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Thread: statua della madonna si trasforma in carne e si muove O_O

  1. #211

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    Quote Originally Posted by Galandil
    Ma tale ipotesi alla scienza non interessa.
    ma questo non le da' il diritto di credere di avere piu' ragione degli altri.

    Tornando al tuo precedente post, forse ti sarai incazzato perché ho definito quel signore "filosofo dei poveri". Beh, mi spiace, ma per me lo è e lo rimane.
    Che significa? a me non dispiace, ma tu spocchioso sei e spocchioso rimani.... va bene cosi'?

    In primis, ha detto (o riportato) una serie di obiezioni non solo facilmente contestabili, ma anche alquanto contraddittorie fra di loro. Che sia autore o delatore di tali "idee" poco mi interessa, sono fuorvianti, banali e si, anche stupide.
    Bah. A me interessano. Non era compito ne' intenzione del documento quello di mostrare la verita', ma solo quello di mostrare qual e' la situazione in altre culture circa il dibattito sull'evoluzionismo. A te non interessa? Non impicciarti allora. Non te l'ha detto il dottore di leggerlo.

    Tornando poi al discorso evoluzionismo, ne abbiamo la riprova ogni giorno che questa teoria (nonostante resti tale a causa dell'impossibilità di poter effettuare degli esperimenti scientifici visti i tempi considerati) è valida, se qualcuno si informa ad esempio su batteri e virus, scoprirà che i batteri e i virus si evolvono, mutano, per aumentare le loro possibilità di sopravvivenza. Gli antibiotici di oggi sono molto meno efficaci rispetto agli stessi usati 10, 20, 30 anni fa, perché i batteri ormai hanno sviluppato resistenza. E questo che cos'è, se non adattamento (il punto cardine dell'evoluzionismo)? Idem i virus, soprattutto i retrovirus con mutazioni continue del loro stesso patrimonio genetico "rubato" dall'ospite.
    E così via, potrei citare milioni di altri esempi, che sono facilmente a portata di mano di tutti.
    uno dei punti meno campati in aria riportati da quel documento e' quello in cui accenna alla differenza fra adattamento e evoluzione. Non so se sia lo stesso lessico o se siano gli stessi assiomi codificati dalla biologia. certo e' che, andando a fare le pulci agli elefanti, gli esempi che abbiamo intorno, dalle farfalle alle tartarughe, sono - per quel che ne so io, ma magari mi sbaglio - di adattamenti. Ovvero di due rami della stessa specie che rimangono interfertili e si "specializzano". da un certo punto di vista non saranno piu' la stessa razza, perche' si sono differentemente specializzati, ma rimangono interfertili.
    I batteri non hanno (se non sbaglio) riproduzione sessuata, per cui questa distinzione fra adattamento e evoluzione e' meno chiara. Esistono batteri piu' resistenti agli antibiotici di 50 anni fa, ma esistono anche uomini piu' alti di 1300 anni fa. questo non toglie che sai di che specie fanno parte tanto i batteri quanto gli uomini.
    L'abisso da valicare e' quello in cui partendo da due individui della stessa specie si arriva a individui di specie diverse, che non possono riprodursi. Rispondi: esiste (io non lo so) un caso studiato di questo tipo di evoluzione?


    Ah, poi per favore dimmi per te qual'è la differenza fra "descrivere" e "spiegare".
    al di la' delle eleganti metafore di shub, e' la differenza tra rispondere alla domanda "come?" e rispondere alla domanda "perche'?"
    tanto per essere lampanti:
    perche' due masse nel vuoto si attraggono?
    la risposta corretta e' "boh."
    La domanda corretta e' : "in che modo due masse nel vuoto si attraggono?"
    e la risposta giusta e' (ovviamente) in modo proporzionale al prodotto delle loro masse e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza.

    tutto qua. Non so cosa sia l'epistemiologia, e magari ci sono scienziati che non la pensano cosi', ma a me, come collocazione della fisica (e di conseguenza la scienza) nel panorama delle scienze umane e' sempre sembrata esaustiva.

