Come richiamato sulla ns. precedente del 13 c.m. l’etilometro è “tarato”, ossia messo a punto dal laboratorio competente del Ministero dei Trasporti durante la “visita primitiva”, considerando lo scarto-tipo per evitare un ipotetico errore, ma con margine di tolleranza a vantaggio dell’utente e non dello strumento.
Riportiamo di seguito per quanto è di ns. conoscenza con riferimento alla normativa in vigore ed alle certificazioni degli strumenti in esame, le informazioni richieste:-
1. I margini di precisione dell’etilometro Draeger MKIII-7110 utilizzato alla sua perfetta funzionalità e temperatura di esercizio, tenendo conto in fase di registrazione delle tolleranze/ scarto d’errore: -
Tecnicamente lo strumento viene messo a punto(tarato) con tolleranze tanto maggiori quanto maggiore è il tasso alcolemico in base allo scarto-tipo come riportato dal DECRETO MINISTERIALE 22 maggio 1990, n. 196(G.U. n. 171 del 24.7.1990) al paragr. 4
Caratteristiche metrologiche nelle condizioni di riferimento :
4.1 Errori massimi tollerati
4.1.1 Specificazioni
Gli errori massimi tollerati su ogni risultato, in più o meno, sono:
- 0,016 mg/l per concentrazione inferiore a 0,400 mg/l;
- 4% in valore relativo per concentrazione fra 0,400 mg/l e 1,000 mg/l inclusi;
- 8% in valore relativo per concentrazione superiore a 1,000 mg/l e fino a-2,000 mg/l incluso;
- 16% in valore relativo per concentrazione superiore a - 2,000 mg/l e fino a 3,000 mg/l incluso.
4.2.2 Specificazioni
Lo scarto-tipo per ogni concentrazione inferiore od uguale a 0,400 mg/l deve essere inferiore a 0,006 mg/l in valore assoluto.
Lo scarto-tipo per ogni concentrazione compresa tra 0,400 mg/l e 1,000 mg/l incluso deve essere inferiore a 1,5% in valore relativo.
Lo scarto-tipo per ogni concentrazione superiore a 1,000 mg/l e fino a 2,000 mg/l incluso deve essere inferiore a 3%- in valore relativo.
Lo scarto-tipo per ogni concentrazione superiore a 2,000 mg/l e fino a 3,000 mg/l incluso deve essere inferiore a 6% in valore relativo.
4.2.3 Condizione di applicazione
Questi valori dovranno essere significativamente (in senso statistico) rispettati tenuto conto della possibilità che gli stessi possono essere superati per un valore massimo del 5%.
In breve l’etilometro viene tarato considerando il probabile errore, come nell’ esempio(indicativo) a seguire: tolleranza max dell’ 1,5% al valore di 0,5 g/l, tolleranza max del 3% oltre il valore di 1,5 g/l e cosi via. E’ impossibile che uno strumento tarato ad arte possa sbagliare, purchè utilizzato alle temperature dichiarate e sottoposto annualmente alla visita di controllo” obbligatoria”. Lo strumento è dotato di una procedura automatica che avverte se è in corso un’anomalia attraverso stampa o visualizzazione di un messaggio sul display ed in caso di anomalia grave o espirazione insufficiente o alcool in bocca non procede al test.
Ovviamente il libretto “di bordo” deve riportare la vidimazione annuale della visita di controllo obbligatoria.
2. L’alcooltest Fiala CEC o CEC1 ancorché trattasi di uno precursore di alta precisione con tolleranza metrologica del 5%, è uno strumento che viene utilizzato a supporto dell’etilometro MKIII 7110 esclusivamente nella funzione di screening, per evitare di attivare la procedura probatoria se non necessaria , compresa la domiciliazione obbligatoria del legale.( alleghiamo caratteristiche in fondo alla presente)
L’alcooltest Fiala CEC1 o CEC abbrevia semplicemente i tempi di pre-controllo e garantisce un controllo “non invasivo” date la sue caratteristiche chimico/fisiche.
Come Lei ben conosce il solo rifiuto al successivo controllo con l’etilometro “probatorio” o allo stesso Screening Fiala CEC o CEC1 è sufficiente ad elevare verbale per stato di ebbrezza.
Nel caso di un accertamento basato esclusivamente sulla “sintomatologia” del conducente , l’alcooltest Fiala CEC1 o CEC può essere utilizzato a supporto del rilevamento “qualitativo”per la presenza di alcool nell’organismo( l’alcool cambia integralmente lo stato chimico /fisico del reagente interno al prodotto) ed allegato come prova”qualitativa”, verbalizzando nei dettagli lo stato di ebbrezza riscontrato nel conducente attraverso il metodo”sintomatico”.
Premettiamo che in altri Stati L’alcooltest Fiala CEC/CEC1 è utilizzato per uso forense come prova probatoria (sia qualitativa che quantitativa); in Italia è solo considerato prova qualitativa, nonostante le sue alte qualità metrologiche.(
http://www.asaps.it/circolari/circol...01_Circ%20.pdf )