vabbè vegeta era per scrivere una frase d'effetto idiota -_-
Usiamo la macchina di turing per simulare un qualsiasi calcolatore esistente, codifico secondo codifica binaria la macchina di turing e le passo come input se stessa codificata in binario, a seconda delle stringhe o non sono accettate (il quale insieme compone il linguaggio di diagonalizzazione) o sono accettate ma non c'è garanzia di arresto (cioè non è in grado di riconoscere il linguaggio), questi sono linguaggi ricorsivamente enumerabili, cioè stiamo parlando di un problema indecidibile.
Simile per il dilemma del "ciao mondo", io non sono in grado di scrivere un qualsiasi programma H che preso un programma P e un input I per P mi dice se P eseguito con input I mi stampa "ciao mondo".si ma quello che manca è come gestire strati e memoria, un cervello non è una zuppa di dati, questi dati devono essere catalogati incastrati gestiti e interfacciati con l'esterno, io nasco senza dati, non sto instandby finchè muoio ma ricevo degli stimoli che vengono assimilitati e imparati. Questo via software come lo esprimi?
Inoltre la nostra intelligenza è strettamente legata ai nostri sensi e agli stimoli, come pensare di creare una AI che non abbia uguali, ad esempio, sensi rispetto a noi?