    ihc
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  2. #212
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    Be mi dispace Ich le cose non stanno proprio come dici tu, o come dice shub.. la differenza tra descrivere e spiegare è molto più discussa e discutibile (btw l'epistemologia è quella branca della filosofia che studia proprio i fondamenti della scienza).
    La descrizione e la spiegazione non differiscono più di tanto in quanto la descrizione, così come la spiegazione, avviene in un quadro di riferimento dato. Ossia, per dirla in altro modo, sia quando descrivi che quando spieghi lo fai nell'ambito di un sistema di assiomi/leggi che determinano il modo in cui descrivi/spieghi il fenomeno. Si tratta in sostanza di quello che Khun definisce "un paradigma". Per altro per chi è interessato a questi temi in senso generale un libro da leggere assolutamente è "La struttura delle rivoluzioni scientifiche (non giuro sull'esattezza alla lettera del titolo l'ho letto perlomeno 10 anni fa) di Khun che è molto interessante e chiaro.
    Di fatto la descrizione è il primo passo della spiegazione, e con essa condivide tutti i margini di assiomaticità ed incertezza propri di una qualsiasi dichiarazione scientifica.

    Ora, per tornare al tema fondamentale della discussione, la differenza tra scienza e religione (a mio parere) è proprio che sebbene contengano entrambe elementi "metafisici" e indimostrabili la scienza ha il suo fondamento nell'esigenza stessa di mettere in discussione le sue stesse affermazioni e di fatto il lavoro dello scienziato è proprio finalizzato a questo. Nella scienza un qualsiasi paradigma viene esplorato fino in fondo e quando si accumulano un numero sufficiente di casi che non riesce a spiegare va in crisi e sorge un nuovo paradigma. Nella religione è l'esatto opposto. Quando un fenomeno non è spegabile si ricorre al concetto di miracolo e si dichiara la provenienza divina dello stesso.
    Per intenderci quando il passaggio dalla fisica di Aristotele (fisica medioevale) a quella di Newton (fisica moderna) è avvenuto proprio perché il paradigma aristotelico aveva esaurito la sua capacità di spiegazione e il numero di fenomeni che sfuggivano alle sue leggi era ormai inaccettabile. La fisica di Newton riconduce tutte queste eccezioni all'interno di un paradigma coerente, ma anche qui nel corso del tempo le eccezioni si sono accumulate fino a portare all'esigenza di nuovi paradignmi (ad esempio la teoria della relatività).

    Ripeto questo approccio e esattamente opposto a quello delle cosiddette "verità di fede". Non a caso nella storia la chiesa (intesa come istituzione) ha combattuto duramente tutte le teorie che contrastavano con le verità "rivelate" (galileo, darwin etc). Se la verità è rivelata, come diceva il vecchio bibliotecario ne "Il nome della Rosa" non può esistere progresso, in quanto tutto è gia stato detto, ma solo una paziente, costante ricapitolazione....
    Quote Originally Posted by saltaproc View Post
    IO mi diverto se NOI vinciamo rubando
    se VOI vincete rubando non ci trovo un cazzo di fun
    Ciao Salta......
    Spoiler

  3. #213
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    Ich', l'Epistemologia è il ramo della Filosofia che si occupa, per farla breve, della "conoscenza" nei suoi aspetti.

    Per il resto, non voglio tornare di nuovo sui soliti argomenti, mi limito a considerare (e ripetere) che il problema non è l'esistenza di Dio, nè la sua dimostrabilità.
    Dio non è un fenomeno, ma un'ipotesi esistenziale.
    Chi crede in qualche dio non può essere tacciato di irrazionalismo (e, a voler fare esempi storici, ci sarebbero fior di scienziati religiosi da citare); l'essere religiosi o il credere in Dio sono cosa affatto diversa dall'essere superstiziosi. E non c'è alcun contrasto fra l'idea di Dio (e anche l'idea dell'esistenza di Dio) e la scienza (e le sue possibilità). C'è stata, semmai, fra i modi delle religioni e i modi delle scienze.
    Ma mi pare che la stiate facendo troppo manichea: il dibattito sull'evoluzionismo c'è da prima di Darwin e non è solo contrasto fra creazionisti ed evoluzionisti (che ha poso di scientifico e puzza un po' di curva sud), ma è soprattutto discussione all'interno dell'evoluzionismo. E' così che funziona la scienza: discute sè, perchè deve farlo e perchè può farlo. Diversa è la posizione (anche della scienza) rispetto a Dio, perchè Dio non è discutibile. Non si può dire nulla di lui, nè della sua esistenza. "I limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo", come diceva Qualcuno, intendendo per linguaggio (la logica non è altro, in fondo) tutto ciò che si può raggiungere attraverso la ragione.

