infatti non sono io a sostenerlo ma quel sito di complottisti che ho linkato.Originally Posted by Jarsil
Il tutto era per evidenziare come sulle versioni dei fatti non sono d'accordo nemmeno loro.
infatti non sono io a sostenerlo ma quel sito di complottisti che ho linkato.Originally Posted by Jarsil
Il tutto era per evidenziare come sulle versioni dei fatti non sono d'accordo nemmeno loro.
Un cugino americano di un mio amico ( non è quello di Elio è davvero cosi la parentela ) diceva che era stato un camion bomba , tipo quelli che usarono a grozny in cecenia con 1 tonnellata di esplosivo sopra.
Sarebbe stato molto piu' comodo che portarci un aereo c'e pure l'autostrada![]()
Detto questo a detta dell'esperto nerd di balistica l'aereo quando urta leggermente trasversale col pentagono per prima cosa perde un motore che essendo duro parecchio ( e' l'unica parte che non fonde perche lavora a temperature decisamente stressanti ) buca quasi 3 anelli finendo in un giardino tra il secondo e il terzo cerchio.Poi una ala si affloscia contro la carlinga e poi l'aereo si spatascia.Per un effetto di rota-nonsocosa-dinamico insomma lo schianto avviene e stop.
Nle video del pentagono non si vede nessun aereo arrivare eh si che si sarebbe dovuto vede e cmq quel sito non ho capito bene cosa affermi
![]()
"Per me Berlusconi era proprio come un parente. La fiducia che aveva in me era pari a quella che io avevo in lui e nella sua famiglia. A Berlusconi ci voglio bene, fino a oggi. E' una persona onesta, scrivetelo" (Vittorio Mangano, boss mafioso del clan Porta Nuova, già "stalliere" nella villa di Arcore e poi condannato per traffico di droga e omicidio, Corriere della sera, 14 luglio 2000)
Ci si possono mettere anche 100 tonnellate di tritolo su un camion: non avrebbe fatto quei danni. Per fare uno squarcio del genere ci vuole una carica cava, o l'impatto di un oggetto ad altissima velocità.
Jarsil, the Nervous Admin of [W] Forums
Originally Posted by Ipnotik
Originally Posted by spinoza.it
ma nessuno dice che E' cosi'.. si dice solo che e' possibile. ti torna la differenza?Originally Posted by Blinck
your daily mod
tendo asintoticamente a Chuck Norris
Si, è vero... però c'è fin troppa gente che dice che "assolutamente non è possibile che sia andata come nella versione ufficiale" e poi tira dentro ipotesi che al confronto lo yeti di cui sopra è una invenzione bambinesca.Originally Posted by ihc'naib
Jarsil, the Nervous Admin of [W] Forums
Originally Posted by Ipnotik
Originally Posted by spinoza.it
non ho letto il documento .. ma un esplosivo e' piu' o meno un combustibile con altissimo potere detonante.. credo.Originally Posted by Estrema
your daily mod
tendo asintoticamente a Chuck Norris
e no un esplosivo non è un combustibile c'è una bella differenza il carbone è un combustibile ma non esplode per provocare un esplosione con un combustibile bisogna sottoporlo a forte pressione.Originally Posted by ihc'naib
Poi i combustibili producono fiamme mentre gli esplosivi no per produrre fuoco o gorsse quantita di fiamme bisogna appunto abbinarci combustibili altamente infiammabili; vedi le bombe incendiarie o le bombe al fosforo che in realtà hanno cariche piccolissime perchè non conta l'onda d'urto prodotta ma la quantita di calore prodotto dalle fiamme scaturite.
Il Carburante, qualunque carburante, non ha potere "detonante" ma "deflagrante".Originally Posted by ihc'naib
La differenza tra le due definizioni sta nella velocità di propagazione dell'onda d'urto e della combustione stessa, nonché nella modalità di propagazione.
Una deflagrazione è una combustione che si sposta nell'ordine dei metri al secondo, se non ricordo troppo male, che di tempo ne è passato un bel po', con un movimento che parte dalla periferia verso il centro.
La detonazione (quella comunemente chiamata esplosione) si sposta con velocità nell'ordine dei chilometri al secondo, con una propagazione dal centro verso la periferia.
