Quindi nella tua ottica ricade anche il "non ho voglia perché voglio iniziare a realizzare qualcosa" ricade nell'immaturità.
Non che ne avessi molti dubbi sulla tua opinione eh, ma è bello leggere queste conferme da una persona che per abitudine si mette in discussione (pfffff

)
Quanto a questo:
Non t'è mai venuto il sospetto che albanesi o atei non c'entra niente, e che magari questo tuo modo di fare non ti porta a essere proprio l'elemento piu' digeribile in una comitiva di amici?
Così, giusto per riflettere... magari ti torna utile soffermartici un secondo, che dici?
Sul discorso musulmani buoni/cattivi, non mi dilungo... è un idiozia generalizzare in entrambi i versi, ma volevo far presente una cosa a Jamino... è vero, noi come italiani emigranti abbiamo persino esportato la Mafia, ma non c'è traccia per quanto ne sappia nella storia dell'emigrazione italiana di "Pretese" nei confronti dei governi USA, tedeschi, francesi, belgi, riguardo a fantomatici "diritti". Si andava lì, si lavorava come bestie, e si rispettavano le leggi del paese o si finiva in galera per non averle rispettate... Non credo che gli italiani all'estero abbiano imposto scuole con il crocifisso obbligatorio a new york... queste son cose che devono venire con l'integrazione pacifica, non con la pretesa tout-court, ed è su questo che la gente si incazza verso molti musulmani. Non è il loro diritto - incontestabile - ad avere la moschea. E' la pretesa di averla dove vogliono loro, come vogliono loro, e soprattutto è la pretesa di portare costumi che sono palesemente in contrasto con le LEGGI italiane, a costituire il problema. Nessuno vieta di essere musulmano e di andare a pregare in moschea. Ma così come l'operaio cattolico non può fermarsi per pregare nei vespri se fa il turno di notte, l'operaio musulmano non può fermarsi per stendere il tappetino da preghiera verso est al tramonto. E non è denigrazione o razzismo, è buon senso. E non deve pretendere di poterlo fare, perché qui non funziona così e il primo passo verso l'integrazione lo deve fare chi arriva, non chi accoglie.