Io ho cercato informazioni sul rapimento di torsello, e non ho visto notizie circa coprifuoco violati.. Le norme sulla sicurezza sono esattamente il nodo della questione. Sono sicuramente il sistema per restare al sicuro, e l'evaderle (ovvero il sottoporsi a dei rischi) e' quello che in genere segna i giornalisti o i fotoreporter nella storia. Che lo facciano per fama, per soldi, per spirito d'umanita' noi non possiamo saperlo, e' che la storia celebra i giornalisti che rischiano la propria vita per comunicare qualcosa di piu' reale di quello che si puo' vedere dall'albergo iperprotetto di Baghdad.
Se veramente vuoi sostenere che la Fallaci non e' cogliona solo perche' non si e' mai fatta prendere, pero', tanto vale terminare il discorso.
In ogni caso, la societa' occidentale considera la liberta' di fare informazione ormai quasi un diritto fondamentale. E certo potremmo discutere su quanto nella storia i fotoreportage di persone che sfidavano le zone calde abbiano aiutato a sensibilizzare l'opinione pubblica circa lo stato di degrado e di lesione dei diritti umani stessi a cui il popolo in zone di guerra e' sottoposto. Tanto per fare un esempio, pensi che le immagini di Piazza Tienanmen ti sarebbero arrivate se i giornalisti avessero rispettato i coprifuoco? E cosa avresti fatto se i cinesi li avessero catturati e fatti prigionieri?
Idioti magari si', ma non vedo perche' egoisti. Non puoi continuare a condurre ogni ragionamento secondo i tuoi canoni di vita. Non puoi escludere a priori che una persona senta la necessita' di fare qualcosa per gli altri. Stolto e imbecille, magari si'. Pero' egoista non direi.Ma io mi chiedo ... Se ti dicono che alcune zone non puoi visitarle se non sotto scorta, che cazzo ci vai a fare da solo/a? Bisogna proprio essere degli egoisti e pure idioti
In ogni caso, tornando al nostro caso, ti chiedo con onesta': tu sai dove e in che condizioni di sicurezza era Torsello quando e' stato rapito?
Bella frase. Che c'entra? Quali liberta' ledono?E' un pò un caso analogo a quello dei turisti che vanno in Yemen a farsi rapire, cioè io non capisco sti personaggi, continuiamo a ricordarci che la propria libertà finisce dove inizia quella altrui.
In ogni caso, non e' un caso analogo veramente per niente con i turisti. perche' i turisti vanno li' a divertirsi. Li', ti ripeto, non puoi decidere tu che si tratta di divertimento.
Io credo che se fosse stata, appunto, la Fallaci, o qualche altro giornalista che non si fosse creato intorno un'aura di "comunistello", come amano dire qui, ti saresti posto meno a difesa del rispetto per la nazione e piu' a difesa della liberta' di informazione.
Andare "a zonzo" in paesi considerati rischiosi significa essere altamente egoisti e irrispettosi verso la propria nazione.
your daily mod
tendo asintoticamente a Chuck Norris
BTW, ti invito a non esporti piu' in succinte difese del dovuto rispetto per i morti, visto che non sembri averne molto.
Non contesto questa frase. Mi aspetto pero' che tu mantenga coerenza, e accetti che altre persone chiamino scemi o idioti persone che muoiono e che tu stimi.
your daily mod
tendo asintoticamente a Chuck Norris
non ho rispetto per i morti? lol che stai dicendo?
Lo accetto tutti i giorni altrimenti non sarei ancora qui a postare su forum news non credi?
cmq ti rispondo al post precendente.
Che tu lo voglia o no, ci sono anche grandissimi giornalisti che mai si son fatti prendere... perchè?
Che abbiano rispettato anche in minima parte le famosissime norme?
Che non le abbiano rispettate ma almeno hanno usato il cervello e non si son fatti "prendere"?
E cmq si, se vuoi fare lo scoop in zone rischiose, sai a cosa vai incontro e DEVI ASSUMERTI LE TUE RESPONSABILITA'.