    Ora, la differenza fra scienza e religione è che la scienza è un metodo ed è in divenire rispetto al fenomeno, mentre la religione è un compendio di risposte esistenziali. La scienza rende i fatti leggibili; la religione legge i fatti nella prospettiva di Dio. E' inevitabile confidare nella scienza, perchè il modo in cui noi possiamo decifrare le cose è quello della scienza; ciò non toglie che sia possibile vedere la realtà come indirizzata in un senso e decisa da una volontà, cioè da Dio.
    Ripeto di nuovo, non c'è ragione di bandire una gara fra le due, perchè non sono in competizione.

    Scusate le parentesi e lo stile ruvido, ma sto facendo un trasloco e non ho tempo di cesellare.

    Ah, aggiungo, perchè l'ho visto solo ora qui sopra, che Kuhn è proprio una buona lettura.
    E ri-aggiungo, e preciso, che quando, per Kuhn, si verifica una "rivoluzione" nella scienza il "paradigma" non si distrugge, ma si disgrega e si ricombina negli stessi elementi e in forma diversa, perchè la conoscenza scientifica è necessariamente fondata su elementi finiti.
    Last edited by ghs; 3rd August 2005 at 13:31.

  4. #214
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    Se descrivo do un qualcosa di soggettivo se spiego do un qualcosa di oggettivo.

  5. #215
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    Quote Originally Posted by jamino
    Be mi dispace Ich le cose non stanno proprio come dici tu, o come dice shub.. la differenza tra descrivere e spiegare è molto più discussa e discutibile (btw l'epistemologia è quella branca della filosofia che studia proprio i fondamenti della scienza).
    La descrizione e la spiegazione non differiscono più di tanto in quanto la descrizione, così come la spiegazione, avviene in un quadro di riferimento dato. Ossia, per dirla in altro modo, sia quando descrivi che quando spieghi lo fai nell'ambito di un sistema di assiomi/leggi che determinano il modo in cui descrivi/spieghi il fenomeno. Si tratta in sostanza di quello che Khun definisce "un paradigma". Per altro per chi è interessato a questi temi in senso generale un libro da leggere assolutamente è "La struttura delle rivoluzioni scientifiche (non giuro sull'esattezza alla lettera del titolo l'ho letto perlomeno 10 anni fa) di Khun che è molto interessante e chiaro.
    Di fatto la descrizione è il primo passo della spiegazione, e con essa condivide tutti i margini di assiomaticità ed incertezza propri di una qualsiasi dichiarazione scientifica.

    Ora, per tornare al tema fondamentale della discussione, la differenza tra scienza e religione (a mio parere) è proprio che sebbene contengano entrambe elementi "metafisici" e indimostrabili la scienza ha il suo fondamento nell'esigenza stessa di mettere in discussione le sue stesse affermazioni e di fatto il lavoro dello scienziato è proprio finalizzato a questo. Nella scienza un qualsiasi paradigma viene esplorato fino in fondo e quando si accumulano un numero sufficiente di casi che non riesce a spiegare va in crisi e sorge un nuovo paradigma. Nella religione è l'esatto opposto. Quando un fenomeno non è spegabile si ricorre al concetto di miracolo e si dichiara la provenienza divina dello stesso.
    Per intenderci quando il passaggio dalla fisica di Aristotele (fisica medioevale) a quella di Newton (fisica moderna) è avvenuto proprio perché il paradigma aristotelico aveva esaurito la sua capacità di spiegazione e il numero di fenomeni che sfuggivano alle sue leggi era ormai inaccettabile. La fisica di Newton riconduce tutte queste eccezioni all'interno di un paradigma coerente, ma anche qui nel corso del tempo le eccezioni si sono accumulate fino a portare all'esigenza di nuovi paradignmi (ad esempio la teoria della relatività).