Inutile dire che gli effetti sono completamente diversi. Un aereo non può "esplodere" nel senso di detonare, a meno che non vi sia dell'esplosivo piazzato a bordo. Può "deflagrare" ovvero bruciare, anche molto velocemente, come in caso di impatto.
Purtroppo la mancanza di conoscenza della terminologia tecnica, anche da parte di molti giornalisti, induce spesso in errore riguardo questi argomenti. quante volte avete sentito il termine "deflagrazione" parlando di un attentato? E' un errore banale, ma purtroppo se lo fa un giornalista fa scuola.
@ Estre: quando si parla nel caso della benzina di potere detonante si intende un'altra cosa, che non ha a che fare col concetto di esplosivo... il potere detonante di un carburante così come lo si intende comunemente è solo la capacità di bruciare rapidamente dentro il cilindro - e quella nel cilindro non è una esplosione ma una combustione rapida, aka deflagrazione
Jarsil, the Nervous Admin of [W] Forums
Originally Posted by Ipnotik
Originally Posted by spinoza.it
Io ho solo un dubbio...perchè un pilota che vuole fare un attentato e dunque fare piu' danni possibili si lancia contro il muro esterno e non direttamente contro la parte interna, visto che arriva dall'alto chi glie lo fa fare???
Bhè io l'ho fatta semplice per farmi capire meglio non me so messo a mettere in mezzo onda d'urto propagazione del calore differenza tra combustione e deflagrazione che sennò bisognerebbe scriverci su un altro paio di pagine; che ne so su come non c'è fiamma in un esplosione, o come mai nei film di fantascienza ti fan vedere l'onda d'urto che in realtà non può fisicamente avvenire ecc ecc.Originally Posted by Jarsil
Perchè tu parti dal presuposto che sia stato un aereo, e questo penso sia il punto chemette il dubbio; perchè scendere quasi a terra quando si poteva andar giù in picchiata dall'alto con magari maggiori danni grazie ad una velocita più sostenuta?Originally Posted by Controller
Va che il dubbio lo ho posto io, non barareOriginally Posted by Estrema
![]()
quasi del tutto esatto. Dal dizionario di chimica industriale realizzato in seno all'universita' di torino (deduzione mia in funzione del link originale):
DETONAZIONE (reazione esplosiva)
Fenomeno complesso che si manifesta allorché la reazione esplosiva di una sostanza avviene con velocità grandissima e con sviluppo quasi istantaneo di pressioni assai elevate che generano notevoli effetti sonori ed effetti meccanici di rottura e di demolizione. Gli studiosi sono concordi nell'ammettere che la violenza del fenomeno della detonazione non può spiegarsi con una semplice combustione anche trasmessa con grandissima rapidità e nel ritenere vera l'ipotesi dell'onda esplosiva formulata nel 1883 dal chimico francese Berthelot. Quest'ultimo asserì che, a differenza della deflagrazione che è fenomeno solo chimico, la detonazione è fenomeno chimico-fisico dovuto all'alternarsi di rapidissime trasformazioni di energia cinetica in calore e di calore in energia cinetica e così via. Tali trasformazioni generano un'onda esplosiva che si trasmette con estrema rapidità a tutta la massa con vibrazioni che sono in diretta dipendenza della composizione chimica della sostanza e sono simili, ma non identiche, alle onde sonore. Ciò spiega perché per ottenere la detonazione non basta innescare l'esplosivo con una semplice accensione, ma occorre produrre nella massa un'onda esplosiva affinché, sotto tale forma di reazione, se ne provochi la decomposizione. In tal modo l'energia cinetica d'urto si trasforma in calore (fenomeno fisico) che dà luogo al propagarsi della decomposizione dell'esplosivo (fenomeno chimico) che crea un nuovo urto. La detonazione sarà tanto più rapida e più energica quanto più denso e più compatto è l'esplosivo. La detonazione delle miscele gassose dipende solo dalla loro composizione chimica, non dalla pressione iniziale della miscela. La teoria matematica della detonazione e dell'onda esplosiva, basata sulle ricerche di H. Hugoniot, D. L. Chapman ed E. Jouguet condotte dalla fine del XIX sec. all'inizio del XX sec., trovò soluzione completa solo durante la seconda guerra mondiale; essa consente di calcolare teoricamente la velocità di detonazione che dipende essenzialmente dalla natura chimica dell'esplosivo.
