debole della clientela (si pensi, ad esempio, a quell’utenza extracomunitaria che non ha, né può avere conti correnti bancari). In questi casi si crea un vero e proprio incentivo all’evasione fiscale e nei fatti si priva il cittadino del diritto ad avere una qualsiasi ricevuta del denaro pagato per una prestazione
    Last edited by Pazzo; 19th July 2006 at 15:27.

  2. #2
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    guarda, ti quoto in tutto e per tutto, e' una cosa a dir poco orrenda, senza giustificazioni di sorta

    ti sei scordato il dover concordare preventivi col cliente: come tutti sappiamo i processi in italia son cosi' corti che un avvocato puo' tranquillamente sapere in anticipo quali spese il suo cliente dovra' sostenere

    dio mio che schifo



  3. #3
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    Come cazzo fai ad avere 222321 W dollar ? Ti sei venduto anche il culo...


    Per quanto mi riguarda ragazzi io è da un po' che faccio fatica a capire le implicazioni di una legge sulla società, o meglio al livello che me lo proponete lo capisco, poi non riesco a capire se l'analisi è da buttare o è valida, perchè mi sembra plausibile quello che dite, ma mi sembra plausibile pure quello che dicono quelli a voi avversi.

  4. #4
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    Ma le ratio di questi decreti quali sarebbero?

    Posso anche capire quella del primo, ovvero l'aumento della concorrenza con conseguente diminuzione dei prezzi (e le relative controindicazioni che hai già segnalato, ok), ma gli altri?

  5. #5
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    sul patto di quota lite bisogna dire che negli stati uniti funziona così e si chiama tra gli altri modi success fee, ovvero ti pago se va a buon esito. Il problema è che il sistema da noi e negli usa funziona diversamente e prendere una cosa ed infilarla in un sistema diverso non sempre è garanzia di buon risultato.
    Per la verità il paragone con le stock options non c'entra un'ostia così come le obiezioni citate nell'articoletto sono un filo campate per aria.
    Primo le stock option introdotte per risolvere il problema dell'agency (rapporto tra azionisti e manager che hanno obiettivi divergenti) nel mondo anglosassone non hanno effettivamente ottenuto tutti i risultati sperati perchè spesso il manager utilizzava tutte le leve possibili per massimizzare il valore azionario nel breve periodo (e non nel lungo come dovrebbe essere interesse degli azionisti) e quindi il valore della stock option. Il mercato borsistico anglosassone è vero che apprezza anche il lungo periodo ma è pur sempre molto sensibile ai risultati nel breve (leggasi utile) e quindi la strategia dei manager era abbastanza vincente. Intendiamoci le stock option non sono il male, diciamo che non servono a quello per cui sono state progettate se il manager è lasciato senzo controllo ed i piani sono progettati a capocchia. L'analogia tra stock option e success fee non esiste perchè l'avvocato non ha interessi in contrasto con il cliente, se guadagna il cliente guadagna lui, altrimenti perdono tutti e due, in altri termini l'avvocato con la success fee non è che possa più che tanto mettere in atto comportamenti così in contrasto con gli interessi dei clienti.
    La seconda obiezione dell'articolo, cioè che questa fee alimenterebbe il lobbismo e tarperebbe le ali agli avvocati emergenti, bhe voi avete mai visto un grosso cliente oggi andare da da un giovane avvocato emergente (a meno che non faccia parte di un grosso studio, ma in questo caso il cliente è dello studio non del giovane rampante).?

    la ratio delle nroma sugli avvocati di ufficio e sull'aumento del contributo unificato è evidente.

    la grossa idiozia è il discorso del pagamento in contanti.
    Perchè l'euro ha valore legale per cui se il cliente si impunta e decide che vuole essere liberato del debito attraverso il pagamento in contanti voglio vedere come fa il professionista a rifutarsi.
    Inoltre la norma dovrebbe impedire l'evasione. Non tanto perchè è vietato prendere i contanti e quindi devono per forza passare su un conto corrente, chi vuole evadere continuerà a prenderli in contanti e amen, ma quanto perchè tutto il reddito professionale dovrebbe lasciare traccia su un conto corrente verificabile dall'amministrazione finanziaria e qsenza più quindi la possibilità di integrare a fine anno i ricavi con non meglio identificate entrate per contanti.
    Funzionerà? c'è il grosso scoglio del corso legale dell'euro e soprattutto del lavoro necessario ad accertare anche i conti correnti in sede di accertamento (lavoro= persone che accertano=tempo= costi che devono essere inferiori alle maggiori imposte accertate e soprattutto riscosse perchè tutto il discorso abbia un senso). Oltretutto il problema potrebbe essere superato attraverso quel perverso strumento rappresentato dagli studi di settore che indipendentemente da come siano incassati i ricavi data una certa struttura fanno corrispondere un reddito minimo.


    cmq nessuna di queste è materia da decreto a mio parere, anzi se qualcuno può mi faccia capire l'urgenza dove sta. Per non parlare neanche di quell'altro decretino su iva e registro pubblicato un giorno e in vigore dal giorno prima.
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    wow Karaqualcosa Laphro UD Priest

  6. #6
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    Quel che penso sui tuoi 4 punti:

    1 - Gli avvocati sono professionisti, dovrebbero farsi pagare per la qualità del servizio che offrono, perciò non vedo come possa esserci lo sciacallaggio di cui tu parli. Se voglio un avvocato scadente lo pagherò 2 lire, se me ne serve uno buono spenderò di più. Invece prima con la tariffa minima avrei pagato uguale anche il più scarso degli avvocati.

    2 - La quota lite è giusta. Almeno in questo modo se l'avvocato sa di non avere speranze di vincere la causa non vorrà perdere tempo e non mi farà spendere un botto di soldi per intentarla. Corruzione e tutte le cose negative di cui parli ci sono gli organi predisposti per gli eventuali controlli.

    3 - Boh, cazzi loro, se non conviene più faranno altre cose.

    4 - lo Stato da una parte li deve prendere i soldi, per me meglio qui che aumentando la marca da bollo sui passaporti, come successo nella passata gestione. La gente fa troppe cause, i tribunali sono sempre intasati; il gioco non vale la candela? si facessero giudicare a Forum da Santi Licheri.

  7. #7
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