Prostituirsi non e' reato.
come detto da altri la legge cardine e' la famigerata legge Merlin del 58 (L.75/1958)
e' una legge che che prende spunto dal proibizionismo ottocentesco e che fa propri gli ideali di abolimento dello sfuruttamento della prostizuzione.
gli obiettivi di tale legge come si sa erano la chiusura delle case di tolleranza e l'abolizione della regolamentazione della prostituzione.
a tali obiettivi e' arrivata in maniera sia diretta che indiretta.
ad esempio la prostituzione non e' reato, ma lo diventa se avviene in case chiuse o bordelli, cosi come diviene reato sfruttare la prostituzione, questo con una normativa penale molto rigida che da un lato prevede forti sanzioni per lo sfruttamento e per tutti i fenomeni organizzativi, dall altro prevedendo ad esempio fattispecie come atti osceni in luogo pubblico, castrando cosi il luogo di consumazione dell'amplesso.
qualcuno ha detto che se lo fai a casa non e' reato, mica vero, semplicemente chi si prostituisce a casa rende il proprio appartamento un bordello e quindi rientra nella fattispecie.
Oltre allo sfruttamento ha ritenuto illegale l'agevolazione, l'adescamento e si puo' dire chiunque abbia rapporti sociali con le prostitute: affittuari, conviventi, accompagnatori, albergatori etc.
in buona sostanza il provvedimento ha fatto terra bruciata intorno alle prostitute arrivando al proibizionismo di fatto.
in due parole, per continuare, si può dire che vendere il proprio corpo non e' reato ma commette reato chi sfrutta il corpo di qualcun altro.
infine noto che qualcuno cita la Bossi-fini ed in maniera impropria forse pompato dalla cara vecchia informazione propagandistica da 2 lire, in quanto la bossi fini non si occupa di prostituzione direttamente ma lo fa in maniera indiretta e per altri motivi e non specificatamente alla prostituzione.
tanto per portare fonti che non siano la stampa scandalistica o quella di faziosita' politica:
Il Testo Unico sull’Immigrazione 25 luglio 1998 n. 286, all’art. 5, comma 5, prevede che il permesso di soggiorno o il suo rinnovo siano rifiutati "quando mancano o vengono a mancare i requisiti richiesti per l’ingresso e il soggiorno nel territorio dello Stato".
quindi non viene dato il permesso di soggiorno a chi non ha i requisiti quando dispone il testo unico (che NON e' la bossi fini, ma dal testo unico si deve partire per comprendere dove agisce l'intervento della bossi-fini stessa) e continua indicando quali sono questi requisiti:
l’art. 4, comma 3, dopo aver elencato i suddetti requisiti (scopo e condizione del soggiorno, disponibilità di mezzi di sussistenza sufficienti per la durata del soggiorno, etc.) precisa che non potrà essere ammesso in Italia lo straniero "che sia considerato una minaccia per l’ordine pubblico o la sicurezza dello Stato".
ecco dove interviene la Bossi-Fini concretizzando la "minaccia per l'ordine pubblico o la sicurezza dello stato" in fattispecie di reato tra cui compare anche lo sfruttamento o il reclutamento di persone in relazione alla prostituzione.
La legge 30 luglio 2002, n. 189 ha poi così integrato quest’ultimo comma: "Non è ammesso in Italia lo straniero […] che risulti condannato, anche a seguito di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per reati previsti dall’art. 380, commi 1 e 2, del codice di procedura penale ovvero per reati inerenti gli stupefacenti, la libertà sessuale, il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina verso l’Italia e dell’emigrazione clandestina dall’Italia verso altri Stati o per reati diretti al reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento della prostituzione o di minori da impiegare in attività illecite".
gli stranieri detenuti sono stati condannati nella maggior parte dei casi proprio per le suddette tipologie di reato, secondo quanto previsto dalla legge Bossi-Fini essi, una volta liberi, non potrebbero ottenere il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno in quanto privi di requisiti e sarebbero quindi destinati all’espulsione.
questo e' quanto ma si sa la stampa fa merda, e' la vera troia che si prostituisce al soldo del potere e quindi un intervento chiarificatorio e che concretizza un evanescente "ordine pubblico" viene interpretato dalla corrente politica opposta e cosi come sbandierato dalla troia dell informazione come "crociata contro le puttane", Italietta.
tornando al discorso base cioe' quello sulla prostituzione personalmente do un mio parere :rispetto alla realta' dei fatti preferirei tornare indietro a prima delle legge merlin, visto che il fenomeno c'e' e mai sara' placato, non per nulla e' il mestiere più vecchio del mondo, e probabilmente una disciplina degna renderebbe tutto piu sicuro non solo dalle organizzazioni che sfuttano e schiavizzano, ma anche da un punto di vista sanitario e sarebbe, infine, anche una bella valvola di sfogo per chi e' sessualmente represso/deviato... c'e' anche da dire che ormai con la disibinizione che c'e' in giro andare a pagare per trombare, con tutte quelle che la danno con piacere e gratis in giro e' pure anacronistico
edit: specifico si sa mai, chiaramente il mio commento sulla prostituzione vale per entrambi i sessi