riprendendo in parte il discorso del topic "falsità e donne" senza generalizzare, ho sempre odiato farlo; in questi giorni ho vissuto sulla mia pelle cosa sia la falsità, non quella creata da un trucco, da un make up da "trasformista"; ho visto quella che credevo una favola diventare un incubo, ho visto crollare sogni e desideri e vedere tutto mascherato da un alone di menzogne, da scuse banali, da frasi inutili che lasciano il tempo che trovano e l'amaro in bocca, ho assistito impotente allo sgretolarsi di un rapporto e con la consapevolezza di nn poterci far niente. Ora io non so se donne e falsità viaggiano sempre mano nella mano,continuo a sperare che non sia così; con questa mia esperienza ho provato in prima persona cosa vuol dire rendersi conto che per un certo periodo ciò che c'è stato era solo solo una farsa, un teatrino e ciò che ne ho tratto è ke sono orgoglioso di essere uomo, o forse dovrei dire ragazzo visto la mia ancora giovane età, e spiattellarle in faccia le cose quando nn vanno, quando qualcosa non c'è più, perchè saper di aver vissuto in una bugia fa più male che neanche il rendersi conto che è finita. Con questo post nn voglio suscitare pena o risultare patetico, solo portare quella che da qualche giorno è la mia visione di cosa sia la falsità legata ad una donna: il male più grande che si possa fare ad una persona che per un certo periodo ha dato l'anima per una storia.