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Kveldulv
Moggi: "La cupola non esiste"
"Agito così contro i poteri forti"
"Ho agito così per non essere sovrastato, per non essere io la vittima dei poteri forti". Luciano Moggi avrebbe risposto così ai pm napoletani, che lo incalzavano durante l'interrogatorio. "La cupola non esiste - avrebbe detto l'ex dg bianconero, abbandonandosi anche alle lacrime - ciascuno in questo mondo pensa per sé e le alleanze sono ballerine. Sicché c'è conflittualità e assolutamente non accordo".
E' durato circa 6 ore l'interrogatorio di Luciano Moggi da parte dei pm napoletani Narducci e Beatrice presso la caserma dei Carabinieri di Roma. L'ex dg della Juventus, tra un caffè e molte sigarette, ha raccontato ai magistrati la propria versione dei fatti in merito allo scandalo intercettazioni che lo ha travolto. Secondo quanto si è appreso, Moggi avrebbe dapprima descritto ai magistrati una "panoramica" relativa alla gestione del mondo del calcio italiano, entrando poi nello specifico di alcune contestazioni contenute nell'invito a presentarsi emesso il 12 maggio scorso dai pm napoletani. L'ex dg bianconero avrebbe risposto, in particolare, a domande sulla vicenda del presunto sequestro ai danni dell'arbitro Paparesta e dei suoi assistenti nello spogliatoio di Reggio Calabria e sulla questione della preparazione delle cosiddette "griglie" arbitrali.
"E' per me un momento di grande stanchezza, ma ho cercato di chiarire ogni cosa", ha detto l'ex dg abbandonando la caserma romana. Le indiscrezioni filtrate dalla Procura parlano di un interrogatorio tirato, in cui "big Luciano", abbandonandosi anche alle lacrime, avrebbe spiegato di aver agito così per non essere sovrastato dai poteri forti. "La cupola non esiste, ciascuno in questo mondo pensa per sé e le alleanze sono ballerine. Sicché c'è conflittualità e assolutamente non accordo" avrebbe poi assicurato riguardo all'ipotesi formulata dai magistrati dell'esistenza di un gruppo di potere nel mondo del calcio. Poi, un appello accorato ai pm in difesa del figlio Alessandro, coinvolto nello scandalo Gea: "Lasciatelo stare, lui non c'entra niente con tutta questa storia".
Sarei proprio curioso di sapere a quali poteri piu' forti di lui si riferisce.Cazzo controlli gli arbitri, il mercato italiano calciatori/allenatori, le convocazioni in nazionale, i giornalisti.Non mi stupirei se avesse anche avuto appoggi politici.Ora vorrei che dicesse chi erano sti cazzo di poteri forti da cui si doveva difendere.