
Originally Posted by
ihc'naib
si', wolfo, tutto sta a vedere se quei valori sono adatti a formare una comunita' (una che deve includere delle minoranze, perche' se parti dall'assunto che puoi forgiare _tutti quanti_ con dei valori morali ben definiti e non elastici, allora va bene la chiesa, va bene il nazismo, va bene il comunismo, va bene qualunque cosa, basta essere tutti d'accordo. il fatto e' che la natura dell'uomo e' quella di non essere d'accordo, quindi gli unici valori morali che possono dare solidita' a una comunita' non possono essere troppo spinti sul versante dell' "identita'", pena il danneggiare le minoranze, ma su quello della tolleranza e del rispetto.
Il fatto e' che questa ondata di trasgressione si pone - credo, e' un argomento molto complesso, e la mia opinione e' suscettibile a cambiamenti - in una forma di contrasto con quelli che erano i rigorosi valori religiosi dei genitori degli attuali 16enni.
Mi spiego: quando questi genitori che ora vanno a fare a botte coi presidi perche' sono troppo severi erano piccoli, a loro, prevalentemente, tutto veniva "proibito". Non fare sesso prima del matrimonio, non drogarti, non fare sesso se non per i bambini, non rispondere a tono ai genitori, non protestare, qualunque cosa accada, niente preliminari, non accettare cio' che e' diverso.. eccetra, eccetra... tutte cose da non fare. Loro, che si siano "liberati" nel 68 o semplicemente per contrappasso, ora -probabilmente- non sono piu' in grado di vietare, e allora sanno solo permettere. Eppure gia' tutti voi, che vi sentite libertini e sessuomani, e ve ne vantate, dite che se aveste una figlia non la lasceresti uscire di casa, per paura di "quelli come voi", fino a che non si sposa. Se questo avvenisse, sarebbe l'ennesimo contrasto.. che alla lunga, secondo me, porterebbe a una situazione ipocrita come quella statunitense, una societa' dove l'ossimoro dei "gesuiti tentatori" e' portato allo spasimo.
La mia opinione e' che ci siano un sacco di vie attraverso le quali si possono raggiungere buoni valori morali.. religione, esercito, sport, scuola, arte, lavoro.. alla base di tutto ovviamente ci sta la famiglia. Ma "scusarsi" dicendo che e' colpa della famiglia e' un misero tentativo della societa' di discolparsi. Se la colpa e' della famiglia, e' vero che e' dei genitori, ma e' anche, di nuovo, colpa della societa' che non ha saputo forgiare dei validi genitori: come sempre, le colpe sono condivise. Di certo, pero', se e' giusto denunciare i difetti di questi genitori, non e' altrettanto giusto per questo arrendersi, e ogni comunita' (come quelle che ho citato) deve impegnarsi a forgiare dei valori morali, che pero' possono funzionare solo se si basano sul rispetto e il controllo dell'altro, perche' il mondo e' troppo fluido per non proporti "l'altro" in continuazione.
E l'altro non e' solo una persona esterna a te, ma anche parti di te - come il desiderio sessuale - che vanno rispettate e controllate, non abbandonate a se stesse o represse.
Alla fine i valori morali non sono molto complessi. Non so quante "cose giuste" potrebbero venir lasciate fuori da un dettame semplice e sintetico come "rispetta gli altri e te stesso"
ihc