DETONAZIONE (motore a scoppio)
In un motore a scoppio, irregolare combustione della miscela aria-benzina, che si manifesta con il caratteristico “battito in testa”. (Nella fase di detonazione il fronte d'avanzamento della combustione viaggia a velocità di migliaia di metri al secondo, al contrario dei pochi metri al secondo di una normale combustione.)
La detonazione, fenomeno di notevole complessità provocato da cause diverse, si verifica quando la combustione dei gas, all'interno dei cilindri, è turbata da un'accidentale preaccensione: presenza di “punti caldi” nella testata irregolarmente raffreddata su tutta la superficie e nei quali i residui carboniosi vengono portati al calor rosso nella fase di compressione; incompleta fuoruscita dei gas combusti che formano sacche ad alta temperatura al contatto delle quali la miscela si infiamma già in fase di aspirazione; anormale regolazione dell'anticipo; rapporto di compressione troppo elevato per la natura del combustibile usato. Tra le varie ipotesi formulate sulla natura del fenomeno, una, quella dei perossidi, è la più accreditata: durante la fase di compressione della miscela avverrebbe un'ossidazione del carburante con formazione di perossidi instabili i quali si decomporrebbero in modo quasi istantaneo, quando la temperatura del cilindro si sia innalzata per la combustione in atto. Notevoli perdite di potenza del motore si accompagnano a questo fenomeno. I rimedi sono diversi a seconda della causa che ha provocato il fenomeno: decalaminatura; lavaggio dei gas in modo da provocarne una turbolenza all'interno del cilindro; uso di testate in lega leggera, materiale che ripartisce meglio il calore su tutta la superficie e irraggia con maggiore intensità; correzione del sistema di anticipo automatico di accensione in funzione del carico del motore, ecc. L'aggiunta, infine, di alcune sostanze al carburante (ad es. piombo tetraetile), riduce o sopprime la detonazione se essa era causata dalla natura del combustibile stesso. Da ciò deriva che quanto più il numero di ottani di una benzina è alto, tanto più l'anticipo e il vapore di compressione sono importanti ai fini dell'effetto antidetonante; e anche che la presenza di vapor d'acqua nell'aria comburente regolarizza la combustione.
ESPLOSIONE
Rapidissimo passaggio da un equilibrio fisico, chimico o chimico-fisico, instabile a uno stabile. Consiste spesso nella decomposizione di una sostanza ad alto contenuto energetico in altre più stabili, di solito allo stato gassoso, con reazioni esotermiche e con produzione di pressioni elevate; in altri casi l'esplosione è accompagnata da fenomeni luminosi o, più generalmente, da emissione di onde elettromagnetiche. L'esplosione è accompagnata dalla propagazione estremamente rapida di un'onda di pressione nell'interno della massa della sostanza esplodente e può, ad es., provocare la rottura di un recipiente che contiene un fluido in pressione (per es.: esplosione di una caldaia a vapore o di una bombola di gas compresso). L'esplosione può consistere in una reazione chimica violenta e rapida che genera gas: le sostanze atte a essere sede di tale reazione si chiamano esplosivi. A seconda della velocità di propagazione dell'onda di pressione, si hanno due tipi di esplosione: la deflagrazione e la detonazione; per la prima si hanno velocità di qualche centinaio di m/s, per la seconda di 1.000 ÷ 10.000 volte maggiore, con pressioni di gran lunga superiori. La detonazione ha effetti laceranti, mentre la deflagrazione è sfruttata nelle armi da fuoco e in altri dispositivi meccanici per scopi vari. Gli elementi da cui dipendono gli effetti meccanici dell'esplosione sono: la forza dell'esplosivo (tensione dei suoi prodotti gassosi), la potenza dell'esplosivo (quantità di lavoro meccanico compiuto) e la durata dell'esplosione.
stringendo. i carburanti possono detonare. E' per questo che si parla del numero di ottani, che rappresenta il potere anti-detonante (un carburante che detona e' una cosa brutta).
Non e' che la detonazione e' un esplosione e la deflagrazione no. sono tutte e due esplosioni, a seconda della velocita' di propagazione dell'onda pressoria
non sono stato a leggere le altre voci (deflagrazione, combustibile... se volete, il link: http://www.minerva.unito.it/Chimica&...DizRubrica.htm)
Last edited by ihc'naib; 6th March 2006 at 09:24.
your daily mod
tendo asintoticamente a Chuck Norris