Se ti fai prendere ne va di mezzo l'intero paese...
Io sono intransigente quando sento qualche stupido giornalista che appena liberato dice: eh ma io ci tornerò là blablabla.
Ma che cazzo di rispetto hai verso la tua nazione?
Cioè c'è gente che rischia la vita per recuperarti, la loro vita vale meno della tua e della tua libertà di informazione?
La differenza tra un buon giornalista e un cattivo giornalista che tu lo voglia è anche questa, rischiare sapendolo fare.
Io non sono d'accordo sull'infrangere delle regole stabilite, ma se uno lo fa senza farsi sequestrare nessuno lo verrà mai a sapere, ma soprattutto nessuno sarà danneggiato da una scelta rischiosa e discutibile.
Ho fatto un po' di casino. Sorvola, pls.
Stringendo, quello che tu dici e' un po' nebuloso.. sopratutto perche' confondi giudizi etici con giudizi di legittimita', con giudizi di capacita' nello svolgimento del proprio lavoro.
Chiariamo:
- tu- come me- non hai idea della situazione in cui questo giornalista e' stata rapito, ergo non sai se rispettava o meno le famose "regole"
- tu - come me- non hai idea di che rigore istituzionale abbiano queste regole: sono consigli (come quelli della farnesina ai turisti)? Sono leggi? Sono nel codice deontologico del giornalista? Perche' se - ipotesi - i militari dicono: "li' e' pericoloso", non significa "li' non ci puoi andare".
- mi pare di capire che tu abbia percezione del fatto che i giornalisti considerati "grandi" sono stati capaci di infrangere queste regole passandola liscia. Qual e' la tua posizione chiara a proposito? perche' non si puo' dire: se infrangi le regole e ti va bene sei un grande, se ti va male sei un infame. O lo accetti o non lo accetti.
your daily mod
tendo asintoticamente a Chuck Norris
Io vorrei solo che molte delle persone che sparano sentenze random sulle "comunistelli" e i "filoisalmici" facessero un secondo di pausa nel loro sprpoloquio e si fermassero a riflettere su 2 cose;
1) la libertà di stampa e di espressione è uno dei punti fondamentali che caratterizzano la cultura occidentale, che tanto paiono amare, dalle culture illiberali che (stando alle affermazioni dei massimi esponenti della destra) andiamo a combattere. E in zona di "guerra" la libertà di stampa è garantita proprio dai giornalisti/reporter/fotografi indipendenti (come Baldoni o come moresello) che rischiano la pelle in prima persona per portarci una voce non ufficiale su quello che sta accadendo.
2) associazioni come un ponte per baghdad, intersoss, emergency e quant'altro hanno il merito di portare nei paesi disastrati dalle guerre e privi spesso dei più elementari servizi un minimo di assistenza e dis ervizi che salvano centinaia di vite umane, mostrando in quei paesi che la cultura occidentale non è solo iperliberismo, ma anche solidarietà e partecipazione.
Ora a voi può non fregare nulla di tutto ciò, ma per onestà intellettuale dovete portare rispetto per queste persone....
7500 euro al mese? Fonte per cortesia e non spariamo dati a caso... io ho un amico che lavora per Intersos e si è fatto mesi e mesi in afghanistan e Kossovo a 1500 € al mese... poche palle signori.
Non confondete gli operatori dell ONG con i turisti di avventure nel mondo per favore...
Uppo Jami.
aggiungo una nota per chi dice "sanno a cosa vanno incontro ecc.."
Da una parte è vero , anzi verissimo , credo che nessuno dei rapiti abbia mai pensato di andare in queste zone calde senza rischi , così come uno sminatore sa che rischia di rimetterci le braccia quando fa il suo lavoro, però non per questo gli si nega l'indennizzo se rimane mutilato , o lo si lascia morire al suolo. Ci sono persone pagate per intervenire in questi casi , per mediare e anche per rischiare la propria pelle andando a salvare questi sciagurati.
