La mia insegnante di Inglese non mi aveva preparato al loro "wath's up"
1 mese per capire come si dovesse rispondere
La mia insegnante di Inglese non mi aveva preparato al loro "wath's up"
1 mese per capire come si dovesse rispondere
The pen in on the table!
I love the flag of america, hundreds of stars and strips
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tornando in topic, ho avuto la fortuna di conoscere un professore americano di fonetica, amico di mio zio (), oltre ad avermi spiegato alcuni concetti del parlato, l'inglese scritto è un inglese differente dalla traduzione della grammatica italiana... farsi capire è un conto, parlarlo come un mother fucke... tongue è un altro...
Quante menate...
1) Inglese != Americano. E questo non vuol dire che l'inglese come si insegna a scuola sia uguale all'inglese che parlano in Inghilterra, anzi, l'Inglese parlato è molto più difficile da "capire" dell'americano.
2) Anche a 70 anni si può imparare una lingua. Certo è più difficile che in tenera età, ma si può fare tranquillamente.
3) Avere un "accento" italiano non significa non sapere parlare inglese. Non serve fare i paraculo con la pronuncia, eh. Se mi dite che inglese parlato != da inglese insegnato a scuola ok, vi do ragione finchè parliamo di grammatica e sintassi, per il resto non c'entra assolutamente niente. Quanti anglofoni conoscete che parlano l'italiano senza accento? E daje su...
Non faccio nomi giusto per far capire che è un discorso che esula dalla politica. Quello pelato mette inseme due o tre parole imitando una parlata pseudoamericana, dando origine ad una frase grammaticalmente incorretta. Eh, ma ha usato la parlata texana!!
Che marea di "ioioioio" parlo meglio qui e li...
Le solite chiacchiere da bar, finché la cosa non si dimostra
Faramjr, quando impari una lingua "sul campo" è normale che a volte crei frasi con una grammatica sintatticamente scorretta, e tendi, per facilitare la comprensione di quelli con cui parli, ad assumere un accento che ti consenta di limitare l'impatto della difficoltà di pronuncia a vantaggio della facilità di comprensione dell'interlocutore.
Quello che evidentemente non sapete è che questa cosa te la insegnano nei corsi full immersion orientati a studiare un inglese operativo e parlato piuttosto che la capacità di scrivere. Conta molto di piu' far arrivare il suono delle parole in maniera chiara e comprensibile che non aver pronunciato la singola parola come se fossi l'Oxford Dictionary... e questo vale sia per l'inglese che per lo slang americano.
Oh se poi volete rimanere convinti delle opinioni fate pure, io con sto sistema parlo inglese in tutta europa e negli USA senza difficoltà e ho sempre ottenuto ciò di cui avevo bisogno senza dover ricorrere ai disegnini, o senza far addormentare l'interlocutore perché stavo sbrogliando la frase come se fossi un accademico inglese del 1850.
Jarsil, the Nervous Admin of [W] Forums
Originally Posted by Ipnotik
Originally Posted by spinoza.it
E come si deve rispondere allora??![]()
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Cmq a scuola ti devono x forza insegnare l'inglese grammaticamente corretto, poi sta anche alla persona interessata ampliare le sue conoscenze.
Certo che alle superiori 3 ore di inglese alla settimana sono una miseria ai giorni d'oggi, ma l'importante è fare letteraturahhh e storiahhhh, bisogna conoscere i poetihhhhh italianihhhhhh, il latinohhhhhh, e quello che facevano i trisavolihh dei flinstone in mezzo alla steppagliahh africanahhhhhh.![]()
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frega 0 se la mia squadra ha gli scarpari in campo ma ha il bilancio in pari onestamente, io pago l'abbonamento per vedere una bella squadra giocare a calcio, non per fappare sul bilancio in pari.
In mancanza di regole è così è inutile girarci intorno, chi lo fa è solo perchè non vince un cazzo e deve attaccarsi a qualcosa..![]()
In questo tuo corso ti hanno insegnato solo la pronuncia?Credo assolutamente di no, e sicuramente avevi una bella base di grammatica e lessico su cui lavorare. Ribadisco che trovo assolutamente ridicolo far primeggiare la parte fonetica rispetto a tutto il resto.
Poi chiaro che ti devi far capire e che quindi la pronuncia non deve essere quella che ti insegna il professore di diritto che a malapena sa parlare l'italiano e che si è riciclato come professore di inglese.
