Gramsci... Gulag... e Juventus è un po' troppo.Il fatto che ci sia stato un processo non vuol dire che ci sia stato un processo giusto.
La giustizia sportiva non prevede le garanzie per l'imputato che prevede la giustizia ordinaria.
Il ricorso della juve, a quello che ho capito, oltre che sulla sperequazione delle sentenze, punta il dito proprio su questo mettendo in evidenza che il danno economico che deriva dalle sentenze è tale che perché sia leggittimo "causarlo" a una società il processo debba consentire effettivamente all'accusato di discolparsi, cosa che non è avvenuto nella giustizia sportiva.
Visto che probabilmente segui poco queste cose ti rammento che nella giustizia sportiva l'onere della prova è rovesciato, ossia è l'accusato che deve dimostrarsi innocente, non l'accusa che deve mostrare la sua colpevolezza.
Ora se consideri che le difese hanno avuto 3 giorni per analizzare le carte dell'accusa e che non gli è stato consentito di produrre materiali filmati o testimonianze a discolpa mi pare evidente che diviene impossibile dimostrare la propria (eventuale) innocenza.
Il fatto che ci sia stato un processo non vuol dire nulla. Pure Gramsci andò al confino dopo un processo, decine di migliaglia di dissidenti andarono nei gulag dopo processi ma questo non vuol dire che ci fosse giustizia.
La Juve si è rivolta all'organo competente in materia, mi pare un atto leggittimo e assolutamente civile.