
Originally Posted by
ghs
Alkabar, te l'ho già spiegato qualcosa come un annetto fa: Stai attento, perchè il "Rasoio di Occam" non è un criterio di valutazione teoretica, ma uno strumento metodologico, quando non, addirittura, una semplice attitudine empiristica.
Che oltre alla logica non ci sia discorso è assolutamente vero, ma nel senso che la logica, che è utile e "adatta", ha limiti precisi, che sono poi molto vicini ai limiti delle possibilità umane. La logica è, propriamente, la descrizione del mondo.
Che qualcuno possa credere in qualcosa di metafisico quando non può avere una certezza scientifica, semplicemente perchè non è possibile, non lo qualifica come "essere irrazionale", perchè può comunque essere del tutto padrone di ogni questione scientifica in modo perfettamente scientifico; nè il credere in un dio può fare del credente qualcosa di simile a un bambino da svezzare, perchè la scienza non è fatta per quello e perchè la religione non rende ciechi (salvo qualche caso famoso qualche secolo fa...).
Il problema, che poi non è altro che un semplice equivoco interpretativo, nasce sul concetto di "verità". E' lì che cascano un po' tutti i polli dell'una e dell'altra parte. Una trappola semantica. Ma basta prendersi la briga conoscere un po' le cose e si capisce l'inghippo e lo si supera agilmente.
Aggiungo, ché oggi sono frammentario, che chi sostenga l'irrazionalità del credente, solo perchè credente, deve attrezzarsi a dibattere con la fede di Kant, per dirne uno celebre.
E ri-aggiungo, anche qui, che se usassimo solo le "rasoiate" del buon Occam, allora avrebbero potuto aver ragione anche i Bellarmino, i Berkeley e gli Osiander, cosa che è evidentemente da rifiutare, e, addirittura, forse Galileo avrebbe potuto non essere condannato, limitandosi, come fece in un primo momento, a sostenere la funzionalità del sistema copernicano, che non era negata, e non necessariamente la sua verità.