
Originally Posted by
Incoma
Partiamo dagli anni 70 appunto.
Dal 30% al 100% in 20 anni di pentapartito prima repubblica. I fattori di cui parli ci sono stati per tutte le nazioni, trovami un grafico in cui i numeri relativi o assoluti riproducono anche solo in parte quelli dell'esplosione del debito italico sullo stesso periodo.
Mentre altri stati facevano debito pubblico sotto controllo ed in maniera intelligente, ovvero per realizzare infrastrutture, ecc, noi lo usavamo per pompare il pubblico impiego, fare assistenzialismo, costruire un sistema pensionistico insostenibile mandando la gente in pensione a 40 anni con 16 anni 6 mesi e un giorno di lavoro con il sistema retributivo, sovralimentare le piccola impresa italiana che non ha retto al mercato globale se non per poche eccellenze, per finanziare la politica e gli enti pubblici o parastatali come alitalia, fs, eni, iri, ecc e soprattutto per rimpinguare i conti correnti esteri dei manigoldi che su questa roba hanno costruito fortune personali e familiari. Fare debito per fare occupazione statale o sussidi alle imprese e (poche) infrastrutture ha generato una aberrazione, ovvero milioni di dipendenti pubblici inutile e nullafacenti, aziende private localizzate che non hanno retto l'impatto della globalizzazione perche' in parte non competitive ed in parte guidate da sprovveduti arrivisti che si sono arricchiti sulla pelle dei lavoratori, e i pochi soldini che si sono fatti i nostri genitori o nonni ora ce li devono rendere con gli interessi per mantenere i figli o nipoti che a 35 anni sono alla ricerca di una prima occupazione degnamente retribuita. Esauriti quei piccoli capitali mobiliari ed immobiliari che ci siamo abbondantemente mangiati restera' solo l'immane fardello del debito pubblico.
E la causa non sono certo stati gli anni dal 90 al 2010.