    Ripeto questo approccio e esattamente opposto a quello delle cosiddette "verità di fede". Non a caso nella storia la chiesa (intesa come istituzione) ha combattuto duramente tutte le teorie che contrastavano con le verità "rivelate" (galileo, darwin etc). Se la verità è rivelata, come diceva il vecchio bibliotecario ne "Il nome della Rosa" non può esistere progresso, in quanto tutto è gia stato detto, ma solo una paziente, costante ricapitolazione....
    Confermo a parte che per capire che si intende per paradigma dubito che basti leggere un libro, sarebbe troppo vago: è necessario semmai studiarsi la logica del primo ordine e il significato di costruire un modello attraverso una teoria logica. Sostanzialmente bisogna essere un minimo matematici dentro per parlare di queste cose.

  6. #216
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    Quote Originally Posted by ihc'naib
    ribadisco:




    ..e' questa parte qui dell'approccio dell'autore che hai frainteso. anzi, non hai proprio capito. Poi, oh, sei libero di pensare come vuoi.

    Ihc, l'approccio dell'autore è banale, fuorviante, sentenzioso (perchè in mezzo alle obiezioni ci caccia anche le sue idee da fenomeno da baraccone) ed errato. Scientificamente se vuole mettere in discussione una teoria, deve trovare delle eccezioni che partendo dagli stessi presupposti portano a risultati contraddittori. Lui questo non l'ha fatto, quindi le obiezioni poste non solo non sono valide, ma addirittura criminali perchè cercano di convincere barbinamente il lettore attraverso inessattezze madornali.

  7. #217
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    Quote Originally Posted by ihc'naib
    /apertura mentale: l'ipotesi del creazionismo che chiamo adesso fulminante, ovvero che tutto l'universo sia stato creato ierilaltro, con tutte le "prove" che ne dimostravano l'eta' di miliardi di anni, e' logicamente semplice e priva di falle. Ricordati che la scienza, checche' tu ne dica, esiste per descrivere, non per spiegare.
    C'ha una grossa falla: l'energia non ammette creazione, non so più come dirlo, se ci sta una bella dimostrazione matematica che altro devi scoprire ? Occhio che la dove sa dire "vero" "falso" è esatta. Oltre tutto una bella rasoiata di occam rende il mio sistema migliore di quello da te proposto, perchè più semplice.

    Se vogliamo andare oltre alla logica non c'è più discorso.

  8. #218
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    Quote Originally Posted by Alkabar
    C'ha una grossa falla: l'energia non ammette creazione, non so più come dirlo, se ci sta una bella dimostrazione matematica che altro devi scoprire ? Occhio che la dove sa dire "vero" "falso" è esatta. Oltre tutto una bella rasoiata di occam rende il mio sistema migliore di quello da te proposto, perchè più semplice.

    Se vogliamo andare oltre alla logica non c'è più discorso.
    Alkabar, te l'ho già spiegato qualcosa come un annetto fa: Stai attento, perchè il "Rasoio di Occam" non è un criterio di valutazione teoretica, ma uno strumento metodologico, quando non, addirittura, una semplice attitudine empiristica.

    Che oltre alla logica non ci sia discorso è assolutamente vero, ma nel senso che la logica, che è utile e "adatta", ha limiti precisi, che sono poi molto vicini ai limiti delle possibilità umane. La logica è, propriamente, la descrizione del mondo.
    Che qualcuno possa credere in qualcosa di metafisico quando non può avere una certezza scientifica, semplicemente perchè non è possibile, non lo qualifica come "essere irrazionale", perchè può comunque essere del tutto padrone di ogni questione scientifica in modo perfettamente scientifico; nè il credere in un dio può fare del credente qualcosa di simile a un bambino da svezzare, perchè la scienza non è fatta per quello e perchè la religione non rende ciechi (salvo qualche caso famoso qualche secolo fa...).

