ha ragione gala...
la colpa e di tutti e di nessuno , sono un serie di cose e non è colpa solo dei cinesi anzi...
Il problema no nè la produzione in cina piuttosto che in Polonia piuttosto che in albania o salcazzo dove volete. Questo FA parte del commercio mondiale.
Ciò che non è accettabile è che tutta la produzione venga copiata, senza alcuna autorizzazione del proprietario e con il benestare del governo cinese, che poi fornisce anche aiuti per buttarla sul mercato europeo senza dichiarare che è un clone ma spacciandola per l'originale.
Un conto è parlare di manodopera, un conto è parlare di truffa.
Quello che ha citato Don Zaucker è un moralismo inutile, è ovvio che una impresa economica capitalistica cerca di dare il lavoro nel posto ove gli costa meno. Ma non ha alcuna giustificazione il fatto che uno si veda rubare il proprio lavoro dal governo cinese senza poter far nulla.
Jarsil, the Nervous Admin of [W] Forums
Originally Posted by Ipnotik
Originally Posted by spinoza.it
e allora bombardiamoli il culo... tutti lo vorrebbero in fin dei conti... ma solo perchè non abbiamo la forza materiale per contrastarli.
O si gioca d'astuzia trovando l'espediente per rimanere in competizione o si effettua un bel downgrade a uomo delle caverne e si fa la terza guerra mondiale per due griffe di merda che spaccano il cazzo perchè gli copiano il loro marchio insulso.
DaocSpoiler
E' ingenuo pensare che i 2 fenomeni siano distinti fra di loro. A parte qualche caso, molte aziende che vengono "copiate" in realtà fanno produrre la roba in Cina.
Allora: è giusto sparare a zero quando i cinesi importano roba "contraffatta" a pochi soldi mentre se la stessa merce viene venduta come "originale" va solo a favore dell'azienda?
E per rispondere alla tua ultima affermazione: c'è una giustificazione secondo la quale gli operai europei, magari di una nazione del G8, si devono vedere "rubato" il loro posto da manodopera a basso costo in condizioni di quasi schiavitù?
Insomma, per farla breve: se il governo cinese permette alle aziende straniere lo sfruttamento di manodopera a bassissimo costo, a 12 ore al giorno, in condizioni di semi-schiavitù, secondo i nostri stessi "standard" morali ed etici, va bene, se invece il governo cinese permette l'esportazione di merci "contraffatte" va male?
Troppo comodo così.
loro sbagliano a mantenere le condizioni dei lavoratori a livelli disumani , e noi sbagliamo a lucrare andando la a produrre merce e poi risbagliamo quando c'incazziamo se ne viene fatta un po' di più anche per il mercato nero...
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scusa gala ma non è del tutto preciso il tuo discorso.
es:
Comprare il nintendo ds e leggere dietro made in china, ammetto mi da un po fastidio, ma in fondo ragionandoci penso che Nintendo abbia le credenziali per produrre materiale di qualità.
Se invece vedo giocattoli per bambini, scarpe, elettronica di basso livello (a esclusione del settore tessile, che devo ammettere che in questo caso in cinesi hanno esperienza) made in china importato da marchi random, evito di comprarlo, non ho la certezza della qualità, anzi ho la certezza del contrario.
generalizzando in entrambi i casi comunque l'operaio cinese lavora 12 ore al giorno e prende uno sputo di stipendio, ma quello è un problema che dipende dallo stato cinese e non da noi acquirenti.
dovrei andare a vivere nella foresta con gli indigeni e cmq non sono affatto incoerente, io compro made in china solo di qualità, ti ho fatto l'esempio nintendo.
Un conto è comprare prodotti made in china commissionati da aziende estere, un conto è comprare materiale made in china di aziende cinesi.
O vuoi forse paragonarmi un gioiello di tecnologia come il nintendo ds, con un prodotto random di elettronica interamente fatto in cina?
entrambi son "made in china" ma uno è cioccolato l'altro è merda.
Eh, no, troppo comodo stare qui a spalare merda sul governo cinese e sulle condizioni INFIME di lavoro degli "schiavi cinesi", e poi dire che siccome una cosa è prodotta da Nintendo/Sony/Lacoste/Ralph Lauren allora va bene, ma se non è marchiata no.
Ti faccio un esempio, vero e pratico: una polo di Ralph Lauren/Lacoste viene prodotta in Cina, poi loro che fanno, una parte della quantità prodotta viene esportata lo stesso senza marchio o con marchio "finto" (il mitico LACROSTE). La polo, di per se, è la stessa. La differenza è che, se ti compri una di queste polo, regali una marea di soldi a Lauren/Lacoste e basta, se la compri Lacroste ottieni lo stesso prodotto senza il marchietto inutile. Quindi il discorso sulla "qualità" è insensato e illogico: la Nintendo, che tu hai citato, produce in Cina per lo stesso motivo per il quale Nmila aziende producono lì, e cioé il costo infimo della manodopera.
Non esiste il discorso "qualità", è una favoletta per bambini che vi viene raccontata e solo le boghe ci cascano.
E questo è l'atteggiamento che io più sopra definisco ipocrita: se vuoi spalare merda sulla Cina, fallo, ma poi sii coerente con il tuo pensiero e NON sfruttare anche tu tale manodopera comprando qualsiasi cosa made in China.
non hai ancora capito il mio reply, prima di inalberarti, cerca di comprendere ciò che scrivo:
Visto che è IMPOSSIBILE evitare di comprare tutti i prodotti cinesi, cerco di evitare di comprare quelli di scarsa qualità, come fare ciò?
Evitando marchi cinesi, importati in europa da nonsisachì.
Se poi la mia sony bravia o il mio nintendo ds o il mio monitor philips o la scheda madre DFI del mio pc è made in china me ne strafotto, questi marchi mi garantiscono qualità del prodotto e che sia conforme alle normative europee, anche se è stato prodotto in cina.
Sinceramente del fatto che poi i lavoratori cinesi vengano sfruttati in fabbrica, non possiamo farci niente se non indignarci e sputare sul sistema cinese.
Boicottare il 100% dei prodotti cinesi è impossibile, non si tratta di ipocrisia ma di sopravvivenza.
Se ho alternative su un'acquisto, vai comunque tranquillo che eviterò il made in china.
Per il discorso del settore abbigliamento bisognerebbe aprire un altra parentesi, che secondo mè è un mondo a parte.