parecchi anni fa, quando ancora si affacciavano i primi gsm in concorrenza con gli analogici, ricordo questo episodio:
ero a teatro per vedere teo teocoli, trash come sempre, dal vivo faceva sbellicare (all'epoca lavorava con gialappas ed era sulla cresta dell'onda).
il primo esordio fu come quello di un medico che mette a proprio agio il paziente: battute visibilmente improvvisate, impressioni della città, etc, lo fanno in molti comici. poi, prima di iniziare lo spettacolo vero e proprio, ammonì la prima fila, che doveva sbraitare, ridere, piangere, lanciare pomodori, arrampicarsi sul palco, tutto tranne fare quello che faceva: sgranare gli occhi e subire passivamente come fosse un televisore.
ora, a distanza di quasi 15 anni, c'è una nuova razza di pubblico, quella che vuole assolutamente rendere partecipi amici e colleghi del fatto che si assiste a un evento... che sia un concerto, una gara sportiva, una gita fuori porta, un matrimonio... i fotografi professionisti (o aspiranti tali, ugualente attrezzati) devono vedersi affiancati da telefonini che fanno il rumorino dello scatto con l'altoparlante... che spesso si mettono davanti, per fare una foto da mezzo mpixel tutta mossa e sovraesposta, immaginatevi il risultato se si tenta di fotografare valentino rossi col telefonino.... non parliamo poi dell'ultima moda in voga alle superiori, mostrare le proprie gesta ai compagni di classe con video erotici/porno fatti col telefonino e distribuiti a mezzo istituto (mezza italia, quando vengono bene)
io sinceramente odio anche le digitali compatte, non tanto per l'oggetto in se ovviamente, ma per l'utilizzo che ne si fa... prima la fotografia era arte, mitizzata e studiata,
voi?