Hai la residenza nel principato di Monaco per dire che l'italia e' libera?Originally Posted by Mirera-Sekhmeth
Oppure hai un concetto un po ristretto di liberta', che nn significa solo poter andare a fare la spesa dove vuoi.
1) STAMPA Reporters sans frontières
ITALIA ULTIMA PER LIBERTA' DI STAMPA FRA I PAESI UE
italia ultima fra i Paesi dell'Unione Europea nella classifica mondiale sulla libertà di stampa di Reporters sans frontières, 53ma su un indice di 166, dopo nazioni come Bolivia, Bulgaria, Bosnia e Albania. La stessa classifica pone Cuba e Corea del Nord al penultimo e ultimo posto, mentre Stati Uniti e Israele perdono posizioni per il comportamento tenuto fuori dalle loro frontiere.
La classifica di Rsf è la seconda redatta dall'organizzazione internazionale, che per elaborarla ha chiesto a giornalisti, ricercatori, giuristi o militanti dei diritti umani di rispondere ad un questionario che permette di valutare lo stato della libertà di stampa nel paese preso in considerazione. In questo indice figurano quindi 166 nazioni, contro le 139 dell'anno scorso e i paesi assenti sono tali per mancanza di informazioni affidabili e verificabili.
2) ECONOMIA
Dal Wall street journal
CON BERLUSCONI L'ECONOMIA E' MENO LIBERA
Washington. Con Berlusconi l?economia italiana è meno libera, secondo un autorevole studio americano. L??Indice della Libertà Economica?, curato ogni anno dal gruppo editoriale del Wall Street Journal e dal centro di studi economici Heritage Foundation, assegna la pagella a 155 paesi sulla base di indicatori come i gravami fiscali, l?ingerenza del governo, la rigidità dei contratti di lavoro e l?importanza del mercato nero.
I voti vanno da uno a cinque e il più alto indica il risultato peggiore. L?edizione del 2004 assegna all?Italia un punteggio di 2,26, un poco migliore del 2,31 che aveva espresso la bocciatura dell?anno precedente, ma sempre peggiore del 2,21 con il quale era stato dato un giudizio relativamente positivo sull?Italia fino al 2001, l?anno in cui Berlusconi divenne primo ministro. Nella classifica mondiale l?Italia occupa il 26mo posto, uno degli ultimi tra i paesi dell?Europa e dell?America del NorD.
3) CONFLITTO DI INTERESSI
[The Economist, 13 gennaio 2001].
Un'analisi della legislazione dei paesi del mondo per capire il caso italiano, mostra analogie con ... la Thailandia!
IL CONFLITTO DI INTERESSI IN ITALIA E NEL MONDO
E'interessante, al fine di evidenziare la singolarità del caso italiano sull'insufficienza di norme che regolano il conflitto d'interessi, andare a vedere come questo tema è disciplinato nei più grandi Paesi del mondo.
Negli Stati Uniti l'Ufficio per l'Etica del Governo valuta, caso per caso, la soluzione più appropriata a questo proposito: chi ricopre cariche pubbliche deve comunque rendere noto il proprio stato patrimoniale. Esistono poi organi di controllo e prevenzione come ad esempio il blind trust (ben diverso da quello richiesto più volte dagli esponenti del centro-destra in Italia), ossia l'affidamento al "buio", ad un fiduciario che sia indipendente in maniera sostanziale (non abbia quindi alcun rapporto con il proprietario), dell'amministrazione dei suoi beni.
In Francia esiste l'articolo 23 della Costituzione che prevede l'incompatibilità tra funzione di membro del Governo con un'altra qualsiasi funzione di rappresentanza professionale a carattere nazionale. Qui è addirittura prevista un ammenda o l'arresto per chi, dopo aver ricoperto cariche pubbliche, assume nei cinque anni successivi incarichi privati presso società o enti che erano sottoposti alla sua sfera di attribuzione.
In Germania è prevista per legge l'incompatibilità assoluta tra la carica di cancelliere e l'esercizio di una qualsiasi attività, così come per l'incarico di Primo Ministro in Spagna.
In Grecia è sospesa in modo automatico lo svolgimento di ogni attività professionale dei membri del Governo nei periodi di esercizio delle loro funzioni; questo secondo l'articolo 81 della Costituzione.
E' lasciata al buon senso del popolo la regolamentazioe del conflitto d'interessi in Gran Bretagna, dove infatti non esiste un'apposita legge, ma i parlamentari non possono partecipare ad interessi privati secondo quella fonte del diritto che è costituita dagli usi: è quindi una prassi consolidata.
Per quanto riguarda Austria e Svizzera, la materia è regolata dalla Costituzione rispettivamente dagli articoli 19 e 97.
Recentemente, tuttavia, si è avuto un caso analogo a quello italiano, in Thailandia dove Thaxin Shinawatra, il magnate delle telecomunicazioni, ha ottenuto la maggioranza assoluta nelle ultime elezioni politiche dello scorso gennaio. Come Silvio Berlusconi è venuto su dal nulla. "Ha creato un vasto impero nel settore delle telecomunicazioni, diventando molto ricco. Poi ha deciso di entrare in politica, ha fondato un nuovo partito e in un paio d'anni ha avuto uno strepitoso successo? Adopera la sua rete televisiva, che è l'unica commerciale, per farsi propaganda. E ha qualche grosso problema con la giustizia" [ Piero Ottone, La Repubblica, 11/01/2001].
Ecco cosa pensa la stampa inglese su ciò che accomuna i due personaggi in questione:
"Shinawatra è quanto mai simile a Berlusconi? Entrambi hanno ammassato fortune smisurate, che poi hanno usato per creare nuovi movimenti politici quali veicoli per le proprie ambizioni personali. E, come Berlusconi, Thaxin, è proprietario di emittenti televisive, che tendono ha proiettare un'immagine decisamente favorevole del suo proprietario"
Naturalmente questa e' tutta propaganda tutta finzione, anche organismi internazionali e testate economiche sono in mano ai Kattifi Komunisti
Ma i peggiori sono i Norvegesi che http://www.margheritaonline.it/spudo..._spudorati=177
nn comprerebbero nemmeno un'auto usata dall'Unto
Che mondo poeri noi