    Il problema, che poi non è altro che un semplice equivoco interpretativo, nasce sul concetto di "verità". E' lì che cascano un po' tutti i polli dell'una e dell'altra parte. Una trappola semantica. Ma basta prendersi la briga conoscere un po' le cose e si capisce l'inghippo e lo si supera agilmente.

    Aggiungo, ché oggi sono frammentario, che chi sostenga l'irrazionalità del credente, solo perchè credente, deve attrezzarsi a dibattere con la fede di Kant, per dirne uno celebre.
    E ri-aggiungo, anche qui, che se usassimo solo le "rasoiate" del buon Occam, allora avrebbero potuto aver ragione anche i Bellarmino, i Berkeley e gli Osiander, cosa che è evidentemente da rifiutare, e, addirittura, forse Galileo avrebbe potuto non essere condannato, limitandosi, come fece in un primo momento, a sostenere la funzionalità del sistema copernicano, che non era negata, e non necessariamente la sua verità.
    Last edited by ghs; 3rd August 2005 at 14:55.

  9. #219
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    Quote Originally Posted by ghs
    Alkabar, te l'ho già spiegato qualcosa come un annetto fa: Stai attento, perchè il "Rasoio di Occam" non è un criterio di valutazione teoretica, ma uno strumento metodologico, quando non, addirittura, una semplice attitudine empiristica.

    Che oltre alla logica non ci sia discorso è assolutamente vero, ma nel senso che la logica, che è utile e "adatta", ha limiti precisi, che sono poi molto vicini ai limiti delle possibilità umane. La logica è, propriamente, la descrizione del mondo.
    Che qualcuno possa credere in qualcosa di metafisico quando non può avere una certezza scientifica, semplicemente perchè non è possibile, non lo qualifica come "essere irrazionale", perchè può comunque essere del tutto padrone di ogni questione scientifica in modo perfettamente scientifico; nè il credere in un dio può fare del credente qualcosa di simile a un bambino da svezzare, perchè la scienza non è fatta per quello e perchè la religione non rende ciechi (salvo qualche caso famoso qualche secolo fa...).

    Il problema, che poi non è altro che un semplice equivoco interpretativo, nasce sul concetto di "verità". E' lì che cascano un po' tutti i polli dell'una e dell'altra parte. Una trappola semantica. Ma basta prendersi la briga conoscere un po' le cose e si capisce l'inghippo e lo si supera agilmente.

    Aggiungo, ché oggi sono frammentario, che chi sostenga l'irrazionalità del credente, solo perchè credente, deve attrezzarsi a dibattere con la fede di Kant, per dirne uno celebre.
    E ri-aggiungo, anche qui, che se usassimo solo le "rasoiate" del buon Occam, allora avrebbero potuto aver ragione anche i Bellarmino, i Berkeley e gli Osiander, cosa che è evidentemente da rifiutare, e, addirittura, forse Galileo avrebbe potuto non essere condannato, limitandosi, come fece in un primo momento, a sostenere la funzionalità del sistema copernicano, che non era negata, e non necessariamente la sua verità.
    La mia affermazione era tesa a sottolineare non il fatto che fosse irrazionale credere, che è banalmente vero (e quindi volutamente ti contraddico, se vuoi l'argomentazione te la do poi) come è banalmente falso che non credere sia a sua volta un atto di fede, era semmai atta a sottolineare che se vogliamo andare oltre alla logica, possiamo creare un museo del vago e inventarci quello che vogliamo.
    La logica dice che un momento "creativo" non è esistito, la legge di conservazione dell'energia ci da qualche sicurezza al riguardo di questa affermazione, chiaramente non posso andare oltre nel ragionamento, perchè non ho gli elementi per dire altro, posso solo dire che tra tutti i discorsi che si possono fare sicuramente il mio è quello meno inventato di sana pianta.
    Per risponderti su kant, l'unica mia opportunità è andarmelo a rileggere, quindi a dopo.....

    anzi....