Ci sono anche insegnanti bravissimi a parlare la lingua e bravissimi ad insegnarla, e quasi spesso sono o madrelingua inglesi o hanno passato diverso tempo a studiare/lavorare in Inghilterra. La pronuncia che ti insegnano perciò è quella inglese classica. Dubito che qualcuno abbia difficoltà a capirti se usi quella pronuncia correttamente, cioè non italianizzandola stile Rutelli.
E ti ripeto anche che ti do ragione sullo slang e i modi di dire anglo/americani (che riguardano anche espressioni di uso comune). Nessun corso te li insegna quelli, non tutti per lo meno, serve l'esperienza (e i politici di esperienza dovrebbero averla accumulata durante il loro lavoro).
si vabbeh jarsil ma non puoi chiedere polemicamente chi abbia il bground dialettico per criticare i 2 zotici e poi fare il santommaso quando qcuno ti risponde, peraltro sostenendo nella stessa sede che il tuo metodo funziona.
cmq, ricorda sempre di distinguere fra parlare e ascoltare... io sono un ascoltatore e lettore di ottimo livello, ma per parlare e scrivere ho bisogno di un certo assestamento per entrare un po' nel flow.
certa e' una cosa..se parli il queen english e sai solo il queen english magari non capisci lo slang pero' ti fai intendere meglio che se accosti sostantivo a sostantivo nella speranza che l'interlocutore unisca i puntini...
ihc
btw...fra poco do' il toefl, qcuno di voi l'ha dato? quanto e' complessa la parte speaking?
your daily mod
tendo asintoticamente a Chuck Norris
che centra anche io se trovo un testo in inglese a grandi linee magari lo traduco ma la stess cosa se me la parlano è molto più difficile, scrivere vabbè lo è ancora di più.
Io a scuola ho fatto sia inglese che frencese ma la differenza è semplicemente che in inghilterra ce so stato 2 volte per un massimo d 30 giorna in Francia le volte che ci so stato non si contano c'ho i parenti a cannes e nizza, vedesi che , se pur con una pronncia francese agghiacciante( e i cuginetti sono molto pignoli) bene o male salvo rare eccezioni non ho problemi a farmi capire e capire un discorso, certo non parlo come un francese ma insomma per una situazione ed esigenza turistica non ho mai avuto problemi, l'inglese è tutt'altra cosa lo leggo si se mi parlano a rallentatore non scambio l'albergo per il cimitero ma di sicuro non è che mi ci posso metterr a discutere per strada, e questo semplicemente perchè quello che ho imparato a scuola non basta serve assolutamente recarsi l e stare almeno un periodo di tempo lungo a contatto solo con gente di altre lingue.
Mia zia in francia ( che poi è italiana) non me dava la colazione se non glie lo chiedevo in francese la mattinae non vi dico che trauma è stato a 18 anni trovarsi in senegal dentro un casinò/night a cercare mio zio.
Il mio corso è consistito nello stare per parecchio tempo in inghilterra e negli USA, senza italiani intorno. La miglior palestra per le lingue che esista.
E si, anche io ogni tanto sbaglio affiancando due sostantivi ich... e continuo a ripetere che non conta un emerito cacchio.
La conoscenza di una lingua straniera non si misura nel pronunciare correttamente o nell'impostare una frase senza sbagliare mai il costrutto. Si misura sulla base della capacità di ARTICOLARE un discorso, anche sbagliando la grammatica, perché è indice che a) si sa cosa dire, b) si sa cosa si vuole far capire agli altri, ovvero si ha chiaro in testa il concetto da esprimere. In questo aiuta solo la pratica, non c'è studio o corso che tenga, e giudicare l'inglese parlato di qualcuno dal fatto che ha "una pronuncia agghiacciante", per me, e sottolineo per me, è da perfettini del cazzo che l'inglese lo parlano perché lo hanno studiato ma non devono farne la loro prima lingua per necessità.
Jarsil, the Nervous Admin of [W] Forums
Originally Posted by Ipnotik
Originally Posted by spinoza.it
Bohf.. questa e' un'opinione tua. Tu hai chiesto chi e' che si sentiva in diritto di criticare B. e R. .. ti hanno risposto di si', e hai detto : no, non vale/no, come faccio io e' meglio/ non vi credo se non vedo...
