Dopo il successo di Kill Bill, Tarantino, spronato dall'amico e pupillo Robert Rodriguez, decide di dare vita a un film in due episodi horror che riprende i fasti dei film che aveva amato durante l'adolescenza, l'estetica e le trame deliranti dell'exploitation ed effetti speciali grossolani. Il risultato è Grindhouse, un film diviso in due episodi: A prova di morte, con Kurt Russell, diretto da Tarantino, uno slasher narrante di un misogino schizofrenico che elimina le sue vittime a bordo di un'auto truccata e potentissima; Planet Terror, con Rose McGowan, diretto da Rodriguez, uno splatter narrante di un'epidemia in cui gli infetti divengono zombi.
Nonostante le ottime aspettative per il film, la pellicola non ottiene il successo sperato, probabilmente per il fatto che l'intenzione dei registi era quella di ricreare l'atmosfera delle "grindhouse", i cinemini a basso costo dell'America anni settanta, che il pubblico non aveva apprezzato all'epoca e non apprezza nemmeno adesso che sono passati trent'anni.
Altro punto debole del film risulta l'impiego massiccio di effetti speciali in CG miranti a ricreare gli effetti speciali grossolani dei B-movie d'exploitation. Questi infatti, insieme ad altre inezie, hanno scialacquato il denaro della Dimension Films di Rodriguez e della A Band Apart di Tarantino oltreché del produttore esecutivo Harvey Weinstein. Il punto debole è stato voler ricreare con eccessivo spreco di capitali dei film che venivano, al contrario, girati con budget ridotti all'osso e che, nonostante questo, ottenevano attenzione per la sensazionalizzazione della violenza e delle scene di sesso.
Tarantino ha presentato comunque A prova di morte al Festival di Cannes del 2007.