    Alla prossima.

  10. #220
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    Quote Originally Posted by Alkabar
    Per risponderti su kant, l'unica mia opportunità è andarmelo a rileggere, quindi a dopo.....

    anzi....


    Alla prossima.
    No, no, non c'è mica bisogno di leggere Kant, che è abbastanza noioso. Era solo per dire che lui era un assertore delle verità Newtoniane e, contemporaneamente, un convinto credente. E di lui non si può dire che fosse irrazionale. Tutto qua.

    Riguardo al resto, vorrei parlare di Bohr e di Schrodinger (non so mettere le dieresi...), ma ora non ho tempo e credo che più tardi non avrò voglia, quindi accontentati e abbi pazienza, ché invecchio.

  11. #221

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    Quote Originally Posted by jamino
    Ossia, per dirla in altro modo, sia quando descrivi che quando spieghi lo fai nell'ambito di un sistema di assiomi/leggi che determinano il modo in cui descrivi/spieghi il fenomeno.
    Ho sempre il sospetto di andare a pestare cognizioni un po' piu' complicate di quelle che spetterebbero alle mie scarse nozioni di filosofia e logica. (sinceramente, le ho sempre trovate troppo campate per aria per contribuire al benessere... troppo.. "delicate"...per lo meno per quelli che sono i miei interessi umani)

    cmq, se non si tratta di descrivere e spiegare, cerco di esprimere meglio il mio concetto dei fenomeni (che magari hanno semplicemente un altro nome): in quello che hai scritto qui sopra parli di assiomi.. per l'interpretazione che davo io, un caso era "spiegare", ovvero affermare che le cose avvenivano in un certo modo _perche'_ esistevano degli assiomi/leggi/regole, a priori, che determinavano il comportamento dei corpi e delle energie. E ne erano il motivo.
    Un altra cosa era descrivere come si comportano i corpi e le energie, limitandosi a mostrare _come_ le cose accadono, senza pretendere che le regole definite fossero una "causa", e quindi assolute.
    se e' vero, come scrivi, che entrambi i fenomeni avvengono in quadro di riferimento predefinito, e' l'approccio e il giudizio sul valore di questo quadro di riferimento che cambiano nella mia percezione quasi meramente lessicale delle due parole. mi spiego?
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  12. #222

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    Quote Originally Posted by Alkabar
    C'ha una grossa falla: l'energia non ammette creazione, non so più come dirlo, se ci sta una bella dimostrazione matematica che altro devi scoprire ? Occhio che la dove sa dire "vero" "falso" è esatta. Oltre tutto una bella rasoiata di occam rende il mio sistema migliore di quello da te proposto, perchè più semplice.

    Se vogliamo andare oltre alla logica non c'è più discorso.
    Anche se esiste la piu' bella dimostrazione matematica mai pensata che parla di come si scambia l'energia, questo non significa che esista nell'universo una REGOLA, un'imposizione, un qualcosa che impedisce ai corpi di comportarsi in altro modo.


    Ti ripeto un esempio che e' sfuggito: In un testo di Borges si ipotizza che il mondo sia stato creato qualche giorno fa, con tutti i fossili, con tutte gli effetti sul C14, con tutte le memorie di tutte le persone...
    non e' elegante? non e' logico? Tu devi andare a ipotizzare una complicata combinazione di eventi casuali che genera una cosa complessa come tutto quello che ti circonda, a me basta interrogare un unico, sire onnipotente. Mi basta dire che e' onnipotente ed e' fatta.
    ma questo e' praticamente solo un divertissement..


    Io non ho i mezzi per proseguire questa discussione in modo accurato.
    Le mie barbare impressioni sono queste:

    Non ha senso discutere di verita' assolute. Qualsiasi approccio ha degli assiomi iniziali che devono essere dati per veri. Discutere a chi ha il postulato piu' bello e' inutile. non serve semplicemente a nessuno.

