E' molto semplice: finchè non chiude con il comunismo, la sinistra correrà sempre il rischio di coltivare frange violente ed eversive. Perchè l'idea di rivoluzione è quella.
Finchè continuerò a vedere le distribuzioni degli opuscoli leninisti e trotzkisti nelle zone universitarie, non riterrò risolta la questione.
Forse sono solo io a vedere le bandiere, i pugni alzati e gli slogan rivoluzionari (che ormai sono qualcosa meno che patetici) nelle feste dell'unità e in certi ambienti della sinistra giovanile.
Nessun altro conosce gente fra i 20 e i 30 anni che ama raccontarsela sulla lotta di classe e vagheggiare sulla mitologia comunista, dalla Rivoluzione a Cuba, dalla dialettica servo-padrone alla "violenza di massa"? Nessun altro conosce gente che si ritira su "il vero comunismo non è mai stato messo in pratica realmente", appena la si metta davanti ai fatti storici?
Ecco, le devianze vengono da quegli ambienti lì, che sono tutti interni alla sinistra democratica, sia essa Rifondazione, PCI, DS o sindacato.
Minoranze risibili, ovviamente, perchè la maggior parte di quella gente si dice comunista per moda o per forma, ma sarebbe già una cosa decente se certe idee sconfitte dalla storia e dagli uomini non entrassero più in parlamento.