Io non condivido le idee di molti di questi giornalisti , però ne ammiro il coraggio e la professione che fanno , avere diversi punti di vista in quelle zone spesso aiuta ad avere quantomeno un'idea della verità.
Per quanto riguarda quelle persone che vengono pagate per prestare servizio in queste famigerate regioni del mondo non voglio generalizzare , sicuramente , come in tutti gli organismi del cacchio che si rispettano , ci sarà qualcuno che se ne approfitta , credo però ugualmente , che molte di queste associazioni siano formate da persone che credono oin quello che fanno e lo fanno per un compenso "minimo", non ci trovo nulla di deprorevole anzi...
Non fatevi venire subito il veleno appena sentite il nome della sgrena o di torsello , anchio come molti di voi ho principi abbastanza differenti dai loro , però quantomeno rispetto il loro lavoro.
se la zona è a rischio e c'hanno rapito già delle persone chi ci va lo fa a suo rischio e pericolo, conscio delle difficoltà a cui va incontro.
Non capisco perchè se il sig X va in zone di guerra col suo bel stipendino da zone di guerra, poi devo tirarcelo fuori dai guai io (visto che i soldi sono anche miei).
Capita la prima volta? Paghiamo per carità, è giusto. Capita 3 volte? Che ci resti li (tanto trattano tutti benissimo) sapeva a cosa andava incontro e non vedo perchè dovrebbe lo stato prendersi l'onere di riparare a una sua avventatezza.
Si, avrò il cuore di pietra senza dubbio, ma non capisco perchè la gente fa quello che vuole e poi chiama altri per riparare al danno fatto.
Se uno SCEGLIE di andarci sa bene a cosa va incontro. Troppo comodo fare il figo e andare in mezzo ai casini sapendo che altri te ne tireranno fuori.
E per inciso, non si tratta dei "soldi" in se, ma del modo in cui quei soldi andranno utilizzati.
Lo dico crudamente: preferisco vedere morire quello che ha scelto di andare li piuttosto che X persone "innocenti" all'attentato del giorno dopo finanziato da quel rapimento.
Lo stato blocca i soldi alle famiglie dei rapiti (giustamente direi) perchè il rapimento non venga preso troppo alla leggera e poi non fa niente contro i pincopallino che cercano gloria a spese di altre persone.
Finisco col dire una cosa cattiverrima ma che spesso mi ha fatto pensare:
e se non tutti i rapimenti fossero reali?
Vedo gente rapita per settimane che torna e ringrazia i rapitori, gente che dice che ci vuole tornare al più presto... gente senza il minimo rispetto e pudore. Chi mi dice che tutto ciò non sia una fantastica montatura? Lo dico con chiarezza, qui dentro c'è gente che se rompe uno specchio da la colpa a Berlusconi; chi mi dice che tali rapimenti non possano essere stati inscenati per contrastarlo?
Sembra una cosa tanto incredibile? Onestamente all'inizio pareva anche a me, ma piano piano ho deciso che quest'ipotesi non era da scartare. Ne ho viste troppe che mi hanno fatto pensare, troppe per delle persone che in teoria sono state in bilico tra la vita e la morte per giorni, troppe per chi invece di ringraziare chi le ha salvate ha ringraziato chi le ha rapite... e sappiamo a chi sto non molto velatamente alludendo.
Vogliono andarci? Non chiedano a me di riportarli indietro.
EDIT: tanto per finire lo sfogo;
Dite che riportarli indietro sia giusto perchè un vivo è meglio di un morto... ma da quel che vedo io ci sono vivi più vivi degli altri, vivi per cui si fanno appelli, vivi per cui si organizzano marce/fiaccolate e dall'altra parte vivi che meritavano di morire perchè erano andati li.
Vogliamo dare valore alla vita in se? Non è mai stato fatto da chi doveva farlo quindi non vedo perchè dovrei farlo io con i miei soldi.
Last edited by Kalgan; 6th November 2006 at 16:40.