    Parlare di una legge fisica e' dire che E' VERA! mi sembra molto ipse dixit... secondo non e' mai vera, casomai puo' essere utile. Ed e' utile finche' funziona.

    Se dovessi andare a far riragionare un credente per fargli tenere i piedi per terra andrei a parlare delle conseguenze sulla vita umana dei due approcci, non sulle basi epistemiologiche (dico bene, Jami?) dell'una o l'altra ipotesi.

    ihc
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  13. #223
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    Quote Originally Posted by ghs
    No, no, non c'è mica bisogno di leggere Kant, che è abbastanza noioso. Era solo per dire che lui era un assertore delle verità Newtoniane e, contemporaneamente, un convinto credente. E di lui non si può dire che fosse irrazionale. Tutto qua.

    Riguardo al resto, vorrei parlare di Bohr e di Schrodinger (non so mettere le dieresi...), ma ora non ho tempo e credo che più tardi non avrò voglia, quindi accontentati e abbi pazienza, ché invecchio.
    idem, kant mi ha steso, invecchio pure io. Asd è grave.

  14. #224
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    Io non ho i mezzi per proseguire questa discussione in modo accurato.
    Le mie barbare impressioni sono queste:

    Non ha senso discutere di verita' assolute. Qualsiasi approccio ha degli assiomi iniziali che devono essere dati per veri. Discutere a chi ha il postulato piu' bello e' inutile. non serve semplicemente a nessuno.
    No, non tratasi di postulato, trattasi di teorema, quindi dimostrato e dimostrabile. Fondamentalmente quello che ti dico è: ho uno strumento che mi consente di dire, in modo sicuramente più logico del vostro, che tutte le teorie creazionistiche sono campate in aria. Se non vuoi credere al mio strumento, e quindi non vuoi credere a fisica, matematica e logica, allora mi trovo con le mani legate, ma non per colpa mia. Il punto è che mille ne puoi pensare e a nessuna ti posso rispondere, perchè il tuo discorso nasce da questioni che non stanno nella logica. Se sono giusti non lo sai, il del mio discorso so che è giusto nel limite della logica umana, quindi è un discorso corretto.

    Parlare di una legge fisica e' dire che E' VERA! mi sembra molto ipse dixit... secondo non e' mai vera, casomai puo' essere utile. Ed e' utile finche' funziona.
    Una legge fisica è anche dimostrata, non hai bisogno di nessun atto di fede, è sempre su questo punto che bene o male ci ostiniamo a fare il balletto. Se dimostri di poter creare energia dal nulla inoltre, hai anche immediatamente violato il secondo principio della termodinamica. Se vuoi posso abbassarmi a parlare di probabilità, con quello che conosciamo, è molto probabile che il mio discorso sull'energia siamo molto più logico del vostro sulla creazione e quindi anche più corretto. Nel caso arrivasse una smentita, richiederei intanto una dimostrazione, ma di nuovo prima di ammettere la vostra ragione, valuterei con la logica la smentita e se le eccezioni trovate intaccano veramente il discorso.


    Se dovessi andare a far riragionare un credente per fargli tenere i piedi per terra andrei a parlare delle conseguenze sulla vita umana dei due approcci, non sulle basi epistemiologiche (dico bene, Jami?) dell'una o l'altra ipotesi.

    ihc
    Le conseguenze del mio ragionamento ? Diventa improbabile l'esistenza di un creatore come da voi inteso. Se poi volete inventare un altro modo di creare, allora dovrei ritirarmi a ragionare per vedere se posso smentirvi, se non posso, pazienza, si torna al punto precedente, quello della non dimostrazione.

  15. #225
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    Mhà....filosofia....la scienza-dottrina-religione...di coloro che non hanno un cazzo di meglio da fare nella vita che farsi domande stupide e darsi risposte cretine.


    Vi è dungue ndo cuosm o vussia naggieg chi u cazz sfaccim a fa ndo avemus at stioccare isso.
    Pol'esse o' surice o killo sfaccimme soreta ma vulia sapè...mi dici cazzo ci stai a fa tutta la giornata nda botte o vino?

    'Mbriaco!

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