e' una questione di differenza fra giudizi personali, sociali e "psicostorici (?) "
personalmente, non giudico una persona perche' e' gay.
socialmente, e' un cittadino come un altro. non lo discrimino perche' e' gay.
nel terzo punto di vista, la crescita -numerica- del numero di omosessuali e' sintomo, insieme ad altri, della scarsa forza vitale di una popolazione.. con le molte altre forme di abitudini e comportamenti interni alla vita sessuale... ma sono incluse nel nostro modo di essere civili e progrediti, per cui le accetto...anche se ci condannano.