Dipende da cosa ci devi fare. Se sei al porto e devi capirti su quante zucchine devi imbarcare per ny puoi anche fare a gesti.. ma se devi leggere un contratto/ un testo scientifico/di studio.. se devi scrivere un documento per spiegare qualcosa di piu' complicato del normale, la grammatica serve eccome.
La conoscenza di una lingua straniera non si misura nel pronunciare correttamente o nell'impostare una frase senza sbagliare mai il costrutto.
Si misura sulla base della capacità di ARTICOLARE un discorso, anche sbagliando la grammatica, perché è indice che a) si sa cosa dire, b) si sa cosa si vuole far capire agli altri, ovvero si ha chiaro in testa il concetto da esprimere.
Ma guarda che in ogni lingua - al di la' dell'effetto facciata/impressione che fa il saper /non saper parlare bene una lingua straniera, la grammatica non e' che serve per fare impazzire la gente, ma per significare cose diverse. Se non la sai, puo' darsi che ti trovi in condizioni in cui non hai i mezzi per esprimere un concetto che sia piu' articolato delle frasi "turistiche"
Io invece credo che ostinarsi a pronunciare male qualcosa, non desiderare in alcun modo correggersi, e affidarsi al fatto che tanto se vogliono capire capiscono, cosa che poi porta in genere a quelle scene in cui chi parla pensa che sia necessario alzare il volume per farsi capire, sia un po' maleducato.In questo aiuta solo la pratica, non c'è studio o corso che tenga, e giudicare l'inglese parlato di qualcuno dal fatto che ha "una pronuncia agghiacciante", per me, e sottolineo per me, è da perfettini del cazzo che l'inglese lo parlano perché lo hanno studiato ma non devono farne la loro prima lingua per necessità.
Poi, oh. si sopravvive. Ma fra uno che ha difetti di pronuncia dovuti alla lingua mare e uno che al ristorante si esibisce in "Io pizza salame carciofi" la differenza c'e'.
your daily mod
tendo asintoticamente a Chuck Norris
Ok... ma lo hai provato in pratica? L'impressione che dai è che no, non l'hai provato.
Non sto parlando di turismo o di roba semplice. Ti ricordo che io con l'inglese ci lavoro nel mondo dell'informatica, che è un linguaggio in cui DEVI capirti altrimenti non viene fuori niente.
Se ti portano una pizza con salame e carciofi, no. Questa è una tipica visione che abbiamo in Italia col complesso di inferiorità che ci porta a pensare che la gente ci prenderà in giro se non parliamo bene la loro lingua... Quando uno straniero ogni tanto prova a parlare in Italiano e magari dice uno strafalcione lo prendiamo per imbecille o gli rispondiamo, se abbiamo capito cosa vuole? Ecco, lo stesso fanno all'estero.Ma fra uno che ha difetti di pronuncia dovuti alla lingua mare e uno che al ristorante si esibisce in "Io pizza salame carciofi" la differenza c'e'.
La conoscenza della lingua non è una cosa che prevede per forza un diploma universitario e una perfetta conoscenza della stessa... è una questione di utilità, e io preferisco uno che pur con difetti di costrutto grammaticale capisce ciò che gli viene detto (ancora poi, io dico parlare e voi mi rispondete leggere testi difficili, carciofi contro melanzane...), e può evitare di ricorrere costantemente al traduttore simultaneo, piuttosto che uno che è in grado di scrivere meglio di Churchill ma poi non riesce a fare una conversazione perché impiega 5 minuti per costruire a puntino nella sua testa ogni frase.
Se usciste dal mondo della teoria per 5 minuti, capireste cosa intendo. Quella che state enunciando voi è forma, io sto parlando di sostanza.
Btw, a chi obiettava che probabilmente io ho avuto un buono studio di grammatica, rispondo solo che ho studiato francese a scuola. E che di francese non ricordo un cazzo, mentre l'inglese lo parlo correntemente.
Jarsil, the Nervous Admin of [W] Forums
Originally Posted by Ipnotik
Originally Posted by spinoza.it
assolutamente concorde con te...troppe cagate legate ai poeti e poi se usciamo dall'italia non sappiamo dialogare...cmq sia dire "Yes,I am" è grammaticalmente corretto ma non troverai mai un americano che lo fa anzi...la prima settimana dici Yes,I am la seconda Yes dalla terza ci parti di Yeah e gg...e questo non parlando di ragazzini yo yo ammmericani ma professionisti di 30/40 anni...